Passa ai contenuti principali

I vitigni aromatici del Piemonte a bacca colorata

Il volume 'I vitigni aromatici del Piemonte a bacca colorata' nasce da un progetto del Centro Sperimentale Tenuta Cannona, in collaborazione con l'Istituto di Virologia Vegetale del C.n.R.-Unita' di Grugliasco, avviato nel 2009 e di durata triennale.

Il progetto era finalizzato ad approfondire le caratteristiche genetiche, agronomiche, enologiche (con particolare riferimento al quadro aromatico e polifenolico delle uve e dei vini) e sensoriali di sette vitigni aromatici a bacca colorata: Brachetto, Brachetto del Roero, Brachetto Migliardi, Malvasia di Schierano, Malvasia nera lunga, Moscato nero di Acqui e Ruche'.

I risultati presentati nel volume offrono un quadro completo dei caratteri distintivi dei vitigni esaminati e delle loro potenzialita' enologiche, al fine di diffondere una migliore comprensione ed utilizzazione di questa parte del vasto patrimonio di diversita' viticola del Piemonte.

I vitigni ad uva aromatica in Piemonte rivestono un ruolo fondamentale nel settore vitivinicolo. Il Moscato bianco, infatti, è la seconda cultivar per importanza colturale nella Regione ed il Brachetto fornisce un prodotto enologico economicamente rilevante.

In Piemonte, tuttavia, sono presenti numerose altre cultivar minori ad uva aromatica, principalmente a bacca colorata. Tra queste il Ruché, la Malvasia di Casorzo, la Malvasia nera lunga e la Malvasia di Schierano offrono vini di buon successo commerciale, anche se con produzioni quantitativamente limitate mentre il Moscato nero di Acqui ha potenzialità ancora poco conosciute.

Non mancano, infine, vitigni presenti sul territorio ma non ancora iscritti nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite come il Brachetto del Roero ed il Brachetto Migliardi, che meritano d’essere meglio caratterizzati per un’eventuale loro riproposta in coltura.

Tale patrimonio varietale sino ad un recente passato presentava non pochi problemi d’identificazione a causa dei numerosi casi di omonimia e di sinonimia tra i vitigni. Oggi tali criticità sono state superate grazie ad un lungo ed approfondito lavoro di recupero, descrizione e confronto realizzato in questi anni dall’Istituto di Virologia Vegetale - CNR (già Centro di Studio per il Miglioramento genetico e la Biologia della Vite), Unità di Grugliasco (TO) in collaborazione con altre Istituzioni (Università di Torino e Vignaioli Piemontesi) e sostenuto finanziariamente dalla Regione Piemonte.

Nell’ambito di tale attività vi fu a fine degli anni ’90 la realizzazione di un vigneto di confronto presso il Centro Sperimentale Tenuta Cannona a Carpeneto (AL) in cui è stata raccolta gran parte delle tante cultivar ad aroma primario a bacca bianca e colorata tipiche del Piemonte.

I risultati, riportati in questo volume offrono un quadro completo dei caratteri distintivi dei vitigni esaminati e delle loro potenzialità enologiche per una migliore comprensione ed utilizzazione di questa parte del vasto patrimonio di diversità viticola del Piemonte.



Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece...

"Vino dicit"... gli aforismi del vino

A quanto pare il vino non è desiderato, bevuto, amato, versato e bramato solo ai giorni nostri, ma lo è sempre stato. Come si evince dai molti aforismi di seguito riportati, risalenti a periodi storici diversi e distanti tra di loro, il vino è stato da sempre fonte di ispirazione per molti, per alcuni causa e per altri effetto, ma sempre e comunque un qualcosa che ha dato carta e penna agli animi. Vino meraviglioso nettare nel trascorrere del tempo sei stato desiderato, bevuto, amato, versato e bramato. Viva il vino spumeggiante nel bicchiere scintillante come il riso dell’amante; mite infonde il giubilo! Turiddu, Cavalleria Rusticana Libiam ne’ lieti calici, Che la bellezza infiora, E la fuggevol ora s’inebri a voluttà Alfredo, La Traviata E via i pensier! Alti i bicchier! Beviam!...Beviam!... Mimi, La Bohème San Severo città del mio pensiero dove prospera la vite e il clima è sempre mite Andrea Pazienza Dice la vigna: lasciami p...