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Lungarotti al Vittoriano

Dal Museo del Vino Lungarotti 92 opere per il Vittoriano
 

DAL MUSEO DEL VINO LUNGAROTTI 92 OPERE PER IL VITTORIANO. CERAMICHE, INCISIONI E OPERE D’ARTE PER LA MOSTRA DEL MIPAAF “VERSO IL 2015. LA CULTURA DEL VINO IN ITALIA”.


Pablo Picasso, Baccanale, 1959

La Fondazione Lungarotti sarà protagonista della mostra “Verso il 2015. La cultura del vino in Italia” dal 26 ottobre al 30 novembre al Complesso del Vittoriano di Roma (Ala Brasini, salone centrale), con un prestito di novantadue opere provenienti dal Muvit.

Il Museo del Vino di Torgiano, con i suoi oltre tremila oggetti tra reperti archeologici, manufatti d’arte e corredi etnografici per la viticoltura e la vinificazione, è partner dell’iniziativa promossa dal Ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali con la partecipazione di Expo 2015 Milano per raccontare la cultura del vino in Italia. 

E proprio per questa “anteprima” di Expo 2015 la Fondazione Lungarotti è stata scelta con oltre novanta opere selezionate dalle collezioni del museo che hanno trovato collocazione in tre delle sei sezioni della mostra: reperti archeologici che vanno dal 3200 a.C. al IV secolo d.C. e incisioni a tema mitologico e biblico per la sezione “Il vino tra mito e religione”; ceramiche dal XIII al XX secolo saranno esposte nella sezione “Dalla terra al bicchiere” per raccontare le diverse valenze simboliche della vite e i molteplici usi del vino.

Per la sezione dedicata al contemporaneo sono partite da Torgiano alla volta di Roma il Baccanale di Picasso, ceramiche di Jean Cocteau, Gio Ponti, Nino Caruso, Riccardo Biavati e Aldo Rontini.

“Dagli anni Sessanta la mia famiglia ha assemblato opere e testimonianze, ripercorrendo la storia della viticoltura e del vino declinata in diverse forme d’arte a partire dal binomio vino-cultura – dice Maria Grazia Lungarotti, fondatrice e curatrice del Muvit – e a Torgiano possiamo affermare di avere una documentazione unica per la ricostruzione della storia enologica del nostro Paese. Abbiamo prestato le opere al Vittoriano con vero piacere perché riteniamo che il vino non sia solo prodotto ma è interprete e narratore dell’umano cammino. Concetto questo che il nostro Paese avrà l’opportunità di evidenziare nel corso della prossima Esposizione Universale. Questo riconoscimento accredita il Muvit tra le istituzioni più rappresentative per testimoniare l’evoluzione dei popoli attraverso la storia del vino”.

Ricordo che la mostra “Verso il 2015. La cultura del vino in Italia”, organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando, è curata da Massimo Montanari, docente di Storia medievale e di Storia dell’Alimentazione dell’Università di Bologna in collaborazione con il Prof. Yann Grappe, docente di Storia del vino all’Università di Pollenzo e il Prof. Louis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico del Presidente della Repubblica Italiana.

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