Passa ai contenuti principali

LA CULTURA ENOLOGICA FRANCESE

Viaggi sensoriali in Francia. Continuano i corsi presso l'Institut Français- Centre Saint-Louis, il centro culturale francese di Roma. 

La Cultura Enologica Francese sbarca nella capitale. Daniela Paris, sommelière, scrittrice, esperta di vini francesi ed ideatrice di viaggi enologici vi condurrà alla scoperta dei celebri vini d’oltralpe.

Saranno incontri dallo sguardo territoriale e orientati a esplorare le caratteristiche dei diversi terroir con una particolare attenzione rivolta alla vite, al suo DNA e al suo prodotto, in breve al vino come frutto di un territorio da rispettare e tutelare, senza dimenticare la storia dei produttori.

Il vino e la vigna rappresentano una grande fetta della cultura francese che proviene da una tradizione lontana e consolidata. L’amore per il vino e la passione con cui si lavora la vigna sono caratteristiche portanti della cultura locale, una dedizione che si riflette su prodotti di altissimo pregio e frutto di un territorio da rispettare e tutelare.

Le sessioni saranno dedicate a scoprire una specifica denominazione, una regione vinicola, un singolo vitigno o il lavoro di un produttore, a volte invece al confronto di zone. 

Viaggi sensoriali da non perdere, un occasione che vi permetterà di “visitare” territori, e durante i quali i veri protagonisti saranno i vini e le loro personalità.

Prossimi appuntamenti:

09 FEBBRAIO L'eclettica Loira dei Vigneron

23 FEBBRAIO I vitigni del Jura e l'analisi DNA del Savagnin, Poulsard e Trousseau

02 MARZO I Vins de Soif e la nuova tendenza enoica in Francia

23 MARZO La Borgogna attraverso le pagine di Entre Les Vignes di Guillaume Laroche e Frédérich Henri 

Gli incontri sono condotti in lingua francese e/o italiana, i vini saranno sempre francesi

Costo dell’incontro : € 30,00 (10% di sconto per gli studenti IF-CSL)

Posti limitati, solo a sedere / Prenotazione obbligatoria
Informazioni e prenotazioni :
info@danielaparis.it / www.danielaparis.it

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...