Passa ai contenuti principali

Formazione, il Master of Science in Wine Management OIV per futuri quadri e decision makers della filiera del vino

L'OIV, Organizzazione internazionale della vigna e del vino, ogni anno permette il conseguimento del diploma internazionale in Management nel settore vitivinicolo attraverso AUIV l'Associazione Universitaria Internazionale del Vino.

Creato nel 1986, ll Master of Science in Wine Management, nasce su iniziativa dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino che ha individuato l'importante necessità di un programma di formazione di alto livello internazionale che preveda tutti gli aspetti della gestione del settore vitivinicolo (marketing, gestione, economia, diritto, risorse umane, comunicazione) a livello internazionale e rivolto esclusivamente a futuri quadri e decision makers della filiera del vino, pronti per essere collocati in una posizione di responsabilità e di decisione nelle organizzazioni e aziende di settore.

Il diploma internazionale, si inserisce nel terzo ciclo universitario per dottorati di ricerca e scuole di specializzazione e costituisce il quadro operativo per una formazione multi-sites. I candidati di tutte le nazionalità sono selezionati dopo aver completato con successo 4 anni di istruzione superiore nel campo scienze del management, scienze umane e tecniche.

La formazione, in lingua inglese e francese, si svolge nell'arco di 16 mesi ed è organizzato in 30 moduli ciascuno dedicato a un tema specifico e ad un paese di accoglienza oggetto di studio (pedagogia esperienziale transnazionale). Per ogni modulo, un'università o un centro professionale costituisce il polo organizzativo. In Italia, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Basilicata.

La sua dimensione internazionale si esprime attraverso un percorso accademico che conduce ogni anno gli studenti alla scoperta di oltre 20 paesi interessati da produzione, commercio e consumo di vino. Con i suoi membri di 35 nazionalità diverse, infatti, l'Associazione Universitaria Internazionale del Vino costituisce una concreta rete di informazioni e cooperazione manageriale mondiale, caratterizzata dalla mobilità dei suoi attori e dalla ricchezza del suo intranet.

OIV MSc & Alumni Network svolgono inoltre un ruolo particolarmente attivo e determinante nell'accompagnamento dei progetti degli studenti e nell'inserimento professionale dei nuovi diplomati.

Quest'anno la 32ª edizione del Master dell'OIV "MSc in Wine Management" ha preso il via il primo di ottobre. Gli studenti provenienti da Cina, Stati Uniti, Corea del Sud, Francia, Russia, Lettonia, Germania, Taiwan e Canada, attraverso progetti internazionali di vario tipo, hanno iniziato il loro anno accademico a Parigi, presso la nuova sede dell'OIV. Dopo una presentazione dell'Organizzazione e delle sue attività a cura dei diversi capi unità, gli studenti sono stati accolti dal direttore generale, Pau Roca, che ha esposto il prossimo Piano strategico dell'OIV e le principali sfide del settore vitivinicolo.

Dossier completo di presentazione [FR] [EN]
Scheda di candidatura [FR]
Calendario [FR]

Per maggiori informazioni: OIV MSc & Alumni Network - Montpellier SupAgro website

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...