Il Teatro alla Scala protagonista stasera su Rai 5 con la Madama Butterfly di Giacomo Puccini. L'opera ha inaugurato la stagione 2016/2017 e il direttore Riccardo Chailly ne ripropone l’originaria e ardita versione in due atti.
Rai Cultura manda in onda stasera alle alle 21.15 la Madame Butterfly di Giacomo Puccini, originaria e ardita versione che inaugurò la stagione del Teatro alla Scala di Milano il 7 dicembre 2016. Con la direzione del Maestro Riccardo Chailly e la regia di Alvis Hermanis, il capolavoro è proposto nella prima versione che Puccini scrisse nel 1904 proprio per la Scala, grazie al lavoro che il Direttore Musicale del teatro ha compiuto con Gabriele Dotto e i musicologi di Ricordi, impegnati in un'attenta ricostruzione che tiene conto di diversi fattori storici e ambientali.
L'opera è in linea con la tendenza alla concentrazione drammatica allora prevalente nel teatro europeo, che proprio alla Scala fu contestata nel 1904 e che indusse l’editore a suggerire una versione più prudentemente tradizionale. Protagonisti Maria Josè Siri nel ruolo del titolo, Bryan Hymel in quello di Pinkerton, Carlos Alvarez come Sharpless e Annalisa Stroppa nei panni di Suzuki.
“Ora mi sono convinto che l’opera deve essere in due atti [...] Il dramma deve correre alla fine senza interruzioni, serrato, efficace, terribile. [...] Sono certo di inchiodare il mio pubblico e di mandarlo via non scontento. E avremo allo stesso tempo un taglio nuovo di opera, bastante per tenere una serata”.
Con queste parole Giacomo Puccini perorava di fronte a un recalcitrante Giulio Ricordi il taglio innovatore della nascente Madama Butterfly, la “tragedia giapponese” che stava componendo a partire dall’omonima pièce di David Belasco che aveva visto a Londra nel 1900 e che era a sua volta tratta da un racconto dell'americano John Luther Long.
La divisione in soli due atti rispondeva a un’esigenza di concentrazione drammatica che era evidentemente nello Zeitgeist del teatro musicale europeo: basti pensare agli atti unici di Strauss (Salome è del 1906, Elektra del 1909) che condividono con Butterfly la scabrosità dell’argomento e la drammatica morte in scena della protagonista. Puccini l’ebbe vinta e l’opera andò in scena in due atti al Teatro alla Scala il 17 febbraio 1904 con la direzione di Cleofonte Campanini e Rosina Storchio come Cio-Cio San.
Rai Cultura manda in onda stasera alle alle 21.15 la Madame Butterfly di Giacomo Puccini, originaria e ardita versione che inaugurò la stagione del Teatro alla Scala di Milano il 7 dicembre 2016. Con la direzione del Maestro Riccardo Chailly e la regia di Alvis Hermanis, il capolavoro è proposto nella prima versione che Puccini scrisse nel 1904 proprio per la Scala, grazie al lavoro che il Direttore Musicale del teatro ha compiuto con Gabriele Dotto e i musicologi di Ricordi, impegnati in un'attenta ricostruzione che tiene conto di diversi fattori storici e ambientali.
L'opera è in linea con la tendenza alla concentrazione drammatica allora prevalente nel teatro europeo, che proprio alla Scala fu contestata nel 1904 e che indusse l’editore a suggerire una versione più prudentemente tradizionale. Protagonisti Maria Josè Siri nel ruolo del titolo, Bryan Hymel in quello di Pinkerton, Carlos Alvarez come Sharpless e Annalisa Stroppa nei panni di Suzuki.
“Ora mi sono convinto che l’opera deve essere in due atti [...] Il dramma deve correre alla fine senza interruzioni, serrato, efficace, terribile. [...] Sono certo di inchiodare il mio pubblico e di mandarlo via non scontento. E avremo allo stesso tempo un taglio nuovo di opera, bastante per tenere una serata”.
Con queste parole Giacomo Puccini perorava di fronte a un recalcitrante Giulio Ricordi il taglio innovatore della nascente Madama Butterfly, la “tragedia giapponese” che stava componendo a partire dall’omonima pièce di David Belasco che aveva visto a Londra nel 1900 e che era a sua volta tratta da un racconto dell'americano John Luther Long.
La divisione in soli due atti rispondeva a un’esigenza di concentrazione drammatica che era evidentemente nello Zeitgeist del teatro musicale europeo: basti pensare agli atti unici di Strauss (Salome è del 1906, Elektra del 1909) che condividono con Butterfly la scabrosità dell’argomento e la drammatica morte in scena della protagonista. Puccini l’ebbe vinta e l’opera andò in scena in due atti al Teatro alla Scala il 17 febbraio 1904 con la direzione di Cleofonte Campanini e Rosina Storchio come Cio-Cio San.
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