Passa ai contenuti principali

Cover Crops nel vigneto: aumentano il carbonio organico nel suolo, mitigano gli effetti dei cambiamenti climatici e migliorano la sostenibilità del territorio

Una ricerca australiana dell'Università di Adelaide ha scoperto che le Cover Crops, ovvero le “colture di copertura”, oltre a proteggere il terreno dall’erosione ed evitare la perdita di nutrienti per lisciviazione, aumentano il livello di carbonio organico nel suolo, mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici e migliorando la sostenibilità del territorio. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Science of The Total Environment.




Piantare colture di copertura direttamente sotto le viti può aiutare a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e migliorare la sostenibilità del territorio. Lo ha scoperto una ricerca condotta dall'Università di Adelaide. I risultati dello studio hanno dimostrato che il livello di carbonio organico nel suolo (SOC) era quasi il 23% più alto nelle aree che avevano colture di copertura direttamente al di sotto delle viti, rispetto a un metodo standard di irrorazione di erbicidi sul suolo.

A condurre la ricerca è stato Joseph Marks, uno studente di dottorato presso l'Università di Adelaide, che ha avviato il suo studio in funzione al fatto che, se i vantaggi di piantare colture di copertura tra i filari di vigneti erano ben noti, meno lo erano le ricerche condotte sugli effetti delle colture di copertura interrate sotto la vite. Il suolo sotto la vite gestito dalle colture di copertura trattiene fino al 23% in più di carbonio organico del suolo (SOC) come pratica erbicida tradizionale in un periodo di crescita di cinque anni.

Lo studio è stato condotto su due vigneti sperimentali allestiti nel 2014, esaminando il terreno da quattro diversi trattamenti, tra cui due combinazioni di colture di copertura, un pacciame di paglia e un controllo gestito da erbicida. I terreni sono stati campionati sotto la vite fino a una profondità di 30 cm e sono stati analizzate le concentrazioni di carbonio organico del suolo e la densità apparente, per determinare il livello di carbonio organico nel suolo.

L'attività microbica è aumentata di oltre il doppio nei suoli con colture di copertura, e proprio a ragione di un aumento del carbonio organico disciolto. Questi risultati suggeriscono che la gestione delle cover crops sotto la vite è una potenziale soluzione per aumentare gli stock di SOC nei terreni destinati a vigneto.

Aumentare i livelli di SOC quindi può promuovere la struttura del suolo, migliorare l'aerazione del suolo, il drenaggio e la ritenzione dell'acqua, oltre a rimuovere l'anidride carbonica dall'atmosfera con l'obiettivo di incrementare la biodiversità, per consentire autoregolazione e sostenibilità degli agroecosistemi che devono essere considerati come un'unica entità, che è poi uno dei principi cardine dell'agroecologia che appunto mira a stabilire un equilibrio per avere terreni produttivi, resilienti, efficienti, biodiversi e sostenibili.

Importante sottolineare che la ricerca non sarebbe stata possibile senza Wine Australia, che ha fornito supporto attraverso il suo programma di borse di studio integrative.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

Libri. La tecnica del contrappunto vocale nel Cinquecento. Un trattato fondamentale per giovani compositori

Scritto da Renato Dionisi e Bruno Zanolini per la Suvini Zerboni, La tecnica del contrappunto vocale nel Cinquecento è ancora oggi un testo di riferimento per quanti vogliano intraprendere gli studi di composizione offrendo all'allievo una base per potersi appropriare di un solido artigianato che gli consenta di "piegar la nota al voler dell'idea". Quello scritto da Renato Dionisi e Bruno Zanolini che fu suo allievo, costituisce un'ottima guida sullo studio del contrappunto e per la formazione del giovane compositore che ancora non ha individuato una personale cifra stilistica. La scrittura corale era per Dionisi, allievo di Celestino Eccher, maestro di formazione romana, la base di ogni possibile apprendistato in virtù del rigore che la scrittura corale impone e del relativamente più facile controllo che se ne può avere.  In Italia, e non solo in Italia, gli studi di composizione si svolgono ancora secondo un percorso obbligato, che parte dall'armonia, proseg