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Legge e società, lo Sport entra nella Costituzione Italiana

Il 20 settembre 2023 diventa una data storica per lo Sport. Con la seconda e ultima deliberazione da parte della Camera dei deputati, è terminato l’iter legislativo per l’approvazione del disegno di legge costituzionale n. 715-B che inserisce lo sport in Costituzione.




La Camera ha approvato all’unanimità la modifica all’art. 33 della Costituzione introducendo il nuovo comma «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme».

Nella settimana nella quale si celebra il 75° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, la Settimana europea dello sport e l’approvazione al Senato del disegno di legge in materia di promozione della pratica sportiva nelle scuole e l'istituzione dei Nuovi Giochi della Gioventù, siamo di fronte a un passaggio storico per il sistema sportivo nazionale e per l'Italia: con un voto unanime alla Camera dei Deputati è stata approvata ieri la modifica dell'articolo 33.

In precedenza nella Costituzione italiana l’unico riferimento allo sport era presente all’articolo 117 comma 3 che inseriva l’ordinamento sportivo (già presente nella le­gislazione ordinaria) tra le materie di legislazione concorrente. La Costituzione non annoverava però alcun riferimento specifico all’attività sportiva o allo sport in gene­rale. 

L’idea di inserire lo sport all’interno della nostra carta costituzionale arriva da lontano. Già nel 2009 (XVI legislatura), con la proposta di legge dell’onorevole Di Centa come prima firmataria si pose il tema all’attenzione delle Camere. Successivamente, sia durante la XVII che la XVIII legislatura, sono state presentate delle proposte di legge col medesimo intento.

La Costituzione da oggi riconosce sì il valore, ma non determina ancora un diritto. Sarà quindi responsabilità della classe dirigente e politica, ma anche quella sportiva, a trasformare il riconoscimento del valore in un diritto da garantire a tutti, partendo dalle persone più in difficoltà e dalle periferie urbane e sociali.

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