Passa ai contenuti principali

Domine in auxilium meum, lo stylus antiquus di Alessandro Scarlatti: rigore e perfezionismo di uno dei più importanti rappresentanti della scuola musicale napoletana

Alessandro Scarlatti fu uno dei più importanti rappresentanti della scuola musicale napoletana e il maggiore compositore d'opera italiano tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo. Nelle sue opere sacre ritroviamo l’antica concezione di ars, massima espressione di quello stylus antiquus che riproponeva in una scrittura modellata sulla polifonia cinquecentesca.



Uno dei tratti più affascinanti della musica sacra di Alessandro Scarlatti furono le sue particolari scelte stilistiche che prevedevano l’inserimento di istanze provenienti dal linguaggio musicale del suo tempo, all’interno di una cornice ‘severa’, legata alla grande tradizione rinascimentale.

Di fatto, della musica Scarlatti, che fu uno dei più importanti rappresentanti della scuola musicale napoletana e il maggiore compositore d'opera italiano tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo, coltivava l’antica concezione di ars, ovvero disciplina tecnica da praticare con rigore e perfezionismo, e che trovava la sua massima espressione in quello stylus antiquus che riproponeva una scrittura in contrappunto imitativo modellata proprio sulla polifonia cinquecentesca. Una musica densa di artifici contrappuntistici e di complessità ritmica, ancorché armonicamente moderna, sono i segni distintivi salienti della creatività e della sensibilità espressiva dell’autore.

Formatosi a Roma, divise poi la sua carriera tra la città papale, cui destinò una parte significativa della sua produzione, e Napoli. Anche se non fu il vero e proprio fondatore della scuola musicale napoletana, ne risultò il rappresentante più illustre e più fecondo. Il suo contributo, la sua originalità e la sua influenza furono essenziali, oltre che duraturi, sia in Italia che in Europa: egli infatti progettò la forma definitiva dell'aria con da capo (a-b-a), imitata in tutta Europa, inventò l'ouverture all’italiana in tre movimenti (con la successione veloce-lento-veloce), da cui sarebbe nata la sinfonia classica, e la sonata a quattro parti, antecedente del quartetto d’archi. Compose inoltre anche molta musica vocale, dedicandosi in particolare alla cantata sacra e profana, genere quest'ultimo di cui fu maestro indiscusso. Di grande reputazione furono le sue composizioni di musica sacra; una produzione che ancora oggi non è considerata in modo adeguato rispetto a quantità e qualità.

Una dimostrazione della sua abilità è il mottetto Domine in auxilium meum, composto per la Quaresima e tratto dal proprium missae, che ho avuto il piacere di ascoltare, cosa rara, nell’ambito dei Concerti alla Pace da parte del Coro "Johannnes Ockeghem", diretto da Roberto Ciafrei. In un calendario concertistico così ricco, come quello di questo periodo dell’anno, la mia scelta è ricaduta sull’interessante programma offerto da questo coro, incentrato sul tema: "La Messa Parodia nel Rinascimento", fonte di ispirazione di un mio articolo che potete trovare qui.

Tra i brani proposti, c’è stato un lieto fuori programma, appunto il Domine in auxilium meum di Alessandro Scarlatti che, per chi ha avuto la fortuna di essere presente al concerto, ci ha immerso in un clima di grande emozione sia per la qualità dell’impasto sonoro sia per una interpretazione che ha rispettato le scelte stilistiche accennate, che Scarlatti tanto declamava. Insomma, attraverso l’uso di intervalli arditi e insolite successioni armoniche, ho intravisto, in un coro dichiaratamente amatoriale, un’impronta di grande sapienza polifonica.

Commenti

Post popolari in questo blog

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per