Passa ai contenuti principali

Scriviamoci 2020. "Il mondo che vorrei": riparte la VI edizione del concorso di creazione letteraria

Riparte con la sua VI edizione "Scriviamoci 2020", il concorso di scrittura letteraria rivolto agli studenti delle scuole secondarie di II grado in Italia e all'estero. 






Istituito nel 2015 il concorso ha l’obiettivo di invitare ragazze e ragazzi ad utilizzare la scrittura come strumento di espressione e di conoscenza di sé e del mondo. "Scriviamoci 2020" quest'anno sarà incentrato su una tematica attualissima: "Il mondo che vorrei", una traccia molto chiara: “Riferendoti all’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo sostenibile, componi un racconto che prenda come spunto uno dei diciassette obiettivi contenuti in quel documento, per far sì che i bisogni del presente non compromettano quelli delle future generazioni”.

Il racconto dovrà essere lungo tra 7.000 e 10.000 battute (spazi inclusi), dovrà riportare in calce nome e cognome, scuola e classe di appartenenza dell’autore, scritti per esteso. Il file allegato dovrà essere inviato in due formati (word e pdf). Ogni concorrente potrà partecipare con un solo testo mentre le scuole potranno partecipare con un massimo di 5 elaborati ciascuna, inviati entro e non oltre il 17 aprile 2020 da un docente referente, al seguente indirizzo email: scriviamoci@beniculturali.it.

Tutti gli elaborati pervenuti verranno pubblicati in una sezione, appositamente creata, sul sito dell’Atlante digitale del Novecento letterario. I testi più meritori potranno essere oggetto di una pubblicazione senza scopo di lucro da parte del Centro per il libro e la lettura come nelle edizioni 2018 e 2019. I nomi dei vincitori e le modalità di premiazione saranno comunicati entro il 6 giugno 2020 ai docenti referenti. In palio, per i primi tre classificati, libri messi a disposizione dal Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, mentre al primo classificato sarà anche offerto un corso di scrittura creativa presso Bottega Finzioni.

Scriviamoci 2020 è promosso dal Centro per il libro e la lettura e dall’Atlante digitale del Novecento letterario in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con il Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con il contributo del Gruppo editoriale Mauri Spagnol e di Bottega Finzioni.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte". "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta la Vergine incinta, in piedi al centro di una preziosa tenda ...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...