Più efficienza e sicurezza ma soprattutto più sostenibilità: la viticoltura di precisione si affida alla robotica per monitorare e gestire il vigneto seguendo le linee guida per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il progetto di TWA, una delle più grandi aziende vinicole del mondo, tra le prime a sostenere il legame tra robotica e sostenibilità.
Il concetto di sostenibilità è in continua evoluzione e può essere applicato in qualsiasi tipologia di settore. Per quello vitivinicolo, è bene ricordarlo, a darne la prima definizione fu l'OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) inteso come «Approccio globale alla scala dei sistemi di produzione e di lavorazione delle uve, associando contemporaneamente la sostenibilità economica delle strutture e dei territori, la produzione di prodotti di qualità, considerando i requisiti specifici della viticoltura sostenibile, dei rischi legati all’ambiente, la sicurezza dei prodotti e la salute dei consumatori e la valorizzazione degli aspetti patrimoniali, storici, culturali, ecologici e paesaggistici». Insomma lo sviluppo sostenibile si erge a paradigma per assicurare il futuro della vitivinicoltura nel pianeta. Così, il tema della sostenibilità è oggi sempre più preso in considerazione, dal più piccolo dei progetti al più grande dei business, passando per ogni ambito della società, dell’ambiente e dell’economia.
In tal senso, il ruolo della scienza per lo sviluppo e la messa in pratica di una viticoltura di precisione risulta fondamentale per raggiungere questi obiettivi con soluzioni agricole intelligenti in termini di efficienza e sicurezza ambientale. Uno dei progetti più importanti in questa direzione è stato lanciato da Treasury Wine Estates (TWE) tra i big mondiali del wine & spirits e tra l'atro proprietaria in Italia di Castello di Gabbiano, nel Chianti Classico. L'azienda australiana ha da poco annunciato la sua partnership con The Yield Technology Solutions e Yamaha Motor Co. per ottimizzare la gestione dei suoi vigneti attraverso l'uso di robot.
La sperimentazione inizierà nei vigneti di proprietà in Australia entro la fine dell'anno e sulla costa occidentale degli Stati Uniti all'inizio del prossimo anno. Faccio presente che Yamaha è un azienda leader nella robotica nelle colture irrigue intensive e fornisce già servizi commerciali negli Stati Uniti.
Il processo mira a migliorare l'accuratezza della previsione del raccolto raccogliendo dati sulla fase di crescita attraverso la raccolta di dati visivi. Mira inoltre a testare e sviluppare la tecnologia emergente dei robot integrando dati meteorologici e linee guida sull'efficienza dell'irrorazione autonoma dei fitofarmaci in funzione dell'ambiente circostante. Inoltre l'inserimento di nuovi algoritmi migliorerà il processo in continua evoluzione.
Il progetto di ricerca e sviluppo avrà la durata di 18 mesi, The Yield e Yamaha negozieranno accordi commerciali per portare una soluzione congiunta per le colture irrigue intensive sui mercati internazionali all'inizio del 2023.
Ros Harvey, fondatore e amministratore delegato di The Yield, ha dichiarato che si sta assistendo ad un'accelerazione della domanda di robotica a livello globale, in particolare nelle colture irrigue intensive e questa tendenza è destinata a crescere. Greg Pearce, direttore generale di Treasury Wine Estates ha espresso che in qualità di custode di alcuni dei marchi vinicoli più iconici del mondo e con una grande impronta agricola globale, TWE si impegna ad adottare un approccio integrato nella gestione dei rischi e sfruttare al meglio le nuove opportunità emergenti. La sostenibilità sarà la sfida per il nostro sistema produttivo agricolo nel prossimo futuro, non solo perché sarà sempre più al centro dell’interesse dei consumatori nei diversi mercati di sbocco dei nostri prodotti, ma soprattutto perché lo sviluppo sostenibile implica anche la capacità, organizzativa e finanziaria, di introdurre innovazioni.