Ritorno dell’Ucraina nell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino. La cooperazione tra gli Stati membri nell’ambito dell’OIV per una comunicazione migliore, una legislazione più efficace e trasparente e un commercio più proficuo nel settore vitivinicolo.
Un ritorno all'OIV per l'Ucraina, in quanto già stato membro attivo dal 1997 al 2008. Un passo di fondamentale importanza per il settore vitivinicolo in un momento in cui la guerra sta generando effetti pesanti sulle imprese agroalimentari. Il Paese con una lunga storia vitivinicola e grandi potenzialità, si prepara quindi per una ripartenza nella speranza di una cessazione e risoluzione del conflitto.
La cultura del vino in Ucraina è tornata in auge solo di recente in quanto durante l'era sovietica è andata incontro ad una progressiva perdita di tutte le viti. Solo negli anni '90, ripartendo da zero, il Paese ha inizato a fare progressi incredibili. Oggi l’Ucraina ha una superficie vitata di 41.800 ettari, che la rende il 31º paese al mondo per estensione del vigneto, e nel 2021 ha prodotto 660.000 ettolitri di vino. Il tasso di consumo ha avuto un andamento in lieve crescita fino allo scoppio della guerra.
In Ucraina vengono coltivate quasi 180 varietà di uva, tra cui diverse tipologie autoctone. Tra queste troviamo quelle a bacca nera come Magarachsky, Cevat Kara, Kefesyia e Odessa Black, e tra le bianche, Telti Kuruk, Kokur Bely, Sary Pandas e Sukholimansky, un incrocio tra Chardonnay e Plavaï. L'uva bianca georgiana, Rkatsiteli, che un tempo costituiva il 40% di tutti gli impianti, cresce insieme a diverse uve internazionali come Aligote, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Gewurztraminer, Merlot, Muscat, Pinot Nero e Riesling.
Tradizione ben radicata è quella dello spumante o "shampanskoye", introdotto dal principe Leo Golitsyn, educato a Parigi, uno dei padri del vino dell'Ucraina, dopo la guerra di Crimea nel XIX secolo. Prodotto principalmente nella regione di Odessa, lo spumante rimane popolare ancora oggi, ed è fatto con Pinot Bianco, Aligoté, Riesling e Chardonnay..
In quanto membro dell’OIV, l’Ucraina potrà avvalersi delle informazioni, della cooperazione e dei servizi offerti da una rete di circa 1.000 esperti. Tale rete le consentirà di partecipare a decisioni fondamentali relative all’evoluzione di questo settore così rilevante e di esprimere le proprie posizioni in qualità di 49º decisore.
La cooperazione tra gli Stati membri nell’ambito dell’OIV è un elemento fondamentale per una comunicazione migliore, una legislazione più efficace e quindi più trasparente, e un commercio più proficuo nel settore vitivinicolo, inoltre potrà partecipare ai futuri congressi mondiali della vigna e del vino ed essere rappresentata nell’Assemblea generale.
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