Passa ai contenuti principali

Accordo Crea e Cia per avvicinare più giovani alla ricerca. Al via road map nei 72 Centri di tutta Italia

Presentato ieri il protocollo d’intesa a Eima, l'Esposizione Internazionale che quest'anno ha come tema  innovazione e sostenibilità per l'Agricoltura. L’evento dal titolo “Agricoltori e ricerca pubblica, un’alleanza per il futuro” a cura di Agia-Cia, per avvicinare più giovani alla ricerca. 

Credits: CREA - RICERCA


L’accordo mette a fattor comune know-how e competenze, formazione, ricerca e sperimentazione in campo. Primo step, la road map che permetterà ai 41 mila giovani imprenditori agricoli di Agia-Cia di accedere ai 72 Centri del Crea in 19 regioni d’Italia. Iniziativa già al via in Emilia-Romagna, Marche e Sicilia. Al centro, nel dettaglio, una fattiva collaborazione per programmare iniziative comuni e che promuovano l’interazione, a livello territoriale, degli imprenditori agricoli, giovani e donne in particolare, con le strutture di ricerca e i ricercatori del Crea, delle innovazioni prodotte con i bisogni di ricerca, nonché la formazione continua per creare un reale “ecosistema della conoscenza.

Nell’arco di pochi mesi, da qui a febbraio 2023, gli under 40 di Cia potranno già conoscere più da vicino le strutture del Crea, gli studi e le innovazioni in campo, oltre che partecipare al confronto con tecnici ed esperti.

Obiettivi condivisi nell’accordo, arrivare a realizzare innovazioni utili al sistema agroalimentare, forestale e ambientale; mettere a punto interventi per una migliore qualità, resa e valorizzazione delle produzioni agricole, soprattutto nelle aree rurali del Paese; promuovere il diretto coinvolgimento delle imprese e delle organizzazioni di riferimento per innescare processi di co-progettazione. Infine, supportare le aziende anche nella gestione e valutazione economica delle scelte operative, di fronte alle innumerevoli sfide in atto. A supporto, un approccio di sistema che favorisca l’aggregazione tra territori e soggetti delle filiere agroalimentari e rilanci il ruolo della divulgazione scientifica quale tassello imprescindibile per la crescita del comparto in chiave green e digitale.

“L’attuale fase di mercato richiede un’accelerazione nella competitività delle imprese agricole. Migliorare la produttività è il nostro impegno principale e insieme ad Agia-Cia svilupperemo incontri nelle singole regioni italiane per raggiungere il maggior numero di imprenditori sul territorio e favorire l’innovazione. Molte delle ricerche presentate hanno già applicazioni pratiche, dal simulatore del trattore alla sensoristica in campo e nelle serre, dalle nuove varietà frutto del miglioramento genetico ai modelli predittivi aziendali su malattie e stress idrici. Ricerca e giovani imprenditori agricoli insieme possono veramente dare un contributo chiave per l’economia del Paese”. Così il direttore generale del CREA, Stefano Vaccari, in occasione dell’accordo siglato fra Crea e Cia-Agricoltori Italiani, Agia-Cia, Associazione Agricoltura è Vita-Cia, presentato alla 45° edizione di Eima International, in corso a Bologna Fiere. 

“Accompagnare e realizzare la transizione verde e digitale dell’agricoltura, vuol dire anche incentivare lo scambio, puntuale e costante, tra mondo della ricerca e imprese del settore. Farlo coinvolgendo i nostri giovani è dirimente -ha detto il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Siamo, quindi, soddisfatti di essere riusciti a concretizzare, grazie al grande contributo delle nostre associazioni, come Agricoltura è Vita, un progetto che si avvale del grande ruolo del Crea per offrire a giovani imprenditori agricoli di Agia percorsi di conoscenza dell’innovazione organici, con obiettivi definiti e valorizzanti”.

“Il grande interesse e l’immediata proattività, rispetto al progetto, da parte di tanti presidenti regionali di Agia-Cia, sono stati da subito la conferma che c’era un estremo bisogno di interventi concreti e qualificanti -ha commentato il presidente nazionale di Agia-Cia, Enrico Calentini-. L’opportunità offerta dal Crea è innegabile e contiamo di lavorare proficuamente insieme per rendere il settore agricolo sempre più protagonista nei processi di ricerca e sperimentazione”.

“Ricerca, Formazione e divulgazione -è intervenuto il presidente nazionale di AèV-Cia, Stefano Francia- sono e saranno sempre più strategici nei processi di avvicinamento delle imprese alle innovazioni e alle nuove tecnologie. Dobbiamo fare in fretta e bene perché strumenti e soluzioni, forniti da Università e aziende produttrici, non finiscano per essere meramente dei mezzi e, peggio ancora, a vantaggio di pochi. La rivoluzione che deve compiere l’agricoltura, grazie anche ai giovani, deve essere di tutti e per tutti”.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece...

"Vino dicit"... gli aforismi del vino

A quanto pare il vino non è desiderato, bevuto, amato, versato e bramato solo ai giorni nostri, ma lo è sempre stato. Come si evince dai molti aforismi di seguito riportati, risalenti a periodi storici diversi e distanti tra di loro, il vino è stato da sempre fonte di ispirazione per molti, per alcuni causa e per altri effetto, ma sempre e comunque un qualcosa che ha dato carta e penna agli animi. Vino meraviglioso nettare nel trascorrere del tempo sei stato desiderato, bevuto, amato, versato e bramato. Viva il vino spumeggiante nel bicchiere scintillante come il riso dell’amante; mite infonde il giubilo! Turiddu, Cavalleria Rusticana Libiam ne’ lieti calici, Che la bellezza infiora, E la fuggevol ora s’inebri a voluttà Alfredo, La Traviata E via i pensier! Alti i bicchier! Beviam!...Beviam!... Mimi, La Bohème San Severo città del mio pensiero dove prospera la vite e il clima è sempre mite Andrea Pazienza Dice la vigna: lasciami p...