Passa ai contenuti principali

Vino, donne e leadership, la rivoluzione rosa del mondo del vino

Le donne del vino, le pioniere di un nuovo modo di interpretare e raccontare il vino, una rivoluzione rosa che ha contribuito a realizzare un cambiamento che è ormai internazionale e diffuso. Da poco pubblicato, il libro Vino, donne e leadership, con più di 30 interviste inedite a grandi protagoniste, in Italia e all’estero, per investigare la guida al femminile nel mondo del vino. Prefazione a cura di Donatella Cinelli Colombini, Presidente Nazionale Associazione Donne del Vino. In edicola, in libreria ed anche in formato ebook.




Un mondo ancestrale, quello del vino, legato a culture millenarie. E in parte arroccato su questioni di genere. Fino a qualche decennio fa era impensabile vedere una donna enologa, ad esempio. Negli ultimi anni, però, è in corso una rivoluzione, forse ancora lenta, ma inarrestabile. Il Sole 24 Ore ci propone in edicola, il volume “Vino, donne e leadership” di Barbara Sgarzi, giornalista e sommelier. 

Il libro raccoglie più di 30 interviste inedite a grandi protagoniste, in Italia e all’estero, per investigare la guida al femminile nel mondo del vino: produttrici, wine writer e comunicatrici, donne a capo di grandi aziende notissime o di realtà da pochi ettari, con decenni di esperienza o affacciate da poco in questo mondo.

Quali sono i valori collegati alla nuova leadership - meno autoritaria, più inclusiva, flessibile, empatica - che hanno interpretato per farsi strada in un mondo complesso? Quali gli accorgimenti per superare il periodo della pandemia? Dalla sostenibilità alla mentorship, fino alla capacità di rialzarsi dopo un fallimento, il testo riunisce la narrazione di storie che ispirano a una parte più pratica, per utilizzare i suggerimenti di leadership e applicarli a qualunque settore. Ecco quindi “nove capitoli, dedicati ognuno a un aspetto, un valore, un pilastro che ha contribuito a formare la leadership di queste grandi protagoniste del vino mondiale, narrati attraverso aneddoti e ricordi di vita che sono stati condivisi con calore, trasparenza e generosità”, spiega l’autrice nell’introduzione.

Sono sempre di più le donne che stanno conquistano il mondo del vino. Ma chi sono queste donne che tracciano la strada del futuro del vino al femminile? “Ci sono le discendenti di famiglie storiche, che dall’esterno sembrano aver avuto la strada spianata e invece magari hanno dovuto lottare contro il pregiudizio di chi diceva loro ‘non sono più i vini di tuo padre’. Ci sono quelle arrivate al vino dopo mille esperienze diverse e lavori anche lontanissimi da quello in vigna o in cantina, come in una lunga storia d’amore tormentata, ma con il lieto fine. Quelle, ancora, che non potevano contare né sul nome né sulla famiglia, ma solo su una grande passione e hanno costruito una nuova realtà negli anni, barbatella dopo barbatella”, si legge ancora nell’introduzione.

“Le pioniere di cui Barbara ci racconta hanno contribuito in prima persona a un cambiamento che è ormai internazionale e diffuso – spiega nella prefazione al libro Donatella Cinelli Colombini, Presidente Nazionale Associazione Donne del Vino - un protagonismo femminile che in Italia prende connotati particolarmente positivi e sta aiutando le cantine a diventare più forti dove storicamente non lo erano: nell’immagine e nell’apprezzamento commerciale delle loro bottiglie. Sono infatti le donne a trasformare il vino italiano in Euro, Dollari, Yen”.

L’autrice

Barbara Sgarzi è giornalista, sommelier e studente WSET. Pioniera del web, ha lavorato per diverse testate cartacee e online e osserva da più di vent’anni l’evoluzione del giornalismo e della comunicazione digitale. Lavora come consulente per varie aziende e insegna in alcuni Master universitari, tra i quali quello in Comunicazione per il settore enologico e il territorio dell’Università Cattolica di Brescia. Socia delle Donne del Vino, scrive di vini e lifestyle per Il Sole 24 Ore e ha recentemente conseguito un Post-Grad in Social Innovation Management. Adora le bollicine e fare interviste, perché è affascinata dalle storie delle persone.

Commenti

Post popolari in questo blog

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per

Vino e scienza, il sistema agrovoltaico come efficiente risposta allo stress idrico della vite

I risultati di uno studio francese dimostrano l'efficacia del sistema agrovoltaico nella gestione del vigneto. I pannelli solari installati nel vigneto sembrano avere un impatto positivo sulla resistenza della vite allo stress idrico. Nasce un nuovo e promettente modo di coltivare, secondo recenti studi l'agrovoltaico, ovvero agricoltura + fotovoltaico si sta dimostrando un sistema efficace nella gestione del vigneto che combina su una superficie, una coltura e pannelli solari fotovoltaici, sollevati da terra e controllati in base alle esigenze fisiologiche delle piante. In effetti è un doppio sistema in quanto i pannelli oltre a produrre energia pulita e rinnovabile, proteggono le piante modificando il clima sulle colture. L’agrovoltaico di fatto può essere considerato una tecnologia 4.0 applicata alla viticoltura. I pannelli solari installati nel vigneto sembrano avere un impatto sulla resistenza della vite allo stress idrico. Uno studio condotto dalla Camera dell

Archeologia, Toscana: a San Casciano ritrovate statue di bronzo etrusche e romane intatte. Scoperta più importante dei Bronzi di Riace

 A San Casciano dei Bagni in Toscana riemergono da alcuni scavi 24 statue di bronzo etrusche e romane intatte. La scoperta è più importante del ritrovamento dei Bronzi di Riace. 24 statue di bronzo, 5 delle quali alte quasi un metro, e perfettamente integre. L'eccezionale scoperta è avvenuta a San Casciano dei Bagni in Toscana, piccolo borgo nella provincia di Siena noto per le sue affascinanti terme. In queste ore i tecnici del laboratorio sono già al lavoro per il restauro delle opere. Il ritrovamento grazie ad un progetto in cui gli archeologi sono impegnati da tre anni. Gli scavi furono intrapresi infatti nel 2019 con la concessione del ministero della Cultura e il sostegno anche economico del comune toscano. Alla guida del progetto l’archeologo Jacopo Tabolli, docente dell’Università per Stranieri di Siena. I lavori nel sito hanno fatto già fatto parlare di sé. Dalle acque delle terme infatti emergono oggetti straordinari, come la grande vasca, svariate offerte votive, altari