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Roma Festival Barocco, Bonifazio Graziani: al via a novembre l'inaugurazione con l'inedita messa seicentesca del grande compositore di scuola romana

Prenderà il via a novembre presso la Basilica di Sant’Apollinare la XVII Edizione del Roma Festival Barocco. Per l'inaugurazione dell'atteso evento capitolino verrà proposta una inedita messa seicentesca del compositore italiano Bonifazio Graziani, uno dei maggiori rappresentanti della scuola polifonica romana del XVII secolo. Appuntamento domenica 24 novembre alle ore 18,30 con ingresso libero fino ad esaurimento posti.



In largo anticipo sulla partenza della XVII Edizione del Roma Festival Barocco, per parlare di un compositore meno noto ma di grande talento. Bonifazio Graziani fu sacerdote e compositore italiano,  maestro di cappella della chiesa del Gesù a Roma e del Seminario romano. Attivo nell'epoca in cui si attuò il passaggio dalla polifonia alla monodia, si distinse per l'intensità del declamato e per la duttile espressione degli ariosi, qualità che brillano nei Mottetti a voce sola op. 6 del 1655; compose inoltre messe, salmi, responsori e musica profana.

Bonifazio Graziani visse e si formò come compositore nell'area dei Castelli Romani. A Marino molto probabilmente conobbe Giacomo Carissimi, dove il grande compositore nacque. Graziani prestò servizio come musicista e sacerdote sia a Marino sia nella vicina Frascati. Nel 1646 si trasferì a Roma dove, forse anche grazie all'influenza del suo potente mecenate cardinale Colonna, divenne maestro di cappella al Gesù e al Seminario Romano. 

Nei primi 12 anni del suo impiego al Gesù, le dimensioni del coro aumentarono rapidamente, passando dai tradizionali quattro cantori a ben dieci; molte delle sue grandi opere liturgiche furono probabilmente scritte per questa nuova formazione. Diresse le musiche per l'Oratorio di S. Marcello durante la Quaresima del 1650 e, più o meno in questo periodo, le sue musiche cominciarono ad apparire a stampa. 

Nel 1658 fu nominato cappellano presso la casa di noviziato dei gesuiti di S. Andrea; incarico che pare prevedesse l'uso gratuito di un appartamento. Attivo anche nella Congregazione dei Musici di S Cecilia, nel 1663 fu eletto tutore dei maestri di cappella; alla sua morte, avvenuta l'anno successivo, la Congregazione pagò una parte delle sue spese funerarie.

Di Graziani si ricordano in particolare i numerosi mottetti a voce sola e per 2, 3, 4 voci, pubblicati in decine di raccolte a stampa, e due oratori su testo latino, Adae oratorium e Filii prodigi oratorium. Insieme a Giacomo Carissimi e a Francesco Foggia, è considerato uno dei più rappresentativi compositori della musica sacra romana in stile concertato del Seicento. Gran parte della sua produzione fu pubblicata postuma, a cura del fratello Graziano Graziani e del nipote Domenico Graziani, così come disposto per testamento dal compositore.

Sia nei brani su larga scala sia in quelli più modesti e concertati, lo stile di Graziani  inizia a rilevarsi  con progressioni armoniche preconcette e invariabili; i modelli armonici sono alla base anche dei suoi passaggi imitativi, apparentemente tradizionali. In entrambi gli stili, inoltre, includeva sontuose sezioni solistiche o di duetto con linee melismatiche generate in sequenza. 

I suoi due oratori, che potrebbero aver avuto origine dal lavoro quaresimale per S. Marcello, sono tra i primi oratori latini divisi in due parti. Diverse messe riflettono l'attività di Graziani come istruttore di musica nella scuola dei Gesuiti: una è esplicitamente designata “per i principianti” nel 1671. Diverse messe sono modellate su famosi madrigali, come ad esempio la Missa “Il bianco e dolce cigno” sul madrigale di Arcadelt.

L'opera più caratteristica di Graziani è rappresentata dai mottetti solistici, scritti per lo più per voce di soprano con accompagnamento di basso continuo e destinati, almeno in parte, a diversi castrati del coro papale che cantavano regolarmente al Gesù. Nelle prime pubblicazioni Graziani impiegò strutture strofiche con ripetizione abbastanza regolare di elementi di arioso e aria, ma con i volumi successivi introdusse un'alternanza meno prevedibile di recitativo, arioso e aria. 

Anche in queste opere meno unificate dal punto di vista formale, Graziani si affida alla coesione motivazionale. Il mottetto solistico Sponsa Christi Teresia (Sacrae cantiones, 1672), ad esempio, presenta un motivo ricorrente in quarta perfetta, oggi tra gli intervalli più stabili e popolari della teoria musicale occidentale. Graziani iniziava una melodia con un intervallo di quarta ascendente nel contesto della musica tonale, evocando in maniera esplicita la cadenza dominante-tonica, ovvero uno slancio per approdare al suo naturale punto di riposo.

Le opere di Graziani furono ben accolte nel Nord Europa: il suo primo libro di mottetti fu ripubblicato ad Anversa nel 1652, manoscritti delle sue opere si trovano nella maggior parte delle principali biblioteche europee e vari inventari registrano l'esecuzione dei suoi mottetti e delle sue messe nelle cappelle tedesche durante il XVII secolo. La sua influenza è evidente nelle opere di diversi compositori italiani attivi in terra tedesca, tra cui Vincenzo Albrici e Marco Giuseppe Peranda.

Il fratello di Graziani, Marc'Antonio (1610-1679), fu un apprezzato castrato; il nipote Domenico fu educato al Seminario Romano e ricoprì un ruolo dirigenziale nella Congregazione dei Musici fino al 1694. Entrambi, insieme all'altro fratello di Graziani (padre di Domenico), ottennero da Papa Alessandro VII l'esclusiva sulla pubblicazione delle sue opere manoscritte dopo la sua morte e pubblicarono una serie di volumi postumi.

Un suo ritratto, inciso su rame da Claude Randon, fu pubblicato a cura del nipote Domenico con dedica a frà Nicolò Barberini. Il disegno è opera del cantore pontificio e pittore Domenico Palombi, detto Rodomonte, in cui è incisa anche l'età e la data di morte.

Questo il programma soggetto a possibili variazioni


MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2024 ORE 21.00

Chiesa di San Luigi dei Francesi – Ingresso libero*

Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori Italiani

Alfredo Bernardini, direttore

Kohei Takeoka, clavicembalo

I Premio al IV Concorso Internazionale di Clavicembalo della città di Milano

Musiche di J.S. Bach, G. F. Haendel

VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2024 ORE 21.00

Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – Ingresso € 15,00

Ensemble Orfeo Futuro

Carmela Osato, soprano

Antonia Salzano, alto

Musiche per la Pasqua del Regno di Napoli

Musiche di G. Veneziano, F. Feo, D. Sarri, P. Cafaro

DOMENICA 1 DICEMBRE 2024 ORE 19.00

Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – Ingresso € 15,00

La Terza Prattica

Massimiliano Toni, clavicembalo e direzione

Francesca Lombardi Mazzulli

Nemici d’amore: lacrime, follia e passione

Musiche di C. Monteverdi, F. Cavalli, G. F. Haendel, A. Vivaldi

MERCOLEDÌ 4 DICEMBRE 2024 ORE 21.00

Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – Ingresso € 15,00

Ai Vis lo Lop

Alessandro de Carolis, direzione

Irene Scarpato, voce

Posilecheata

Musiche colta e popolare a Napoli nel ‘600

VENERDÌ 6 DICEMBRE 2024 ore 21.00

Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – Ingresso € 15,00

Franz Silvestri, tiorbino

Viaggio a Roma e Napoli con il Tiorbino, un cembalo raro, incordato in budello

Musiche di G. Gabrieli, G. Frescobaldi, B. Pasquini, A. Scarlatti

DOMENICA 8 DICEMBRE 2024 ORE 19.00

Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – Ingresso € 15,00

Hopkinson Smith, liuto

Tears of Joy and Gladness

Musiche di J. Downland

LUNEDÌ 9 DICEMBRE 2024, ORE 21.00

Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – Ingresso € 15,00

Ensemble ‘Le Consort’

Musiche di A. Vivaldi, G. B. Reali, A. Corelli

SABATO 14 DICEMBRE 2024, ORE 19.00

Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – Ingresso € 15,00

Ensemble Los Elementos

Alberto Miguelez Rouco, controtenore

La musica dei Borbone: dall’Ebro al Vesuvio

MARTEDÌ 17 DICEMBRE 2024, ORE 21.00

Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – Ingresso € 15,00

Accademia Musicale Emiliana

Federico Fiorio, controtenore – Giuseppina Penna, alto

Filippo Mineccia, controtenore – Marco Saccardin, baritono

Giovanni Bononcini Oratorio “San Nicola” per quattro voci e strumenti

GIOVEDÌ 19 DICEMBRE 2024, ORE 21.00

Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – Ingresso € 15,00

Sestier Armonico

Giulio de Nardo, cembalo e direzione

Un Natale Barocco

Musiche di G. Torello, A. Vivaldi, G. F. Haendel, F. O. Manfredini

VENERDÌ 20 DICEMBRE 2024, ORE 17.30

Chiesa di S. Salvatore alle Coppelle e Piazza delle Coppelle – Ingresso libero

Una festa barocca per i bambini

Le Zampogne di Monte Sant’Angelo a Roma

Matteo Quitadamo, zampogna e direzione

Musiche della tradizione natalizia

SABATO 21 DICEMBRE 2024, ORE 19.00

Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – Ingresso € 15,00

Sestier Armonico

Giulio de Nardo, cembalo e direzione

Tania Lorenzo Castro, soprano

Vivaldi a Roma


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