Passa ai contenuti principali

Viticoltura: un annata difficile

 Viticoltura, annata difficile: ora c'è la botrite e si spera nel sole
Oltre 1000 millimetri di pioggia caduti nei primi 7 mesi del 2014 hanno sviluppato i funghi nemici delle uve
Viticoltura, annata difficile: ora c'è la botrite e si spera nel sole



Il clima non ha concesso tregua finora al settore viticolo. L’annata, caratterizzata da frequenti e intense piogge con oltre 1000 millimetri caduti nei primi sette mesi (quantità che mediamente cade in un anno), prosegue impegnativa, prima per gli attacchi di peronospora, ora per la comparsa della botrite, un fungo che tende ad essere aggressivo soprattutto in prossimità della vendemmia.

Il quadro della situazione è emerso oggi, a San Michele all’Adige, nell’ambito dell’incontro sulla viticoltura biologica promosso dalla Fondazione Edmund Mach in collaborazione con il Centro di Laimburg.
La vendemmia. “La situazione migliorerà –spiega il responsabile dell’ufficio viticoltura, Maurizio Bottura-, solo se arriverà il sole”. Intanto mancano almeno 15 giorni all’inizio della vendemmia delle varietà più precoci di base spumante, anche il grosso della vendemmia partirà il 25 agosto. Proprio in quei giorni, giovedì 21 agosto, è previsto il tradizionale incontro prevendemmiale promosso dalla sezione trentina di Assoenologi in cui si farà il punto della situazione uve.

Il bollettino prevendemmiale. Dalla prossima settimana sarà disponibile sul sito della Fondazione Mach (www.fmach.it/ctt), il primo bollettino prevendemmiale emesso dal Centro Trasferimento Tecnologico. I dati analitici pubblicati sono presentati in confronto con gli andamenti delle annate precedenti e costituiscono un supporto alla definizione della data di raccolta e degli interventi enologici da attuare. Il servizio si basa su un piano di monitoraggio territoriale attraverso il campionamento e l'analisi delle uve delle principali varietà di vite coltivate in provincia di Trento, nei loro siti di massima coltivazione.

Biologico in crescita: raggiunti i 500 ettari di vigneto. Tornano al tema discusso oggi in aula magna, la viticoltura biologica risulta in costante crescita negli ultimi anni. Ad oggi gli ettari coltivati in provincia di Trento con questo metodo risultano circa 500. E poi, come riferisce Enzo Mescalchin del Centro Trasferimento Tecnologico, sono numerosi anche i viticoltori (per un totale di circa 200 ettari) che pur producendo secondo i parametri del biologico non sono certificati come tali in quanto l’uva viene utilizzata per vini non biologici.

Le sperimentazioni sul biologico della Fondazione Mach. I tecnologi di San Michele hanno illustrato nel dettaglio le sperimentazioni in corso e i risultati ottenuti in merito alla riduzione dell’impiego del rame nel controllo della peronospora e all’efficacia di prodotti alternativi. Riguardo al Planococcus, pericolosa cocciniglia che nel corso degli anni si è spostata dalle regioni del Sud Italia fino alla provincia di Trento, sono stati presentati i risultati di prove di lotta con l’utilizzo di prodotti ammessi dalla severa disciplina che regola la produzione biologica (oli). Inoltre si è parlato della persistenza di prodotti a base di piretro naturale impiegati nel controllo di Scaphoideus titanus, vettore di flavescenza dorata.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte". "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta la Vergine incinta, in piedi al centro di una preziosa tenda ...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni provenienti da una vasca contenente mosto d'uva, mentre una quinta persona è rimasta gravemente ferita ed è stata trasferita in ospedale.  La notizia, appena giunta in redazione, riguarda un grave incidente avvenuto nel comune di Paola, in contrada Carusi. Questo tragico episodio fa riflettere sul perché, nonostante l'ampia comunicazione sulla sicurezza sul lavoro, e in particolare sulle attività enologiche, simili tragedie possano ancora verificarsi. Riporta alla mente tempi in cui le attività contadine non disponevano degli strumenti di prevenzione oggi garantiti dalla continua evoluzione della ricerca e delle tecnologie. È quindi fondamentale ribadire quali siano i rischi legati all’esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e come prevenirli. Un importante documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole, “Lavoro in spazi confinati nelle cantine vinicole. Indicazioni operative per la gestione dei rischi”...