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Vino&Droni

Con l'ausilio dei droni analisi aeree sullo stato di salute delle vigne
Telecamere termiche riprendono dettagli dei filari



Analizzare lo stato di salute di una vigna dall'altro, utilizzando telecamere termiche e multispettrali in grado di 'vedere' lunghezze d'onda che l'occhio umano non è in grado di percepire: è questa l'ultima frontiera nell'impiego di droni che i vignaioli spagnoli hanno messo in campo per monitorare l'andamento delle viti con precisione millimetrica.

Grazie a questo sistema, riferiscono i media spagnoli, il viticoltore sarà in grado di analizzare lo stato di salute di ogni singola foglia, il livello di stress idrico così come il contenuto di clorofilla e antociani direttamente dal monitor di uno smartphone.

Il drone radiocomandato, infatti, è in grado di sorvolare le vigne trasportando telecamere speciali che forniscono in tempo reale immagini ad alta risoluzione e spettrografiche che possono essere comparate permettendo di agire sulle zone della vigna con trattamenti mirati alle necessità di ogni singola pianta.

Sarà possibile, in questo modo, applicare un dosaggio variabile di fertilizzanti e trattamenti fitosanitari, avendo al contempo una dettagliata comprensione del potenziale di produzione e di qualità, al fine di ottimizzare gli sforzi al momento della raccolta.

''Nonostante l'uso di progressi tecnologici, questi strumenti non potranno mai sostituire la sorveglianza e il controllo di coltivatori e produttori, indispensabili per raggiungere alti livelli di qualità del prodotto - spiega José Maria Ayuso, direttore di Vinas del Vero e primo sperimentatore -. L'enologia e la viticoltura non cesseranno mai di essere un'arte, una specialità in cui è assolutamente necessario l'intervento umano quotidiano''.

Articolo originale
Los drones se van de vendimia en Viñas del Vero
La vendimia en Viñas del Vero ha tenido como aliados a los conocidos drones. La bodega ha decidido incorporarlos antes dela recogida de la uva. Su función es la toma de fotografías de los viñedos propios de la bodega y realizar a partir de ellas un mapa cromático para conocer el grado de concentración y calidad de la uva.

Tecnovino vendimia en Viñas del VeroCientos de fotografías aéreas tomadas por un dron durante una semana se han utilizado para realizar un mapa de vigor que analiza las diferentes calidades del grano y su estado de maduración en la vendimia en Viñas del Vero de la Denominación de Origen de Somontano.

Más de 612 hectáreas de viñedo de la bodega oscense han sido recorridas por un dron que ha tomado fotografías de las hojas de la vid con el objetivo de elaborar así un mapa cromático con el que un equipo de enólogos y técnicos han podido medir, al comienzo de la vendimia, el grado de concentración y calidad de la uva.

El mapa de vigor obtenido diferencia entre tonalidades de verde imperceptibles por el ojo humano y aporta pistas sobre la fortaleza de la planta, la cantidad de agua y su capacidad de producción, parámetros que se traducen, después del proceso de elaboración, en la calidad del vino.

Las fotografías permiten ver el resultado del proceso de vegetación de la planta en cada una de sus catorce variedades procedentes de siete zonas diferentes del Somontano. El enólogo de Viñas del Vero, José Ferrer, ha explicado a Efe que de esta forma “podemos comprobar si esta ha trabajado para un número mayor de frutos, lo que daría una uva de menor concentración y calidad”.

Así permite escoger, con mayor rigor, el destino de cada uno de los granos de uva, dirigir la elaboración y obtener vinos muy diferenciados cualitativamente con el objetivo de ofrecer un producto más acertado en función de los gustos y preferencias de los consumidores.

La bodega que ha elegido a las tecnologías como aliadas de la de vendimia espera obtener seis millones de kilos de uva. Además, Viñas del Vero ha incorporado medios más rápidos de transporte para que la uva llegue lo antes posible a sus depósitos, remolques especiales y una seleccionadora automática para la vendimia manual.

Recientemente ha invertido 300.000 euros en investigación y desarrollo y en aplicar la innovación en sus tratamientos de vendimia manual, lo que responde a “una inquietud y filosofía de dinamismo para responder a las necesidades de los mercados nacionales e internacionales”, ha indicado Ferrer a Efe.

La bodega, que exporta a Estados Unidos, Canadá, México, Japón, Reino Unido, Alemania, Holanda, Bélgica, Suecia, Dinamarca, Austria y Suiza ha iniciado ya la vendimia de la variedad Pinot Noir, continuará con la Chardonnay y finalizará la primera semana de octubre con las Garnachas del valle de Secastilla.

Per informazioni sull'utilizzo dei droni in vigneto contattare: redazione@openwinemap.it

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