Apocalisse California, sotto assedio degli incendi i pregiati vigneti della Napa Valley e di Sonoma County
L’apocalisse in California, gli incendi mettono ancora una volta sotto assedio in piena vendemmia una regione che è produttrice del 10% del vino mondiale insieme ai pregiati vigneti della Napa Valley e di Sonoma County. Come ogni anno si ripresentano lacune enormi nella cura delle infrastrutture collettive, nella tutela dell’assetto idreologico e nella prevenzione dei disastri.
Tornano in California i consueti devastanti incendi con vittime, evacuazioni e danni economici e ambientali incalcolabili. Come ogni anno in questa stagione sono centinaia gli ettari di vigna che vanno in fumo nella regione dei pregiatissimi vini di Napa e Sonoma. Il presidente Usa Donald Trump dichiara lo stato di disastro nazionale.
Come riportato da Coldiretti in una nota, in tutta la zona colpita dal fuoco è stata bloccata la vendemmia e sospese le visite turistiche ma anche chi riesce a restare aperto deve fare i conti con la mancanza di corrente, per cui a “sopravvivere” è solo chi entra in possesso di generatori di emergenza.
Il risultato di una crescita vorticosa delle coltivazioni che hanno consentito agli Usa di diventare il quarto produttore di vino a livello globale dopo Italia, Francia e Spagna con una quantità di 24 milioni di ettolitri.
I primi vigneti negli Usa sono stati piantati proprio nella Napa Valley negli anni 60 e da allora si è verificata una crescita ininterrotta nella produzione e nella domanda tanto che gli Stati uniti sono diventati il primo consumatore mondiale di vino con 33 milioni di ettolitri che solo in parte vengono soddisfatti dalle importazioni.
Come riportato da Coldiretti in una nota, in tutta la zona colpita dal fuoco è stata bloccata la vendemmia e sospese le visite turistiche ma anche chi riesce a restare aperto deve fare i conti con la mancanza di corrente, per cui a “sopravvivere” è solo chi entra in possesso di generatori di emergenza.
Il risultato di una crescita vorticosa delle coltivazioni che hanno consentito agli Usa di diventare il quarto produttore di vino a livello globale dopo Italia, Francia e Spagna con una quantità di 24 milioni di ettolitri.
I primi vigneti negli Usa sono stati piantati proprio nella Napa Valley negli anni 60 e da allora si è verificata una crescita ininterrotta nella produzione e nella domanda tanto che gli Stati uniti sono diventati il primo consumatore mondiale di vino con 33 milioni di ettolitri che solo in parte vengono soddisfatti dalle importazioni.
La California è la zona vitivinicola più famosa di tutti gli Stati Uniti d’America, tanto da essere considerata come sinonimo di vino americano con una produzione basata soprattutto su vitigni “internazionali” e tecnologie avanzate. E' allarmante però, che proprio una delle zone più ricche del pianeta, e ripeto, così tecnologicamente avanzata, sia ancora così vulnerabile. Il Golden State della West Coast riuscirà una buona volta a colmare lacune enormi nella cura delle infrastrutture collettive, nella tutela dell’assetto idreologico e nella prevenzione dei disastri?
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