Ricerca, malattie della vite: Fillossera: la genomica fa luce sulla storia dell'invasione dei vigneti francesi e rivela una nuova famiglia di geni
Grazie alla genomica, svelati i segreti della fillossera. I risultati di uno studio dell'INRAE fanno luce sulla storia dell'invasione dei vigneti francesi e rivela una nuova famiglia di geni. La ricerca pubblicata su BMC Biology.
Per comprendere meglio l'invasione dei vigneti francesi da parte della fillossera, un team di ricerca dell' INRAE - neo Istituto nazionale francese per l'agricoltura, l'alimentazione e l'ambiente - ha coordinato un consorzio internazionale per il sequenziamento e la relativa annotazione del genoma di questo afide appartenente alla famiglia delle Phylloxeridae, che ha devastato i vigneti francesi nel XIX secolo. I risultati appena pubblicati su BMC Biology, rivelano che l'origine dell'invasione è nel Nord America e molto probabilmente lungo il Mississippi superiore.
Il consorzio guidato da INRAE ha riunito più di 70 scienziati in otto paesi, tra cui diverse unità di ricerca del CNRS in Francia. I ricercatori hanno anche beneficiato del supporto tecnico della piattaforma INRAE BIPAA (piattaforma bioinformatica per gli artropodi degli agro-ecosistemi) per accedere alle risorse genomiche sugli insetti associati agli agroecosistemi ed eseguire numerose analisi.
I ricercatori hanno organizzato campagne di campionamento dell'insetto in Europa e negli Stati Uniti e condotto le analisi genomiche. I risultati forniscono informazioni sull'invasione del XIX secolo e confermano l'identificazione di Vitis riparia, una vite selvatica americana, come fonte della fillossera che ha invaso l'Europa. Più precisamente, le popolazioni selvagge situate lungo il fiume Mississippi sarebbero all'origine dell'introduzione della fillossera nel vigneto francese. L'invasione nel resto del mondo sarebbe poi stata fatta da popolazioni di queste varietà introdotte in Europa. La crisi della fillossera ha portato alla distruzione di metà del vigneto francese, modificando a lungo l'economia e la geografia della viticoltura nel Paese. Solo utilizzando poi viti americane resistenti come portinnesti, che si riuscì a salvare la viticoltura e a far rinascere i vigneti europei.
I risultati ottenuti aprono molte prospettive, come l'evoluzione degli insetti e in particolare gli afidi o la genetica e la selezione di portainnesti tolleranti alla fillossera, due temi su cui si sta lavorando all'INRAE. Aiutano anche a migliorare la conoscenza delle invasioni biologiche e delle loro conseguenze potenzialmente disastrose per l'agricoltura e quindi per la società umana e l'economia.
Questa nuova conoscenza apre prospettive scientifiche per migliorare la viticoltura e, più in generale, sui rischi associati all'introduzione di specie esotiche in un territorio.
Per comprendere meglio l'invasione dei vigneti francesi da parte della fillossera, un team di ricerca dell' INRAE - neo Istituto nazionale francese per l'agricoltura, l'alimentazione e l'ambiente - ha coordinato un consorzio internazionale per il sequenziamento e la relativa annotazione del genoma di questo afide appartenente alla famiglia delle Phylloxeridae, che ha devastato i vigneti francesi nel XIX secolo. I risultati appena pubblicati su BMC Biology, rivelano che l'origine dell'invasione è nel Nord America e molto probabilmente lungo il Mississippi superiore.
Il consorzio guidato da INRAE ha riunito più di 70 scienziati in otto paesi, tra cui diverse unità di ricerca del CNRS in Francia. I ricercatori hanno anche beneficiato del supporto tecnico della piattaforma INRAE BIPAA (piattaforma bioinformatica per gli artropodi degli agro-ecosistemi) per accedere alle risorse genomiche sugli insetti associati agli agroecosistemi ed eseguire numerose analisi.
I ricercatori hanno organizzato campagne di campionamento dell'insetto in Europa e negli Stati Uniti e condotto le analisi genomiche. I risultati forniscono informazioni sull'invasione del XIX secolo e confermano l'identificazione di Vitis riparia, una vite selvatica americana, come fonte della fillossera che ha invaso l'Europa. Più precisamente, le popolazioni selvagge situate lungo il fiume Mississippi sarebbero all'origine dell'introduzione della fillossera nel vigneto francese. L'invasione nel resto del mondo sarebbe poi stata fatta da popolazioni di queste varietà introdotte in Europa. La crisi della fillossera ha portato alla distruzione di metà del vigneto francese, modificando a lungo l'economia e la geografia della viticoltura nel Paese. Solo utilizzando poi viti americane resistenti come portinnesti, che si riuscì a salvare la viticoltura e a far rinascere i vigneti europei.
I risultati ottenuti aprono molte prospettive, come l'evoluzione degli insetti e in particolare gli afidi o la genetica e la selezione di portainnesti tolleranti alla fillossera, due temi su cui si sta lavorando all'INRAE. Aiutano anche a migliorare la conoscenza delle invasioni biologiche e delle loro conseguenze potenzialmente disastrose per l'agricoltura e quindi per la società umana e l'economia.
Questa nuova conoscenza apre prospettive scientifiche per migliorare la viticoltura e, più in generale, sui rischi associati all'introduzione di specie esotiche in un territorio.
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