Gestione del vigneto: protezione e prevenzione dei danni provocati dagli uccelli. Lo stato dell'arte sulle strategie da adottare
La protezione del vigneto contro i danni degli uccelli è un tema che si ripropone ogni anno nel periodo dell'invaiatura, quando l'uva inizia ad accumulare zucchero e colore, e continua fino alla raccolta. Un problema comune che si verifica, in particolare, presso coltivazioni circondate da boschi o altra vegetazione.
Una ricerca della Michigan State University Extension, ha indagato sulle strategie attualmente adottate nella protezione del vigneto dai danni provocati dagli uccelli. Un problema che inizia al momento dell'invaiatura fino alla vendemmia ed oltre, come nel caso di uve raccolte nel tardo autunno / inverno destinate alla produzione di particolari vini dolci.
È estremamente difficile fermare gli uccelli una volta che hanno assaggiato la dolcezza dell'uva. Basti pensare che uno stormo di 5mila stornelli può inghiottire fino a una tonnellata di uva in una decina di giorni! Un banchetto a cui partecipano anche tordi, merli e passeri, specie quest'ultima che ha la brutta abitudine di intaccare gli acini con becco e zampette, creando aperture che aprono facilmente la porta per lo sviluppo di marciume grigio e acido. Si stima che le perdite di raccolto possono raggiungere rispettivamente il 95% e il 60% nelle varietà rosse e bianche.
Attualmente le strategie adottate per arginare questo danno sono diverse. Esmaeil Nasrollahiazar, Paolo Sabbatini e Timothy Miles, ricercatori presso la Michigan State University Extension, hanno analizzato le protezioni più comuni sia in termini di efficacia che di costi. Nell'allestimento delle misure di lotta è indispensabile mettere in esercizio il metodo scelto prima dell'apparizione dei primi danni. Gli uccelli dopo aver assaggiato l'uva, hanno la tendenza a ritornare sui luoghi del loro ultimo pasto. Conveniente è quindi essere operativi in anticipo, sopratutto in vigneti isolati o situati in prossimità di boschi o altra vegetazione. I metodi di lotta attualmente a disposizione sono:
Sistemi acustici
Tra i sistemi acustici più propriamente definiti ad intimidazione acustica, troviamo gli apparecchi a ultrasuoni o quelli che diffondono rumori o che trasmettono gridi di disperazione; i cannoni a gas che non tengono alla larga solo gli uccelli, ma anche cinghiali, ungulati e lupi. Il loro meccanismo di azione è quello di produrre violenti scoppi superiori al suono di una fucilata. Cosa importante per il corretto utilizzo di questa tipologia di dissuasori è quella di procedere ad un regolaggio di modo che l'innesco parta solo una volta ogni 10 minuti. E' consigliato ridurre l'intervallo medio tra due detonazioni di un minuto alla settimana. Tuttavia, per questioni di efficacia, lo spazio temporale tra un colpo e l'altro non deve essere inferiore a 3 minuti.
Sistemi ottici
Le strategie visive di controllo degli uccelli sono abbastanza efficaci in quanto gli uccelli rispondono ai movimenti e agli oggetti interpretandoli come loro nemici. I deterrenti visivi non sono protezioni adeguate per le colture se usati da soli e sono tipicamente combinati con i sistemi acustici per risultati migliori. I deterrenti visivi volanti includono nastri e stelle filanti, aquiloni a forma di uccelli rapaci, modellini di aerei e droni UAV (Unmanned Aerial Vehicle). Il laser robotico infine è un il repellente a più alta tecnologia. Questo repellente sfrutta gli istinti naturali degli uccelli che vedono il raggio laser come un predatore e quindi dandosi alla fuga per cercare sicurezza quando il raggio laser passa. Questa tecnica potrebbe essere una strategia di controllo tra le più affidabili in quanto non distruttiva, sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico, semplice e facile da installare. Il repellente laser per uccelli ha fornito risultati importanti in un vigneto di circa 9 ettari, nella contea di Sonoma, in California. Il vigneto con quattro unità laser ha ottenuto una riduzione degli uccelli del 99,8% con un risparmio, in termini di raccolto, per un valore di 25.000 dollari.
Sistemi chimici
I repellenti chimici per uccelli sono tra i sistemi più efficaci e più utilizzati dai viticoltori sopratutto per il costo modesto e per il fatto che non richiedono particolari competenze né l’utilizzo di sofisticate apparecchiature: caratteristiche queste che hanno grandemente favorito il loro impiego. I prodotti più recenti disponibili in commercio garantiscono un’azione repellente fino a due settimane. I principali vantaggi di questi prodotti approvati dall'EPA, Agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente, sono quelli di essere in primis non tossici e di essere efficaci verso molte specie di uccelli tra cui oche, storni, piccioni e merli.
Sistemi fisici
Uno dei sistemi fisici più comuni è l'utilizzo di reti come barriere per proteggere le colture. Sebbene questa strategia sia molto efficace nella prevenzione dei danni provocati dagli uccelli, è d'altro canto molto costosa. Inoltre l'installazione e la rimozione delle reti è un'operazione che richiede tempo. Non ultimo, il viticoltore ha il dovere di fare tutto il possibile per evitare che le reti posate nel vigneto si trasformino in una trappola mortale per gli uccelli e non solo. Doverosa quindi una posa corretta delle reti che dovranno essere inoltre di qualità e con maglie tessute, e non saldate in quanto causa di ferimento dei volatili, con buchi che misurano al massimo 40 mm di lato. Ci sono comunque apposite direttive per la posa di questo sistema a reti.
Infine la ricerca ha messo in evidenza che i danni provocati dagli uccelli possono anche consentire ad altri parassiti di contribuire alla perdita di resa. Come accennato, alcune specie come ad esempio i passeri, intaccano l'uva con becco e zampette, creando aperture che aprono facilmente la porta ad agenti patogeni fungini come il marciume grigio ed il marciume acido, ed insetti nocivi. Nello specifico per quanto riguarda il marciume del grappolo causato da botrytis, è disponibile una nuova scheda informativa per la gestione di questo patogeno sviluppata dalla Michigan State University Extension. In particolare sono elencate strategie per le varietà a grappolo stretto, come ad esempio il Vignoles, varietà ibrida utilizzata nello stato di New York nella produzione del ricercato Ice Wine quando le uve raggiungono un grado zuccherino di 13-15 Brix.
Una ricerca della Michigan State University Extension, ha indagato sulle strategie attualmente adottate nella protezione del vigneto dai danni provocati dagli uccelli. Un problema che inizia al momento dell'invaiatura fino alla vendemmia ed oltre, come nel caso di uve raccolte nel tardo autunno / inverno destinate alla produzione di particolari vini dolci.
È estremamente difficile fermare gli uccelli una volta che hanno assaggiato la dolcezza dell'uva. Basti pensare che uno stormo di 5mila stornelli può inghiottire fino a una tonnellata di uva in una decina di giorni! Un banchetto a cui partecipano anche tordi, merli e passeri, specie quest'ultima che ha la brutta abitudine di intaccare gli acini con becco e zampette, creando aperture che aprono facilmente la porta per lo sviluppo di marciume grigio e acido. Si stima che le perdite di raccolto possono raggiungere rispettivamente il 95% e il 60% nelle varietà rosse e bianche.
Attualmente le strategie adottate per arginare questo danno sono diverse. Esmaeil Nasrollahiazar, Paolo Sabbatini e Timothy Miles, ricercatori presso la Michigan State University Extension, hanno analizzato le protezioni più comuni sia in termini di efficacia che di costi. Nell'allestimento delle misure di lotta è indispensabile mettere in esercizio il metodo scelto prima dell'apparizione dei primi danni. Gli uccelli dopo aver assaggiato l'uva, hanno la tendenza a ritornare sui luoghi del loro ultimo pasto. Conveniente è quindi essere operativi in anticipo, sopratutto in vigneti isolati o situati in prossimità di boschi o altra vegetazione. I metodi di lotta attualmente a disposizione sono:
Sistemi acustici
Tra i sistemi acustici più propriamente definiti ad intimidazione acustica, troviamo gli apparecchi a ultrasuoni o quelli che diffondono rumori o che trasmettono gridi di disperazione; i cannoni a gas che non tengono alla larga solo gli uccelli, ma anche cinghiali, ungulati e lupi. Il loro meccanismo di azione è quello di produrre violenti scoppi superiori al suono di una fucilata. Cosa importante per il corretto utilizzo di questa tipologia di dissuasori è quella di procedere ad un regolaggio di modo che l'innesco parta solo una volta ogni 10 minuti. E' consigliato ridurre l'intervallo medio tra due detonazioni di un minuto alla settimana. Tuttavia, per questioni di efficacia, lo spazio temporale tra un colpo e l'altro non deve essere inferiore a 3 minuti.
Sistemi ottici
Le strategie visive di controllo degli uccelli sono abbastanza efficaci in quanto gli uccelli rispondono ai movimenti e agli oggetti interpretandoli come loro nemici. I deterrenti visivi non sono protezioni adeguate per le colture se usati da soli e sono tipicamente combinati con i sistemi acustici per risultati migliori. I deterrenti visivi volanti includono nastri e stelle filanti, aquiloni a forma di uccelli rapaci, modellini di aerei e droni UAV (Unmanned Aerial Vehicle). Il laser robotico infine è un il repellente a più alta tecnologia. Questo repellente sfrutta gli istinti naturali degli uccelli che vedono il raggio laser come un predatore e quindi dandosi alla fuga per cercare sicurezza quando il raggio laser passa. Questa tecnica potrebbe essere una strategia di controllo tra le più affidabili in quanto non distruttiva, sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico, semplice e facile da installare. Il repellente laser per uccelli ha fornito risultati importanti in un vigneto di circa 9 ettari, nella contea di Sonoma, in California. Il vigneto con quattro unità laser ha ottenuto una riduzione degli uccelli del 99,8% con un risparmio, in termini di raccolto, per un valore di 25.000 dollari.
Sistemi chimici
I repellenti chimici per uccelli sono tra i sistemi più efficaci e più utilizzati dai viticoltori sopratutto per il costo modesto e per il fatto che non richiedono particolari competenze né l’utilizzo di sofisticate apparecchiature: caratteristiche queste che hanno grandemente favorito il loro impiego. I prodotti più recenti disponibili in commercio garantiscono un’azione repellente fino a due settimane. I principali vantaggi di questi prodotti approvati dall'EPA, Agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente, sono quelli di essere in primis non tossici e di essere efficaci verso molte specie di uccelli tra cui oche, storni, piccioni e merli.
Sistemi fisici
Uno dei sistemi fisici più comuni è l'utilizzo di reti come barriere per proteggere le colture. Sebbene questa strategia sia molto efficace nella prevenzione dei danni provocati dagli uccelli, è d'altro canto molto costosa. Inoltre l'installazione e la rimozione delle reti è un'operazione che richiede tempo. Non ultimo, il viticoltore ha il dovere di fare tutto il possibile per evitare che le reti posate nel vigneto si trasformino in una trappola mortale per gli uccelli e non solo. Doverosa quindi una posa corretta delle reti che dovranno essere inoltre di qualità e con maglie tessute, e non saldate in quanto causa di ferimento dei volatili, con buchi che misurano al massimo 40 mm di lato. Ci sono comunque apposite direttive per la posa di questo sistema a reti.
Infine la ricerca ha messo in evidenza che i danni provocati dagli uccelli possono anche consentire ad altri parassiti di contribuire alla perdita di resa. Come accennato, alcune specie come ad esempio i passeri, intaccano l'uva con becco e zampette, creando aperture che aprono facilmente la porta ad agenti patogeni fungini come il marciume grigio ed il marciume acido, ed insetti nocivi. Nello specifico per quanto riguarda il marciume del grappolo causato da botrytis, è disponibile una nuova scheda informativa per la gestione di questo patogeno sviluppata dalla Michigan State University Extension. In particolare sono elencate strategie per le varietà a grappolo stretto, come ad esempio il Vignoles, varietà ibrida utilizzata nello stato di New York nella produzione del ricercato Ice Wine quando le uve raggiungono un grado zuccherino di 13-15 Brix.
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