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Libri. Biodinamica: stregoneria o agroecologia?

Demeter Italia, associazione con oltre 700 aziende agricole e alimentari biodinamiche, ha organizzato la presentazione del libro “Biodinamica: stregoneria o agroecologia” a cura di Stefano Masini, Slow Food Editore. 




L’incontro a Roma, è stato moderato dalla giornalista Anna La Rosa e ha visto la presenza di importanti esponenti del mondo della biodinamica, oltre a rappresentanti di rilievo della Commissione Agricoltura e del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. La presentazione del volume è stata un’occasione per accrescere la consapevolezza sul metodo biodinamico di fare agricoltura e per instaurare un dialogo sui suoi aspetti etici e attuali.

Una platea di soci Demeter provenienti da varie parti d’Italia, di membri dell’Associazione Coldiretti, di giornalisti e ospiti selezionati, ha ascoltato attentamente i vari interventi. Secondo l’On. Marco Cerreto, Capogruppo Commissione Agricoltura presso la Camera dei deputati, è importante sottolineare l’impegno del modello biodinamico e ‘legittimarne’ le azioni. “Il Governo dovrebbe porre l’attenzione alla biodinamica, un vero e proprio approccio agricolo dal punto di vista culturale e olistico. Ritengo che il libro vada letto perché rappresenta una mappa concettuale non solo per i coltivatori ma anche per un pubblico non specializzato che desideri saperne di più sull’argomento”.

Per l’On. Maria Chiara Gadda, prima firmataria della proposta di legge sulle produzioni agricole con metodo biologico, occorre riprendere il discorso sull’agricoltura biodinamica proprio perché non è stata inclusa nella regolamentazione. “La biodinamica è un fenomeno su larga scala basato su un’economia reale: non si tratta solo di piccole aziende, ma anche di imprese di dimensioni considerevoli che talvolta si basano su grandi numeri. La legge è stata scritta per riconoscere un fenomeno e svilupparlo: i contestatori non ne capiscono l’importanza e l’attualità, oltre al fatto che esiste una cultura condivisa in materia”.

Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, afferma: “Nei vari settori l’agroalimentare ha la priorità assoluta e occorre valorizzarlo, contrapponendosi a un’economia globalizzata dominata dai ‘big’. Con la biodinamica è possibile porre l’accento sulla qualità del cibo e sulla biodiversità, patrimoni culturali del nostro Paese”. 

Sullo stesso fil rouge, Simone Vieri, Professore Ordinario presso l’Università La Sapienza di Roma. “La nostra alimentazione è sempre più standardizzata e la biodinamica, con il suo approccio, potrebbe rappresentare una vera ‘alternativa’. Andare a ricercare un equilibrio nel settore agricolo costituisce la grande sfida per raggiungere la sostenibilità”.

È intervenuto inoltre Enrico Amico, Presidente di Demeter Italia: “L’anno prossimo ci sarà il centenario di quelle che furono le 8 conferenze di Rudolf Steiner. Dopo 100 anni, la biodinamica è rimasta la stessa, ovvero sinonimo di qualità e pratiche che orientano la scelta del consumatore. Ogni azienda Demeter (in primo luogo certificata Biologica) rappresenta infatti un organismo in salute, e così lo sono anche i suoi ‘organi’: suolo, piante, animali e agricoltore, quest’ultimo maestro d’orchestra di un sistema integrato dove tutto è in armonia”.

La biodinamica è quindi un modello produttivo che da quasi un secolo dice la sua sul mondo che lo circonda e consente a migliaia di agricoltori di fare il proprio mestiere senza depredare risorse, restituendo al pianeta Terra più di quanto viene sottratto ogni giorno. Stefano Masini, curatore e co-autore, afferma: “il libro costituisce una traccia per occasioni di dibattito come quella odierna. La biodinamica ha dimostrato di essere un metodo vincente, così come lo sono i suoi preparati, ad esempio il corno letame. Mi piace paragonare gli agricoltori biodinamici a dei monaci Benedettini, perché entrambi basano il loro operato sia sul lavoro manuale che sul pensiero spirituale”.

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