Con 985 Vignaioli e più di 26mila ingressi distribuiti nei tre giorni, edizione record per la manifestazione della FIVI organizzata per la prima volta a BolognaFiere. Presentate le proposte sul rapporto tra agricoltura e manutenzione del territorio, di cui il Vignaiolo Indipendente è il primo custode.
Erano alte le aspettative per questa prima edizione a Bologna del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, che già si preannunciava da record con 985 Vignaioli partecipanti, 2 associazioni di Vignaioli stranieri e 29 olivicoltori della FIOI a sancire un’importante alleanza tra produttori agricoli. E i risultati sono stati all’altezza delle aspettative, con un costante afflusso di pubblico nei 3 giorni di manifestazione e un ottimo ritorno in termini di soddisfazione di espositori e visitatori.
“Buona la prima – dichiara Lorenzo Cesconi, Presidente FIVI – verrebbe da dire, non fosse la dodicesima edizione di questo nostro Mercato dei vini. Ma è la prima volta qui a Bologna, con risultati che ci rendono davvero molto soddisfatti: abbiamo dimostrato ancora una volta che il cuore di questa manifestazione sono le Vignaiole e i Vignaioli, con i loro vini, a raccontare tanti tasselli del grande puzzle dell’Italia del vino. “
La dichiarazione del presidente Cesconi a chiusura della 12^ edizione del mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, la prima a Bologna, sottolinea la legittima soddisfazione degli organizzatori per la vittoria di questa nuova sfida intrapresa con il cambio della sede della Fiera, lasciando quella “storica” che ormai sembrava esserne diventata parte integrante.
Sono i numeri a parlare. Se si esclude una lievissima flessione nel 2021, anno post pandemia, il numero dei visitatori è in costante aumento con progressioni da capogiro se è vero com’è vero che si è passati dai circa 15mila dell’edizione del 2017 ai circa 26mila dell’edizione appena conclusa.
La sede di Bologna è da subito sembrata adeguata alle aspettative. Ampio parcheggio adiacente ai padiglioni fieristici, all’interno saloni con spazi ampi e luminosi e le postazioni dei vignaioli confortevoli, adeguate per contenere “l’assalto” dei visitatori, gli spazi dedicati al food più che sufficienti.
I vignaioli, la cui presenza rappresenta una delle caratteristiche principali di questo evento, come sempre disponibili a soddisfare tutte le curiosità sia dei professionisti, sempre ampiamente presenti in fiera, che degli appassionati e sempre oltremodo propensi ad intavolare con loro proficue conversazioni favorite anche dalla buona insonorizzazione delle sale.
Certo le dimensioni del mercato impongono uno “studio preliminare del percorso” da parte di chi ha a disposizione un tempo limitato, ma chi ha maggiore disponibilità può gustarsi il girovagare tra le postazioni che, assegnate in maniera casuale frutto di estrazione a sorte, favoriscono l’incontro con quei produttori “meno noti” che altrimenti rischierebbero di non essere visitati.
A mio modo di vedere questa è una grande opportunità per gli appassionati e consente di fare delle “scoperte” interessantissime. Personalmente quest’anno mi sono dedicato all’Italia del nord est e alla Sardegna scoprendo piccole aziende veramente degne di nota.
La disponibilità e “il divertimento” dei vignaioli a raccontare le proprie esperienze e i propri vini sono la chiave del successo di questa manifestazione che si va imponendo non solo come la più importante del suo genere, ma tra le più importanti in assoluto nel mondo del vino.
Grande valore aggiunto è la facilità di acquistare i vini a un prezzo promozionale. Molti visitatori approfittano di questa possibilità e trasformano le corsie tra gli stand in un animato, ma non caotico, supermercato con carrelli colmi delle bottiglie dei vini appena assaggiati.
In conclusione questa 12^ edizione ha risolto, con il cambio di sede, i problemi legati allo spazio, al confort e alla centralità geografica della fiera. Ovviamente, come gli stessi organizzatori hanno evidenziato, qualche problemino va ancora risolto, qualche fila di troppo nel ritiro dei carrelli e dei bicchieri, qualche piccolo ritardo nella distribuzione del ghiaccio ecc., ma gli organizzatori del FIVI e dell’ente Fiera stanno già pensando all’edizione numero 13 e sapranno fare tesoro delle indicazioni emerse nell’edizione appena conclusa.
Arrivederci alla 13^ Edizione!
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