Passa ai contenuti principali

“Ascolta”, Lectio Magistralis del filosofo e teologo Vito Mancuso ed Enrico Bronzi con le Tre Suites per violoncello solo di Bach

L’evento presso lo Spazio Rossellini – Polo Culturale Multidisciplinare Regionale è patrocinato dal Municipio VIII e rientra nelle attività di “Immersive Hub”, progetto vincitore del bando VitaminaG nell’ambito del programma GenerAzioniGiovani.it finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio con il sostegno del Dipartimento per la Gioventù. 



Si chiude il 23 dicembre “Ascolta”, la rassegna trasversale alle arti del collettivo romano Promu, ormai da anni impegnato a vivacizzare la vita culturale della città con iniziative che legano il grande repertorio musicale al pensiero contemporaneo, alle tecnologie e all’arte dell’ascolto.

Quest’ultimo appuntamento dell’anno vedrà infatti protagonisti il filosofo e teologo laico Vito Mancuso e il celebre violoncellista Enrico Bronzi con un impaginato dedicato a tre suite bachiane, repertorio in cui è considerato fra i massimi esecutori.

Compie il suo primo anno di vita il progetto itinerante “Ascolta”, che a Palazzo Merulana e all’Ex Cartiera Latina ha ospitato personalità d’arte e pensiero come Quartetto Mirus, l’antropologa Marianella Sclavi, il regista e attore Ascanio Celestini, i compositori Francesco Antonioni e Fabio Massimo Capogrosso, approdando per la sua chiusura il 23 dicembre allo Spazio Rossellini – Polo Culturale Multidisciplinare Regionale, con un nuovo progetto tra parola e musica. 

Un format dedicato alla ricerca della perfezione nell’ascolto grazie ad un innovativo ed inedito allestimento audio che immergerà il musicista e il pubblico in uno spazio totalmente avvolto dal suono, in cui sarà possibile cogliere degli aspetti tanto impercettibili quanto impattanti a livello emotivo della musica eseguita e dello strumento suonato. Nello specifico, il violoncellista Enrico Bronzi verrà circondato da diffusori audio che produrranno un ambiente sonoro in grado di restituire alla platea l'acustica più adatta per la fruizione del repertorio proposto. Dunque, il concerto inteso come vera e propria esperienza artistica immersiva all’interno di un’installazione pensata per l’ascolto perfetto e “aumentato” delle parole, della musica, ma anche di sé stessi e della propria dimensione emozionale ed esistenziale, troppo spesso sottovalutata dalla società frenetica in cui viviamo.

Non a caso, l’evento sarà aperto dalla lectio magistralis del filosofo e teologo laico Vito Mancuso che, passando in rassegna ai più grandi pensatori del mondo antico e contemporaneo, offrirà ai partecipanti gli strumenti per condurre una ricerca interiore, primo passo per (ri)acquisire la consapevolezza emotiva necessaria ad affrontare con lucidità e sapienza le sfide dei nostri tempi.

A seguire, come consacrazione e rappresentazione artistica della riflessione filosofica appena conclusa, Enrico Bronzi eseguirà le Suite n. 1, 3 e 5 per violoncello solo di J. S. Bach, mostrando il potere creativo di un ascolto attivo e meditativo.

Commenta così Enrico Loprevite di Promu il primo anno di vita di Ascolta: “La nostra passione, fra le tante, è il suono e il suo potere emotivo sul pubblico. L’idea di creare una rassegna non semplicemente di concerti, come si usa, ma di esperienze musicali d’ascolto aumentato, sempre perfettibile, ma votato alla perfezione assoluta, rendendo quindi ogni accadimento un momento d’arte totale, è la filosofia di Ascolta. Crediamo che questa rassegna non possa che crescere, portando nuovi stimoli ad una città e a un territorio che forse si stanno sedendo troppo su consuetudini ormai superate dalle nuove tecnologie e che hanno bisogno di una nuova ventata di freschezza per continuare a toccare la sensibilità contemporanea. Per noi di Promu, la musica non sarà mai soltanto semplicemente musica!”

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Felix Culpa: dalle sublimi lacrime di Palestrina alle stelle di Ešenvalds, un dialogo celeste. Il Coro Musicanova in un viaggio sonoro tra le ombre della Passione e l’aurora della Resurrezione

In occasione delle celebrazioni pasquali, il coro polifonico Musicanova presenterà “Felix Culpa - Le Sette Parole di Cristo sulla Croce”, un concerto-meditazione in programma domenica 13 aprile alle ore 20 presso la Parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret a Roma (zona Fonte Meravigliosa), con ingresso gratuito. L’evento, organizzato in collaborazione con Monsignor Antonio Grappone, unirà riflessioni teologiche e un repertorio che spazia dal Rinascimento alla contemporaneità, legando le ultime parole di Gesù in croce a brani emblematici della storia sacra. Felix Culpa si struttura come un itinerario meditativo attraverso un percorso storico-musicale che si svilupperà a partire dalla lettura e dal commento delle frasi che Gesù pronunciò sulla Croce poco prima di spirare: ognuna di esse sarà collegata a un brano che il coro, diretto dal Maestro Fabrizio Barchi, eseguirà poco dopo. La serata vedrà anche la partecipazione di Monsignor Antonio Grappone che, attraverso le sue riflessioni,...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...