Passa ai contenuti principali

Istituzione Universitaria dei Concerti, il grande evento inaugurale con un monumento della musica di ogni tempo: la Nona di Beethoven, nel suo 200° anniversario

Per la sua 80esima stagione, la IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti - propone il 27 ottobre 2024 un grande evento inaugurale con la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, nel 200° anniversario della sua prima esecuzione avvenuta nel 1824 al Kaerntnerthortheater di Vienna. Di scena l’Orchestra da Camera Canova e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretti da Enrico Saverio Pagano.


Il primo concerto di stagione domenica 27 ottobre alle ore 17.30 (con un evento divulgativo dedicato ai giovani lunedì 28 alle ore 11.00 con un’introduzione a cura del Prof. Franco Piperno) riporta in Aula Magna l’Orchestra da Camera Canova e il suo fondatore e direttore Enrico Saverio Pagano, da tre stagioni artisti in residenza presso la IUC e riconfermati per il prossimo triennio. 

Pagano dirige la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra di Beethoven che inaugura un’importante collaborazione con la Fondazione Lirica della Capitale, in particolare con il Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretto dal Maestro Ciro Visco. 

Il quartetto vocale vede il soprano Elisa Balbo, fresca di debutto proprio al Teatro dell’Opera, il ritorno del baritono Giacomo Nanni, già ascoltato come Leporello per i concerti inaugurali della 78° Stagione, il mezzosoprano Benedetta Mazzetto e il tenore Paolo Mascari.

L’evento è in collaborazione anche con l'Accademia Musicale Chigiana di Siena e gli Amici della Musica di Foligno.

“Dopo la Settima Sinfonia del 2021 e la Quinta dello scorso anno torniamo a dedicare l'apertura di stagione a Ludwig van Beethoven eseguendo, nel 200esimo anno dalla prima esecuzione, la monumentale Nona Sinfonia – il commento di Pagano - L'Orchestra Canova si allarga fino a diventare sinfonica e collabora con il Coro del Teatro dell’Opera diretto dal Maestro Ciro Visco. Credo sia un bel segno di sinergia fra le Istituzioni della Capitale, che - insieme - rendono omaggio a uno dei massimi capolavori della storia della musica. Dal punto di vista direttoriale, la Nona Sinfonia è considerata una sfida importante e impegnativa. Sono contento di poterla affrontare poco prima dei 30 anni, sia da un punto di vista simbolico, sia perché ritengo che tali capolavori debbano accompagnare un interprete per tutto il corso della sua vita musicale ed è quindi importante poterli affrontare fin dai primi anni di attività”.

E come non citare L’Inno alla Gioia, che conclude la Sinfonia, considerato un simbolo universale non solo dell’arte dei suoni ma del pensiero nato durante l’Illuminismo, rappresentazione sonora della libertà e della pace nella fratellanza fra gli uomini. La "popolarità" planetaria della Nona è peraltro sostanzialmente limitata appunto al movimento finale, durante il quale coro e solisti cantano – accompagnati dall’orchestra. Ma il consiglio è quello di soffermarsi sui movimenti precedenti, che si annoverano tra i frutti più significativi del tardo stile del compositore. È soprattutto grazie alla loro potenza e alla loro profondità che la Nona viene considerata un capolavoro epocale.

Inaugurazione della Stagione 2024-2025 

Domenica 27 ottobre . ore 17.30 . Calliope/Minerva/ IMM/IMC

Orchestra da Camera Canova 

Coro del Teatro dell’Opera di Roma 

Ciro Visco maestro del coro

Enrico Saverio Pagano direttore 

Elisa Balbo soprano 

Benedetta Mazzetto mezzosoprano 

Paolo Mascari tenore 

Giacomo Nanni baritono

Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra 

In collaborazione con 

Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, Accademia Musicale Chigiana di Siena, Amici della Musica di Foligno


Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...