Passa ai contenuti principali

Virtuose di musica nell’Italia del Seicento: formazione, carriere, reti di relazioni, repertorio. La Call for Paper nell'ambito del progetto di ricerca VidiMus

Una nuova call for paper rivolta a studiose e studiosi che intendano indagare il ruolo delle donne nella musica italiana del Seicento. I contributi scritti scelti saranno presentati al convegno internazionale conclusivo del progetto di ricerca VidiMus, dedicato all’esplorazione delle figure femminili che hanno animato la vita musicale dell’Italia nel corso del XVII secolo. La candidatura, aperta sia in italiano che in inglese con scadenza fissata al 20 settembre 2025, invita a proporre interventi legati alle carriere, alla formazione e all’immagine pubblica delle virtuose: interpreti, compositrici, insegnanti, pittrici e attrici musicali che hanno lasciato la propria impronta nelle corti, nei monasteri e nei palazzi nobiliari. Il bando di partecipazione è consultabile sul sito ufficiale del progetto, che informa sulle modalità di invio degli abstract e le specifiche di formato richieste.


Il convegno internazionale Virtuose di musica nell’Italia del Seicento, che si terrà dal 4 al 6 marzo 2026 presso l’Università di Firenze, si pone come momento culminante del progetto di ricerca VidiMus e rappresenta una preziosa occasione di studio e riflessione sul ruolo delle donne nella vita musicale del XVII secolo. L’arco cronologico scelto si estende dalla fine del Cinquecento, cioè dalla fioritura dello stile recitativo, fino ai primi anni del Settecento, attraversando un’epoca in cui la presenza femminile si afferma con energia e personalità in molteplici contesti, dalla corte aristocratica al convento. 

Il convegno invita ad esplorare anche temi legati ai percorsi di istruzione musicale, costi e tempi della formazione, relazioni con maestri, mecenati e famiglie aristocratiche, ma non tralascia le esperienze di pittura e recitazione collegate alla vita musicale. Protagoniste sovente dimenticate, talvolta ridotte nell’eredità documentaria a pochi cenni nominali, sono oggi oggetto di una rinnovata indagine critica che punta a restituire loro profili più nitidi e una centralità storica finalmente riconosciuta. Il database digitale open access del progetto offrirà, inoltre, uno strumento di analisi visuale e storica per ricostruire reti sociali e itinerari biografici delle virtuose del Seicento, stimolando nuove domande e ricerche nel campo della musicologia europea.

Roma, Firenze, Bologna, Modena e Ferrara sono tra i principali centri indagati dal progetto, ma la circolazione delle musiciste abbraccia anche la vivace scena veneziana e napoletana, con figure di rilievo che seppero distinguersi come cantanti, strumentiste, compositrici e maestre. Case illustri come le Caccini a Firenze, con l’esempio pionieristico di Francesca Caccini, cantante, compositrice e strumentista attiva presso la corte medicea e autrice della prima opera scritta da una donna, testimoniano la trasformazione di modelli educativi e professionali che, per la prima volta, ammettono un’autentica autonomia artistica femminile. 

Nei monasteri italiani, inoltre, molte donne di rango trovano spazio per sviluppare il proprio talento musicale: si ricordano monache come Lucrezia Orsina Vizzana, Claudia Sessa, Claudia Rusca, Rosa Giacinta Badalla, Chiara Margarita Cazzolani e Isabella Leonarda, tutte protagoniste attive sia nel campo sacro sia nella produzione di musica profana, spesso pubblicando raccolte innovative e influenzando lo stile dell’epoca.

Lo stato degli studi testimonia una ricchezza di casi singoli e filoni particolari, ma solo di recente la ricerca ha puntato a una ricostruzione sistematica delle traiettorie biografiche e degli ambienti che consentirono alle virtuose del Seicento di emergere e affermarsi. Il progetto VidiMus introduce nuovi strumenti critici, valorizzando fonti musicali, letterarie, iconografiche e soprattutto archivistiche, anche familiari, per offrire un affresco vivo del mondo delle musiciste italiane. L’archivio digitale open access nato dal progetto consente di visualizzare, esplorare e studiare dati e informazioni secondo una prospettiva multidisciplinare, mettendo in luce i meccanismi di formazione, le strategie di autopromozione, le relazioni sociali e i repertori che hanno inciso nel percorso musicale delle donne dell’epoca.

Il convegno si propone di restituire voce e identità non soltanto alle protagoniste più note, ma anche a quelle figure la cui traccia spesso si riduce a un nome: attraverso la ricerca archivistica, è oggi possibile ricostruire le biografie, le prassi didattiche, gli spazi performativi e le occasioni che videro le virtuose diventare parte integrante della vita culturale e musicale italiana nel XVII secolo. 


Università di Firenze, Dipartimento di Storia, archeologia, geografia, arte e spettacolo (SAGAS)

Lingue ammesse: italiano, inglese

Scadenza per candidature: 20 settembre 2025

Proposte da inviare a: info@vidimus.it

Info e bando in inglese consultabile al sito: https://vidimus.it/

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte". "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta la Vergine incinta, in piedi al centro di una preziosa tenda ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...