Dal cuore verde di Roma, Piazza di Siena a Villa Borghese, prende vita Vinòforum 2025. Una settimana di degustazioni, cene d’autore e performance enogastronomiche che superano il semplice piacere del gusto. L'evento come simbolo dell'affermazione sociale del food & wine, assume un ruolo cruciale nel tessuto culturale, economico e relazionale della Capitale e oltre.
Ma Vinòforum non è solo vetrina per l’eccellenza enoica: è luogo di incontro, cultura, narrazione. La formula delle "cene d’autore", dove ogni chef costruisce un menu ispirato a una pellicola iconica, mette in relazione cibo, cinema e memoria collettiva, rendendo l’esperienza multisensoriale e immersiva. Sette cene, sette chef e sette film, dalla mediterraneità di Alfonso Crisci con Quanto Basta all’eleganza nipponica di Koji Nakai con Mangiare bere uomo donna, passando per la rilettura campana di Paolo Gramaglia ispirata a Il Gladiatore e le contaminazioni globali di Christian Belli con Il sapore della felicità, fino alla romanità di Stefano Bartolucci con Febbre da cavallo, seguita dalla visione contemporanea di Ciro Scamardella con La Grande Bellezza. In chiusura Anastasia Paris: tecnica e creatività in un menu dal gusto narrativo e inquieto ispirato a Hannibal.
Questa dimensione narrativa entra in connubio con la sfera sociale: eventi food & wine come Vinòforum di fatto funzionano da catalizzatori identitari e relazionali. Secondo la ricerca, la condivisione di esperienze create in contesti di consumo alimentare rafforza i legami, poiché "i consumatori tendono a prevedere un piacere maggiore quando possono condividere esperienze con amici o famiglia".
Sul piano economico e turistico, il fenomeno è ormai colossale: nel 2023, il turismo enogastronomico ha generato in Italia un impatto economico totale di circa 40,1 miliardi di euro, con una crescita del +12% rispetto all’anno precedente. Questo trend conferma il ruolo strategico di eventi come Vinòforum, motore per lo sviluppo locale, l’occupazione e la valorizzazione delle eccellenze regionali.
I food & wine festival sono considerati patrimonio immateriale secondo l’UNESCO: diffondono conoscenza sui prodotti locali, rafforzano l’identità territoriale e stimolano un turismo autentico. Ciò richiede rigore organizzativo per mantenere genuinità, sostenibilità e rispetto dei luoghi, come sottolineato dallo stesso CEO Emiliano De Venuti, che evidenzia l’impegno costante verso la tutela di luoghi come Piazza di Siena, un bene storico e collettivo.
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