Si terrร presso l’Auditorium del Conservatorio Cilea di Reggio Calabria il convegno internazionale "Musiche ispirate a Frascati e dintorni". L'evento in programma il prossimo 2 ottobre approfondisce le frascatane, genere musicale nato tra Sette e Ottocento, legato alla villeggiatura a Frascati, noto luogo di svago delle รฉlite romane e napoletane. Queste opere, promosse da compositori di rilievo come Giovanni Paisiello, Domenico Cimarosa e Pasquale Anfossi, fondono elementi di musica popolare e colta, generando un repertorio ricco di suggestioni culturali e sociali. "La Frascatana" di Paisiello, ad esempio, godette di un successo internazionale ed รจ simbolo di quella civiltร musicale di transizione tra classicismo e avvento del romanticismo. Il convegno mira a offrire una lettura aggiornata e critica di questa tradizione musicale, valorizzandone il ruolo nel panorama italiano ed europeo.
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Le frascatane si inscrivono in un contesto culturale ben definito, legato alla villeggiatura a Frascati, meta privilegiata delle รฉlite romane e napoletane tra Sette e Ottocento. Questo genere teatrale-musicale nasce dalla convivenza e dalla fusione di tradizioni musicali popolari e colte, caratterizzandosi per una scrittura che coniuga melodie accessibili e strutture formali curate, con una drammaturgia che rispecchia gesti e atteggiamenti della quotidianitร .
Le opere principali, firmate da compositori come Giovanni Paisiello, Domenico Cimarosa e Pasquale Anfossi, testimoniano una capacitร di integrare elementi comici e sentimentali, creando un repertorio che si distingue per la sua versatilitร espressiva e per la sua rilevanza in ambito teatrale e musicale. Nel corso della sua evoluzione storica, il repertorio delle frascatane ha conosciuto una significativa diffusione nel panorama italiano ed europeo, assumendo una funzione identitaria legata alle specificitร culturali e sociali del territorio dei Castelli Romani.
Il convegno internazionale "Musiche ispirate a Frascati e dintorni", rappresenta di fatto un’importante occasione di approfondimento storico-musicologico su un patrimonio musicale, come accennavo, ricco di influenze e contaminazioni culturali. L’evento, promosso dal Conservatorio di Reggio Calabria e dalla Societร Italiana di Musicologia, sarร aperto dai saluti istituzionali di Eduardo Lamberti-Castronuovo, presidente del Conservatorio, Francesco Romano, direttore, e Marco Mangani, presidente della SIdM, segnando l’avvio ufficiale di una giornata di studi altamente qualificata e di respiro internazionale.
Dal materiale consultato emerge chiaramente come la prima sessione, presieduta da Paola De Simone, si sviluppi nell’arco cronologico compreso tra la seconda metร del Settecento e gli albori dell’Ottocento, ponendo particolare attenzione alla fortuna drammaturgica e musicale delle figure femminili e dei modelli rappresentati nelle cosiddette "frascatane".
Lorenzo Mattei analizza il caso emblematico di "La Frascatana" di Giovanni Paisiello, compositore di spicco del teatro musicale napoletano, che riflette un successo protratto oltre le frontiere italiane con metamorfosi e adattamenti in ambito europeo.
Diana Bagalร evidenzia la rilevanza di un’opera meno nota, "La frascatana nobile" (Napoli, 1776) di Pasquale Mililotti e Domenico Cimarosa, svelando i caratteri distintivi di una produzione che rivela la vivacitร della musica drammatica napoletana del periodo.
Mariateresa Dellaborra si sofferma su un’altra composizione originatasi a Ravenna nel 1777, "La vaga frascatana contrastata dagli amorosi", mettendo in luce la tensione tra caratteri e sentimenti che Pasquale Anfossi dipana con raffinata sensibilitร . Carolina Patierno completa il quadro con un’analisi lessicale delle "frascatane" per musica tra Sette e Ottocento, un lessico ricco di connotazioni sociali ed espressive che racconta la relazione complessa tra territori, personaggi e rappresentazioni musicali.
La seconda sessione, sotto la presidenza di Mariateresa Dellaborra, si apre con una rilettura nostalgica dedicata alla villeggiatura di Frascati nell’opera "Scommessa e matrimonio" di Lauro Rossi (Napoli, 1831), presentata da Angela Buompastore e Nicolรฒ Maccavino, che colgono nell’ambientazione una dimensione identitaria e teatrale significativa per la diffusione del melodramma leggero nella Napoli dell’Ottocento.
Paola De Simone esplora la vivacitร della scena comica attraverso "Il previdente disgraziato" (1838) di Andrea Passaro e Pietro Raimondi, evidenziando come Frascati diventi spazio scenico ricco di scherzi d’amore e superstizioni filtrate dalla tradizione popolare.
Andrea Francesco Calabrese propone una sorprendente incursione nel romanticismo europeo con "Jeaux d'eau ร la Ville d’Este" di Liszt, un brano che riconduce al paesaggio musicale ispirato dalle ville e dai giochi d’acqua, e che si collega idealmente alla suggestione ambientale del territorio frascatano.
Gaetano Pitarresi si concentra sulla musica da salotto francese di fine Ottocento, in particolare sul "Frascati-Valse" di Georges Lamothe, un brano che incarna il gusto raffinato e decadente della belle รฉpoque, mentre Dina Tullio Donatone chiude la sessione con un approfondimento sul paesaggio e la memoria evocata da Joseph Marx nelle sue composizioni dedicate ai Castelli Romani, tra impressioni tonali e colore musicale.
Da quanto si evince dal programma, il Comitato scientifico, composto da Paola De Simone, Nicolรฒ Maccavino, Gaetano Pitarresi e Francesco Romano, ha elaborato un percorso di studi che unisce rigore filologico a una particolare attenzione alle specificitร culturali del territorio. Questo approccio mette in evidenza l’importanza di un’area il cui patrimonio musicale riflette influenze sia regionali che internazionali, sempre connesse alle trasformazioni storiche e sociali che l’hanno attraversata.
Il risultato desiderato, non potrร che far emergere un quadro chiaro e aggiornato che racconta non solo la musica in sรฉ, ma anche il legame profondo con la storia e l’identitร della comunitร dei Castelli Romani. La giornata di studi va oltre la semplice ricostruzione della tradizione musicale legata a Frascati, mostrando come questo contesto abbia influenzato compositori, librettisti e interpreti provenienti da diverse realtร , dando vita a una rete sonora che supera ampiamente i confini locali.
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