Passa ai contenuti principali

The Gesualdo Six a Roma: appuntamento imperdibile il 2 dicembre 2025 con Palestrina al Monastero di Trinità dei Monti

The Gesualdo Six si esibiranno a Roma martedì 2 dicembre 2025, alle ore 20:30, nel suggestivo Refettorio dei Minimi del Monastero di Trinità dei Monti, in un concerto organizzato dal Roma Festival Barocco. Il programma, dedicato alle musiche sacre di Giovanni Pierluigi da Palestrina, promette un’intensa esperienza di musica rinascimentale di altissimo livello. Questa tappa rappresenta un momento centrale della stagione dell’ensemble, che continua a valorizzare con passione il patrimonio musicale italiano in luoghi storici di grande fascino. Restate sintonizzati per ulteriori approfondimenti sul programma e le iniziative collegate a questo importante evento.


Il concerto di The Gesualdo Six a Roma, previsto per martedì 2 dicembre 2025 alle ore 20:30, si svolgerà nel suggestivo Refettorio dei Minimi del Monastero di Trinità dei Monti. L’evento fa parte del calendario ufficiale del Roma Festival Barocco, una delle manifestazioni più prestigiose dedicate alla musica antica e barocca nella capitale, che da anni promuove concerti in luoghi storici emblematici della capitale confermando così il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio musicale e culturale romano.

Il programma della serata sarà interamente dedicato alle musiche di Giovanni Pierluigi da Palestrina come ennesimo nobile omaggio al grande compositore rinascimentale celebre per la sua polifonia sacra di purezza e perfezione formale. L’ensemble eseguirà una selezione di brani scelti che metteranno in risalto la profondità spirituale e la raffinata eleganza dello stile palestriniano, in un ambiente acusticamente e scenograficamente ideale come quello del Refettorio.

Settembre è iniziato a pieno ritmo per The Gesualdo Six, l’ensemble di musica antica che, con la sua energia e raffinatezza, sta attraversando il mondo con programmi di altissimo livello. Dopo concerti in Gran Bretagna e tournée negli Stati Uniti, il gruppo si prepara a questa tappa particolarmente significativa: martedì 2 dicembre 2025, alle ore 20:30, portando in scena un programma dedicato alle musiche immortali di Giovanni Pierluigi da Palestrina.

Questa performance romana rappresenta un momento clou della stagione 2025/26 e un’occasione unica per immergersi nell’universo sacro e polifonico del grande maestro rinascimentale italiano, in una location ad hoc, proprio nel cuore della città. Il Monastero di Trinità dei Monti, con la sua atmosfera raccolta e l’acustica ideale, offrirà di fatto uno scenario perfetto per valorizzare la purezza e la profondità delle interpretazioni di The Gesualdo Six.

L’ensemble non si è fermato nemmeno in questo intenso avvio di stagione: la celebrazione del 500° concerto a Cambridge, il lancio della serie editoriale G6 Editions che mette a disposizione del pubblico ed esecutori edizioni curate di grandi compositori come Tallis, Brumel, Morales e naturalmente Gesualdo, e il debutto imminente del progetto teatrale immersivo Death of Gesualdo con Bill Barclay, dimostrano la vitalità di un gruppo che coniuga rigorosa ricerca musicologica e innovazione artistica.

Il viaggio di The Gesualdo Six continuerà poi in altri importanti centri europei e americani, ma la data romana segna un punto di forza nella valorizzazione della musica rinascimentale nel contesto storico e culturale in cui nacque. 

Ulteriori approfondimenti sul programma dettagliato e sulle iniziative collaterali saranno disponibili in un mio prossimo articolo dedicato a questo attesissimo evento. Restate quindi sintonizzati per scoprire di più su uno degli appuntamenti più importanti del 2025 a Roma. 


© Riproduzione riservata


Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte". "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta la Vergine incinta, in piedi al centro di una preziosa tenda ...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...