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Il Moscato Piemontese


L'anima contadina nel Moscato Piemontese

Oh tu, anima libera, anima nobile, tu che a nulla valse il monito Maya. Tu che questo tempo vivi senza turbamento, solleva la coppa ed inneggia con noi a Verdiane memorie: <Libiamo, libiamo ne' lieti calici, che la bellezza infiora; e la fuggevol, fuggevol ora s'inebri a voluttà>

Ricorderemo questo anno che passa, come l’anno della profezia, stringendo in mano una coppa di spumante. Io dal canto mio ho già scelto con che brindare: sarà un Moscato D’Asti, l’anima nobile del Piemonte.


Il "Moscato D'Asti", Non confondiamolo con L’Asti Spumante di tutt’altra fattura, le uve sono le stesse ma il prodotto è ben altro. Il Moscato D’Asti ha l’anima dell’alto artigianato contadino dentro, lo si apprezza al primo sorso. La nobiltà del terroir è quello che vien fuori dal suo aroma muschiato, tipico dell’uva da cui proviene, il Moscato Bianco, dalle antiche origini che forse un nostalgico marinaio greco portò fino a noi.

Sorso dopo sorso affiorano i fiori del glicine e del tiglio, la frutta estiva di pesche e albicocche, con sentori di limone e fiori di arancio.

Il Moscato D’Asti, è un vino a fermentazione naturale, senza aggiunta di lieviti, è un prodotto sano e a basso contenuto alcolico che ben si sposa oggi, come una volta, con la tipica merenda a base di formaggio e salame. Provare per credere.

Eccellente con Pandoro e Panettone, immancabili nella nostra tavola in questi giorni di festa.

Per chi volesse avere maggiori approfondimenti su queste due tipologie di vino può visitare il sito del Consorzio Dell’Asti D.O.C.G. a questo link: tracciabilita.astidocg.it/, dove tra l’atro troverete una sezione per la tracciabilità del vostro prodotto inserendone il codice.

Consiglio d’acquisto e facile da trovare è il Moscato Naturale Saracco, sui 9€.

<L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino>
Charles Bukowski

                                    

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