In un sito archeologico a Hippos-Sussita, in Israele, è tornato alla luce un pavimento musivo di 1.500 anni fa. Tra le figure rappresentate anche ceste di pane e vari pesci.
Cinque pani e due pesci, proprio come raccontano gli evangelisti nel Nuovo Testamento. L'immagine musiva è un evidente richiamo ad uno dei più noti miracoli compiuti da Gesù: la moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Il mosaico, risalente a 1500 anni fa, è stato portato alla luce dai ricercatori dell’Università di Haifa nell’area archeologica di Hippos, nel nord di Israele, grazie ad un progetto di scavo di un'impresa internazionale affiliata all'Istituto di archeologia Zinman. Si tratta di una pavimentazione, perfettamente conservata, di una chiesa costruita sulla sponda orientale del lago di Tiberiade e distrutta da un incendio nel 700 d.C.
La scoperta è avvenuta quest’estate, come spiega un comunicato dell'Università di Haifa. I ricercatori hanno condotto gli scavi nelle rovine di una delle sette chiese che si trovano nel sito. La chiesa in questione, oggi caratterizzata con l’appellativo «bruciata», fu costruita tra la seconda metà del V secolo e l’inizio del VI.
L’edificio fu distrutto durante un incendio che causò anche il crollo del tetto, probabilmente nel corso dell’invasione dei Sassanidi (dinastia persiana) all’inizio del VII secolo. I mosaici del pavimento si sono salvati grazie a uno strato di cenere che li ha coperti e protetti per secoli. Il tappeto musivo è composto da tessere multicolori, motivi geometrici e raffigurazioni di uccelli, pesci, limoni, melograni (il melograno simboleggi tra i cristiani la risurrezione e la vita eterna), ceste di pane i cui vari colori che possono riferirsi ai diversi tipi di farina, di grano e d’orzo.
Cinque pani e due pesci, proprio come raccontano gli evangelisti nel Nuovo Testamento. L'immagine musiva è un evidente richiamo ad uno dei più noti miracoli compiuti da Gesù: la moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Il mosaico, risalente a 1500 anni fa, è stato portato alla luce dai ricercatori dell’Università di Haifa nell’area archeologica di Hippos, nel nord di Israele, grazie ad un progetto di scavo di un'impresa internazionale affiliata all'Istituto di archeologia Zinman. Si tratta di una pavimentazione, perfettamente conservata, di una chiesa costruita sulla sponda orientale del lago di Tiberiade e distrutta da un incendio nel 700 d.C.
La scoperta è avvenuta quest’estate, come spiega un comunicato dell'Università di Haifa. I ricercatori hanno condotto gli scavi nelle rovine di una delle sette chiese che si trovano nel sito. La chiesa in questione, oggi caratterizzata con l’appellativo «bruciata», fu costruita tra la seconda metà del V secolo e l’inizio del VI.
L’edificio fu distrutto durante un incendio che causò anche il crollo del tetto, probabilmente nel corso dell’invasione dei Sassanidi (dinastia persiana) all’inizio del VII secolo. I mosaici del pavimento si sono salvati grazie a uno strato di cenere che li ha coperti e protetti per secoli. Il tappeto musivo è composto da tessere multicolori, motivi geometrici e raffigurazioni di uccelli, pesci, limoni, melograni (il melograno simboleggi tra i cristiani la risurrezione e la vita eterna), ceste di pane i cui vari colori che possono riferirsi ai diversi tipi di farina, di grano e d’orzo.
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