Finanziato dalla UE prende il via "vWise", il progetto per la più grande rete di ricerca nel settore dell'uva e del vino. I ricercatori condivideranno le loro competenze scientifiche con il Nuovo Mondo.
La scienza del vino scende in campo con vWise, grande progetto finanziato dall'Unione Europea che riunisce trentanove ricercatori del settore vitivinicolo allo scopo di condividere competenze e conoscenze tra i paesi UE e il Nuovo Mondo.
Il progetto, costituito da un consorzio di 13 membri della rete internazionale di organizzazioni di ricerca nel settore dell'uva e del vino di Oenoviti, tra cui l'Australian Wine Research Institute (AWRI) per il Nuovo Mondo, ha ricevuto una sovvenzione da parte dell'Unione Europea di oltre 874.000 euro nell'ambito del MSCA, programma che finanzia progetti per la formazione attraverso la cooperazione transfrontaliera e la mobilità intersettoriale dei ricercatori con l'obbiettivo di rafforzarne le competenze.
Il programma MSCA comprende diverse azioni in tutti i campi della ricerca, tra queste c'è il RISE, Research and Innovation Staff Exchange rivolto appunto a favorire la promozione di una collaborazione internazionale e intersettoriale attraverso distacchi di personale per condividere scambi di conoscenze e buone prassi. Al suo interno per quanto riguarda il campo della viticoltura e dell'enologia è collocato vWise. Coordinato dal Prof. Pierre-Louis Teissedre dell'Università di Bordeaux, Istituto delle scienze della vigna e del vino, il progetto si concentra a trovare soluzioni, attraverso l'applicazione delle conoscenze nel campo della genetica, sulle conseguenze negative del riscaldamento globale e i cambiamenti climatici che rappresentano una notevole minaccia economica e sociale per l'industria vitivinicola in Europa e nel mondo. Tra queste, quelle legate all'influenza dei fattori ambientali, ovvero lo stress abiotico della vite, che comporta modifiche sulla qualità dell'uva e del vino.
La richiesta di finanziamento è stata presentata congiuntamente da tredici organizzazioni partner in tutta l'UE e nel Nuovo Mondo, tutti membri della rete internazionale Oenoviti:
Consorzio: Université de Bordeaux (Francia - Coordinatore), Istituto Superiore di Agronomia - Università di Lisbona (Portogallo), Università degli studi di Torino (Italia), Facoltà di Scienze dell'Università di Lisbona (Portogallo), Istituto di Scienze della vite e del Vino - ICVV (Spagna), Agenzia statale per il Consiglio di ricerca scientifica - CSIC (Spagna), Universitat Rovira i Virgili (Spagna), Università nazionale di Cuyo (Argentina), Università del Cile (Cile), The Australian Wine Research Institute - AWRI (Australia), Bodegas Roda (Spagna), Biolaffort (Francia), Stellenbosch University (Sudafrica).
La scienza del vino scende in campo con vWise, grande progetto finanziato dall'Unione Europea che riunisce trentanove ricercatori del settore vitivinicolo allo scopo di condividere competenze e conoscenze tra i paesi UE e il Nuovo Mondo.
Il progetto, costituito da un consorzio di 13 membri della rete internazionale di organizzazioni di ricerca nel settore dell'uva e del vino di Oenoviti, tra cui l'Australian Wine Research Institute (AWRI) per il Nuovo Mondo, ha ricevuto una sovvenzione da parte dell'Unione Europea di oltre 874.000 euro nell'ambito del MSCA, programma che finanzia progetti per la formazione attraverso la cooperazione transfrontaliera e la mobilità intersettoriale dei ricercatori con l'obbiettivo di rafforzarne le competenze.
Il programma MSCA comprende diverse azioni in tutti i campi della ricerca, tra queste c'è il RISE, Research and Innovation Staff Exchange rivolto appunto a favorire la promozione di una collaborazione internazionale e intersettoriale attraverso distacchi di personale per condividere scambi di conoscenze e buone prassi. Al suo interno per quanto riguarda il campo della viticoltura e dell'enologia è collocato vWise. Coordinato dal Prof. Pierre-Louis Teissedre dell'Università di Bordeaux, Istituto delle scienze della vigna e del vino, il progetto si concentra a trovare soluzioni, attraverso l'applicazione delle conoscenze nel campo della genetica, sulle conseguenze negative del riscaldamento globale e i cambiamenti climatici che rappresentano una notevole minaccia economica e sociale per l'industria vitivinicola in Europa e nel mondo. Tra queste, quelle legate all'influenza dei fattori ambientali, ovvero lo stress abiotico della vite, che comporta modifiche sulla qualità dell'uva e del vino.
La richiesta di finanziamento è stata presentata congiuntamente da tredici organizzazioni partner in tutta l'UE e nel Nuovo Mondo, tutti membri della rete internazionale Oenoviti:
Consorzio: Université de Bordeaux (Francia - Coordinatore), Istituto Superiore di Agronomia - Università di Lisbona (Portogallo), Università degli studi di Torino (Italia), Facoltà di Scienze dell'Università di Lisbona (Portogallo), Istituto di Scienze della vite e del Vino - ICVV (Spagna), Agenzia statale per il Consiglio di ricerca scientifica - CSIC (Spagna), Universitat Rovira i Virgili (Spagna), Università nazionale di Cuyo (Argentina), Università del Cile (Cile), The Australian Wine Research Institute - AWRI (Australia), Bodegas Roda (Spagna), Biolaffort (Francia), Stellenbosch University (Sudafrica).
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