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Musica, al via la 75a stagione dell'Istituzione Universitaria dei Concerti. Un appassionante viaggio nel mondo dei suoni in 34 appuntamenti, da ottobre ad aprile.

Prende il via la nuova stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti (IUC) presso l'Aula Magna della Sapienza, che festeggia il suo 75mo anniversario confermando la propria identità con un cartellone di altissimo livello. In programma il rinascimento e il contemporaneo, la musica sacra e il jazz, e per la prima volta anche la danza: le musiche più diverse si susseguono e si fondono nel segno della più alta qualità artistica.






La stagione 2019-2020 sarà la numero 75 dell’Istituzione Universitaria dei Concerti: un traguardo importante, contrassegnato da un cartellone ricco di artisti internazionali e proposte che spaziano dalla musica classica al jazz, dalla contemporanea a generi trasversali. Scelte culturali ad ampio raggio e senza confini, sempre nel segno della più alta qualità artistica, che da tre quarti di secolo rendono la IUC una realtà pressoché unica nel panorama delle istituzioni musicali europee. Come di consueto, sono due gli appuntamenti inaugurali che riflettono il duplice percorso in cui si articola la stagione: quella del martedì sera e quella del sabato pomeriggio.

La 75ª stagione della IUC, si muove come di consueto tra i vari generi musicali con grande libertà, mai però a caso, ma sempre con una linea programmatica chiara, perché dietro ogni scelta c’è la massima attenzione alla qualità sia della musica che degli interpreti. Tra gli interpreti troviamo i grandi che hanno fatto la storia degli ultimi decenni, tra questi alcuni dei migliori solisti ed ensemble della musica classica internazionale: Les Arts Florissants, l’Orchestra Barocca Zefiro, i Tallis Scholars, Jordi Savall, Vivica Genaux, Francesca Dego, Fazil Say, Martin Fröst, Manuel Barrueco, Robert McDuffie, il Quartetto Emerson, il Trio Montrose. Ma anche star del jazz e appuntamenti trasversali, con Enrico Rava e Noa, e per la prima volta uno spettacolo di danza, Arcaico di Davide Bombana.

L’inaugurazione della stagione serale, martedì 15 ottobre, è dedicata alla grande polifonia profana italiana tra Cinque e Seicento, con l’esecuzione integrale del Terzo Libro dei Madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa (preceduto da una selezione del Primo e del Secondo Libro), affidata al prestigioso gruppo vocale francese Les Arts Florissants diretto da Paul Agnew, che quest’anno celebra i 40 anni di attività, nell’ambito di un progetto europeo finalizzato all’esecuzione integrale dei madrigali di Gesualdo.

Gesualdo è uno dei compositori più singolari della storia della musica, e non soltanto per il clamoroso assassinio di sua moglie Maria d’Avalos e del suo amante nel 1590. La sua musica è talmente originale ed audace nell’uso di sorprendenti dissonanze da risultare oggi modernissimo e non è un caso che la sua figura abbia ispirato musicisti non solo classici ma anche pop e jazz (da Igor Stravinskij a Franco Battiato) e registi come Werner Herzog.

Di pari impegno l’inaugurazione della stagione pomeridiana, sabato 19 ottobre, con l’integrale dei Concerti Brandeburghesi di Bach, sei capolavori della musica strumentale barocca proposti dall’Orchestra Barocca Zefiro diretta da Alfredo Bernardini, presentati nell’ambito di una tournée internazionale. Il loro nutrito parterre di riconoscimenti discografici (Grand Prix du Disque, Premio Nazionale Classic Voice, Editor’s Choice di Gramophone, Choc du Monde de la Musique) si è recentemente arricchito di un Diapason d’Or attribuito dalla rivista francese Diapason proprio per l’incisione dei Brandeburghesi.

Alla musica rinascimentale e barocca, così ricca di scoperte per l’ascoltatore, sono dedicati altri quattro concerti. Les Arts Florissants e Paul Agnew tornano il 15 febbraio, per proseguire il viaggio nella musica di Gesualdo: questa volta è in programma il Quarto Libro de’ Madrigali. Alla musica polifonica sacra del Cinquecento, e in particolare ai grandi maestri che prestarono servizio alla Cappella Sistina, è dedicato il concerto del 16 novembre con The Tallis Scholars diretti da Peter Phillips: questo gruppo, che ha pochissimi rivali nel campo della polifonia rinascimentale, propone inoltre due prime esecuzione a Roma dei contemporanei Alexander Campkin e Justine Rapaccioli. 

Spazio anche al jazz con l’unica tappa a Roma del tour mondiale con cui il trombettista Enrico Rava celebra i suoi ottant’anni, insieme ai musicisti italiani del sestetto Enrico Rava Special Edition (Giovanni Guidi al pianoforte, Gianluca Petrella al trombone, Francesco Diodati alla chitarra, Enrico Morello alla batteria e Gabriele Evangelista al basso).

Questi sono solo alcuni dei concerti che vanno a formare un cartellone ricchissimo, che vi invito a consultare, pieno di novità ma anche di tradizione, pensato per un pubblico eterogeneo ed esigente, ma anche per chi si avvicina alla musica per la prima volta. 

www.concertiiuc.it

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