Passa ai contenuti principali

“Tutti giù in Cantina”, a Velletri al via il Festival della Cultura del Vino

Torna “Tutti giù in Cantina”, il Festival della Cultura del Vino, presso la sede CREA di Velletri ( via Cantina Sperimentale), da venerdì 28 a domenica 30 giugno. Non solo degustazioni, ma anche presentazioni di libri, convegni e incontri,  con uno sguardo particolare ai vini del Lazio. Ospite d’onore di quest’anno gli Stati Uniti. Organizzato da CREA Viticoltura ed Enologia e Idee in fermento. 



Una intensa 3 giorni dedicata al vino e alle sue eccellenze,  nazionali ed internazionali, con il cuore nel Lazio e lo sguardo agli Stati Uniti: torna “Tutti giù in Cantina”, il Festival della Cultura del Vino di Velletri, organizzato dal CREA Viticoltura ed Enologia e dall’associazione Idee in Fermento, che si svolgerà da venerdì 28 a domenica 30 giugno nella storica sede del centro di ricerca in via Cantina Sperimentale, 1. Un palinsesto ricco di appuntamenti: talk show, presentazioni di libri, performance musicali, passeggiate scientifiche nel vigneto, ma soprattutto banchi d’assaggio di oltre 200 etichette, fra le migliori produzioni enologiche  della Regione Lazio, ma anche nazionali ed internazionali, oltre alle degustazioni guidate da esperti del settore.

Ad inaugurare la manifestazione, venerdì 28 giugno alle ore 18, Giancarlo Righini,  Assessore Regionale all’Agricoltura e Bilancio; il Senatore Marco Silvestroni; Andrea Rocchi, Presidente CREA; Massimiliano Raffa, Commissario ARSIAL e Riccardo Velasco, Direttore CREA Viticoltura ed Enologia, che si ritroveranno alle 20 in Wine talks per confrontarsi su significato e prospettive del vino, non solo dal punto di vista enologico ed economico, ma anche  sotto il profilo culturale ed identitario. 

A seguire, alle 18.30, l’evento speciale di apertura, dedicato agli USA, Paese ospite d’onore di quest’anno, Italia - Stati Uniti: un sorso tra due Mondi. Degustazione guidata dei grandi vini americani ed italiani, introdotta dal Prof. Anthony Tamburri, docente della City University of New York e preside del John Calandra Institute, vero e proprio faro della cultura italo-americana.

Nei 3 giorni del Festival, muniti di tracolla con bicchiere (inclusa nel ticket per le degustazioni), si potranno degustare vini di tutte le Regioni italiane, ma anche esteri: dalla “Blind Tasting!”- la degustazione ‘alla cieca’ con assaggi di 5 tra i più grandi e costosi vini al mondo, tra cui un vino laziale - a “Il mistero del Cesanese” , dedicata alla varietà autoctona a bacca rossa più conosciuta del Lazio, passando per il “Prosecco, genio italiano” , raccontato dal Consorzio del Prosecco DOC, fino ad arrivare a “Lazio: vini, vitigni e territori”.

Presente anche una area food attrezzata con diverse proposte gastronomiche (barbecue american style, pesce fritto al cartoccio, taglieri di formaggi, caffetteria e gelateria) per intervallare i momenti culturali e di degustazione.

Immancabili, come ogni anno, gli approfondimenti scientifici: la consueta passeggiata in vigneto con esperti e ricercatori del CREA Viticoltura Enologia di Velletri e dell’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo sviluppo e innovazione dell’agricoltura del Lazio), ma anche le “Piante raccontano”, curiosità e aneddoti dalla cantina Sperimentale del centro CREA.

Infine, il gradito ritorno del noto attore Gianmarco Tognazzi (sabato 29 giugno), con i suoi racconti e pensieri etilici.

L’ingresso e la fruizione di tutta l’offerta culturale (mostre, convegni, tavole rotonde) sono gratuiti.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

Libri. La tecnica del contrappunto vocale nel Cinquecento. Un trattato fondamentale per giovani compositori

Scritto da Renato Dionisi e Bruno Zanolini per la Suvini Zerboni, La tecnica del contrappunto vocale nel Cinquecento è ancora oggi un testo di riferimento per quanti vogliano intraprendere gli studi di composizione offrendo all'allievo una base per potersi appropriare di un solido artigianato che gli consenta di "piegar la nota al voler dell'idea". Quello scritto da Renato Dionisi e Bruno Zanolini che fu suo allievo, costituisce un'ottima guida sullo studio del contrappunto e per la formazione del giovane compositore che ancora non ha individuato una personale cifra stilistica. La scrittura corale era per Dionisi, allievo di Celestino Eccher, maestro di formazione romana, la base di ogni possibile apprendistato in virtù del rigore che la scrittura corale impone e del relativamente più facile controllo che se ne può avere.  In Italia, e non solo in Italia, gli studi di composizione si svolgono ancora secondo un percorso obbligato, che parte dall'armonia, proseg