Passa ai contenuti principali

Francia. INAO dà il via libera alla nuova denominazione "Borgogna Côte d'Or"

L'INAO, ha approvato la 14ma denominazione geografica "Borgogna Côte d'Or". I produttori attendono solo l'approvazione ufficiale delle nuove specifiche produttive da parte del Ministero dell'Agricoltura.


Credit photo BIVB
I produttori della Borgogna con vigneti in Côte d'Or e alcuni villaggi di Saône-et-Loire tirano un sospiro di sollievo: dopo anni di attesa, finalmente, potranno dichiarare il nome della Borgogna Côte d'Or sulle etichette dei loro vini a partire dalla vendemmia 2017.


L'INAO (Istituto nazionale dell'origine e della qualità) ha ufficializzato il nuovo nome "Borgogna Côte d'Or.". Dopo una sola controversia sollevata con l'istituto, nel corso della procedura nazionale di opposizione che si è concluso nell'aprile 2017, il progetto, sostenuto da moltissimi anni dai viticoltori della Côtes-d'Oriens, è stato finalmente approvato lo scorso 15 giugno.

L'ultimo ostacolo da superare ora è l'approvazione ufficiale delle nuove specifiche produttive da parte del Ministero dell'Agricoltura e la loro pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale che dovrebbe avvenire prima di novembre, quando la fase vendemmiale sarà completata. E' un passo importante perché in caso contrario, i produttori non potranno ancora beneficiare della nuova denominazione.

Nelle nuove specifiche sono state introdotte norme di produzione più restrittive rispetto alla denominazione regionale.

La zona di produzione interessata è quella della Côte de Nuits e Côte de Beaune, fino a Maranges a Saône-et-Loire. L'area potenziale è di 1.000 ettari e non comprende i settori Châtillon e il Dijon occidentale.

Mappa dell'AOP Borgogna, Denominazione Geografica Complementare Côte-d'Or


Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Felix Culpa: dalle sublimi lacrime di Palestrina alle stelle di Ešenvalds, un dialogo celeste. Il Coro Musicanova in un viaggio sonoro tra le ombre della Passione e l’aurora della Resurrezione

In occasione delle celebrazioni pasquali, il coro polifonico Musicanova presenterà “Felix Culpa - Le Sette Parole di Cristo sulla Croce”, un concerto-meditazione in programma domenica 13 aprile alle ore 20 presso la Parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret a Roma (zona Fonte Meravigliosa), con ingresso gratuito. L’evento, organizzato in collaborazione con Monsignor Antonio Grappone, unirà riflessioni teologiche e un repertorio che spazia dal Rinascimento alla contemporaneità, legando le ultime parole di Gesù in croce a brani emblematici della storia sacra. Felix Culpa si struttura come un itinerario meditativo attraverso un percorso storico-musicale che si svilupperà a partire dalla lettura e dal commento delle frasi che Gesù pronunciò sulla Croce poco prima di spirare: ognuna di esse sarà collegata a un brano che il coro, diretto dal Maestro Fabrizio Barchi, eseguirà poco dopo. La serata vedrà anche la partecipazione di Monsignor Antonio Grappone che, attraverso le sue riflessioni,...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...