Un programma musicale, ricco di diversi generi musicali quello della sedicesima edizione del Roma Festival Barocco. Dalla Cantata all’Oratorio, dalle composizioni liturgiche a quelle profane, appartenenti alle tre grandi capitali del barocco, ‘Roma, Napoli e Venezia’. Un insieme di culture e di stili trasfigurati in un’arte che è capace di inclusione sociale e di compatibilità simbolica delle differenze, e perciò ancora oggi buona da pensare, da eseguire e da ascoltare in un vero e proprio rituale collettivo, e perciò presentate per la prima volta in tempi moderni. Tutto questo seguendo come sempre i principi che hanno ispirato la nascita e lo sviluppo di questo importante evento.
Quello che più colpisce è l'approfondita ricerca musicologica del Festival che ne garantisce l’autentica originalità, così come la scelta degli esecutori tra i migliori interpreti internazionali ne favorisce l’efficacia strumentale e la festosa dimensione storica. Rivivere artisticamente il Barocco, con la sua spettacolarità collettiva e soprattutto con la sua forza coinvolgente, è un modo particolare di affrontare la “sfida” del nostro essere nel mondo e di trascendere le sue inevitabili “crisi”; una prospettiva che in definitiva aiuta tutti a riflettere su “quanto di barocco ci sia nella lacerante esperienza dell’uomo contemporaneo e quanto quelle esperienze artistiche possano aiutare a comprendere le complesse articolazioni sociali che animano il mondo globalizzato”.
Il Festival sarà inaugurato con un concerto d'eccezione: la Messa a 9 voci e violini di Antonio Nola (1644 – 1701?). Sul palco i Festina Lente, ensemble fondata e diretta da Michele Gasbarro, ed operante nel campo della musica antica italiana rinascimentale e barocca, con particolare riguardo al recupero di preziosi inediti musicali di scuola italiana del ‘500 e ‘600.
Poche sono le notizie su Antonio Nola, anche i manuali di ricerca e i dizionari enciclopedici non fanno menzione di questo autore. Secondo quanto riportato da Hanns-Berthold Dietz, Antonio Nola nacque nel 1642 da Tommaso Nola e Laura Rossa e all’età di 10 anni, nel 1652, divenne allievo di Giovanni Salvatore presso il Conservatorio dei Turchini di Napoli. Nel 1674 egli è regolarmente al servizio dell’Oratorio dei Gerolamini, Istituzione nella quale rimase per molto tempo, copiando molta musica sacra per i ‘bisogni dell’Oratorio’ e collaborando con molti musicisti al servizio di quella Istituzione, da Giovanni Maria Trabaci, Scipione Dentice (nipote di Fabrizio Dentice), Giovanni Maria Sabino e il maestro della cappella reale Filippo Coppola ed Erasmo di Bartolo (“Padre Raimo”).
La copiosa mole di manoscritti conservata presso la Biblioteca della Congregazione filippina di Napoli testimonia l’intensa attività svolta presso questa prestigiosa Istituzione, databile almeno dal 1665 e protrattasi certamente fino al 1701 (l’ipotesi formulata da qualche osservatore che vede il compositore in quella Istituzione ancora nel 1713 nasce dal considerare alcuni manoscritti erroneamente autografi, ma che, invero, rientrano nel quadro degli esemplari adespoti).
Festina Lente
I Coro
Sonia Tedla, Caterina Iora, Canto
Alto: Marta Fumagalli, Alto
Alessio Tosi, Tenore
Basso: Gabriele Lombardi, Basso
Coro II
Marta Redaelli, Canto
Antonia Salzano, Alto
Andres Montilla Acuero, Tenore
Guglielmo Buonsanti, Basso
Paolo Perrone, violino I
Gabriele Politi, violino II
Andrea Lattarulo, violoncello
Giulia Bonomo, dulciana
Sofia Ferri – Michele Carreca, tiorba
Matteo Coticoni, contrabbasso
Alessandro Albenga, organo
Michele Gasbarro, direttore
PROGRAMMA
Introito: Versetto (organo)
Penitenziale e Dossologia: Antonio Nola(1644 – 1701?), Messa a 9 voci – Kyrie e Gloria
Dopo l’Epistola: Interludio (organo)
Alleluja: Quinque prudentes virgines (gregoriano)
Professione di Fede: Antonio Nola(1644 – 1701?), Messa a 9 voci – Credo
Offertorio: Afferentur (gregoriano)
Liturgia eucaristica: Antonio Nola(1644 – 1701?), Messa a 9 voci – Sanctus
Elevazione: Interludio (organo)
Litania: Antonio Nola(1644 – 1701?), Messa a 9 voci – Agnus Dei
Communio: Confundantur supérbi (gregoriano)
Congedo: Antonio Nola, Magnificat a 9 voci e violini
Volevo sottolineare, nell'ambito di ricerca musicale dei Festina Lente, tra l'altro organizzatrice dal 2004, del Roma Festival Barocco, che questa ensemble negli ultimi anni ha rivolto l’attenzione alla produzione policorale sacra concepita per le grandi celebrazioni della Chiesa cattolica, rinvenuta nei principali archivi capitolari delle grandi basiliche. Un repertorio eseguito seguendo ricostruzioni liturgico-musicali e le solennità dei riti sacri romani del ‘600, in un inscindibile rapporto di musica e azione, nel rispetto dello spettacolo barocco.
Ai numerosi concerti e prime esecuzioni moderne si affianca anche un’attività discografica. Alla pubblicazione di una messa senese a due cori di F. Bianciardi per la Nuova Fonit Cetra, si affianca quella della messa a due cori “Ave Regina” di T. L. da Victoria che ha ricevuto il “Goldberg” dall’omonima rivista internazionale di musica antica e l’assegnazione dello “Choc” e dei “Cinque Diapason” rispettivamente dalle prestigiose riviste francesi Le Monde de la Musique e Diapason, e la Messa per la Notte del S. Natale di A. Scarlatti a 9 voci, due violini e basso continuo per Stradivarius. Di prossima pubblicazione un disco dedicato ai 27 Responsori di Felice Anerio, la Messa a tre cori di Ruggero Giovannelli e la Missa a 6 voci di Giovanni Pierluigi da Palestrina inserita in una ricostruzione liturgico-musicale della festività della Dedicazione della Basilica di San Pietro in Vaticano.
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