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Messa a 9 voci e violini di Antonio Nola, i Festina Lente inaugurano il Roma Festival Barocco

Sarà dedicato ad Antonio Nola il concerto di inaugurazione della XVI edizione del Roma Festival Barocco. Sul palco i Festina Lente diretti da Maurizio Gasbarro. Prima esecuzione moderna
Roma, Basilica di Sant’Apollinare domenica 26 Novembre ore 18,30. Dal 26 novembre al 20 dicembre una serie di concerti in alcune prestigiose location della Città Eterna.



Un programma musicale, ricco di diversi generi musicali quello della sedicesima edizione del Roma Festival Barocco. Dalla Cantata all’Oratorio, dalle composizioni liturgiche a quelle profane, appartenenti alle tre grandi capitali del barocco, ‘Roma, Napoli e Venezia’. Un insieme di culture e di stili trasfigurati in un’arte che è capace di inclusione sociale e di compatibilità simbolica delle differenze, e perciò ancora oggi buona da pensare, da eseguire e da ascoltare in un vero e proprio rituale collettivo, e perciò presentate per la prima volta in tempi moderni. Tutto questo seguendo come sempre i principi che hanno ispirato la nascita e lo sviluppo di questo importante evento.

Quello che più colpisce è l'approfondita ricerca musicologica del Festival che ne garantisce l’autentica originalità, così come la scelta degli esecutori tra i migliori interpreti internazionali ne favorisce l’efficacia strumentale e la festosa dimensione storica. Rivivere artisticamente il Barocco, con la sua spettacolarità collettiva e soprattutto con la sua forza coinvolgente, è un modo particolare di affrontare la “sfida” del nostro essere nel mondo e di trascendere le sue inevitabili “crisi”; una prospettiva che in definitiva aiuta tutti a riflettere su “quanto di barocco ci sia nella lacerante esperienza dell’uomo contemporaneo e quanto quelle esperienze artistiche possano aiutare a comprendere le complesse articolazioni sociali che animano il mondo globalizzato”.

Il Festival sarà inaugurato con un concerto d'eccezione: la Messa a 9 voci e violini di Antonio Nola (1644 – 1701?). Sul palco i Festina Lente, ensemble fondata e diretta da Michele Gasbarro, ed operante nel campo della musica antica italiana rinascimentale e barocca, con particolare riguardo al recupero di preziosi inediti musicali di scuola italiana del ‘500 e ‘600.

Poche sono le notizie su Antonio Nola, anche i manuali di ricerca e i dizionari enciclopedici non fanno menzione di questo autore. Secondo quanto riportato da Hanns-Berthold Dietz, Antonio Nola nacque nel 1642 da Tommaso Nola e Laura Rossa e all’età di 10 anni, nel 1652, divenne allievo di Giovanni Salvatore presso il Conservatorio dei Turchini di Napoli. Nel 1674 egli è regolarmente al servizio dell’Oratorio dei Gerolamini, Istituzione nella quale rimase per molto tempo, copiando molta musica sacra per i ‘bisogni dell’Oratorio’ e collaborando con molti musicisti al servizio di quella Istituzione, da Giovanni Maria Trabaci, Scipione Dentice (nipote di Fabrizio Dentice), Giovanni Maria Sabino e il maestro della cappella reale Filippo Coppola ed Erasmo di Bartolo (“Padre Raimo”).

La copiosa mole di manoscritti conservata presso la Biblioteca della Congregazione filippina di Napoli testimonia l’intensa attività svolta presso questa prestigiosa Istituzione, databile almeno dal 1665 e protrattasi certamente fino al 1701 (l’ipotesi formulata da qualche osservatore che vede il compositore in quella Istituzione ancora nel 1713 nasce dal considerare alcuni manoscritti erroneamente autografi, ma che, invero, rientrano nel quadro degli esemplari adespoti).

Nella vasta produzione di Antonius Nola – questa è la firma che per esteso figura sul manoscritto del Magnificat A due chori et A 9 voci | si placet con V.V. concertata: | Anno domini 1674 – figurano numerose messe con svariati organici vocali e strumentali: a 4 e 5 voci con organo; a 3, 4 e 5 voci con violini, per doppio coro a 8 e 9 voci concertate con violini, fino alle sontuose messe a 4 cori con strumenti. Una mole di composizioni che mostra una grande vivacità e tratti stilistici di assoluta originalità.

Festina Lente

I Coro

Sonia Tedla, Caterina Iora, Canto

Alto: Marta Fumagalli, Alto

Alessio Tosi, Tenore

Basso: Gabriele Lombardi, Basso

Coro II

Marta Redaelli, Canto

Antonia Salzano, Alto

Andres Montilla Acuero, Tenore

Guglielmo Buonsanti, Basso

Paolo Perrone, violino I

Gabriele Politi, violino II

Andrea Lattarulo, violoncello

Giulia Bonomo, dulciana

Sofia Ferri – Michele Carreca, tiorba

Matteo Coticoni, contrabbasso

Alessandro Albenga, organo

Michele Gasbarro, direttore

PROGRAMMA

Introito: Versetto (organo)

Penitenziale e Dossologia: Antonio Nola(1644 – 1701?), Messa a 9 voci – Kyrie e Gloria

Dopo l’Epistola: Interludio (organo)

Alleluja: Quinque prudentes virgines (gregoriano)

Professione di Fede: Antonio Nola(1644 – 1701?), Messa a 9 voci – Credo

Offertorio: Afferentur (gregoriano)

Liturgia eucaristica: Antonio Nola(1644 – 1701?), Messa a 9 voci – Sanctus

Elevazione: Interludio (organo)

Litania: Antonio Nola(1644 – 1701?), Messa a 9 voci – Agnus Dei

Communio: Confundantur supérbi (gregoriano)

Congedo: Antonio Nola, Magnificat a 9 voci e violini 

Volevo sottolineare, nell'ambito di ricerca musicale dei Festina Lente, tra l'altro organizzatrice dal 2004, del Roma Festival Barocco, che questa ensemble negli ultimi anni ha rivolto l’attenzione alla produzione policorale sacra concepita per le grandi celebrazioni della Chiesa cattolica, rinvenuta nei principali archivi capitolari delle grandi basiliche. Un repertorio eseguito seguendo ricostruzioni liturgico-musicali e le solennità dei riti sacri romani del ‘600, in un inscindibile rapporto di musica e azione, nel rispetto dello spettacolo barocco. 

Ai numerosi concerti e prime esecuzioni moderne si affianca anche un’attività discografica. Alla pubblicazione di una messa senese a due cori di F. Bianciardi per la Nuova Fonit Cetra, si affianca quella della messa a due cori “Ave Regina” di T. L. da Victoria che ha ricevuto il “Goldberg” dall’omonima rivista internazionale di musica antica e l’assegnazione dello “Choc” e dei “Cinque Diapason” rispettivamente dalle prestigiose riviste francesi Le Monde de la Musique e Diapason, e la Messa per la Notte del S. Natale di A. Scarlatti a 9 voci, due violini e basso continuo per Stradivarius. Di prossima pubblicazione un disco dedicato ai 27 Responsori di Felice Anerio, la Messa a tre cori di Ruggero Giovannelli e la Missa a 6 voci di Giovanni Pierluigi da Palestrina inserita in una ricostruzione liturgico-musicale della festività della Dedicazione della Basilica di San Pietro in Vaticano. 

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