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Spiritus Festival: la musica, un linguaggio che unisce. Parma diventa centro del dialogo tra culture e religioni

Prende il via a Parma lo Spiritus Festival concepito nell’intento di far dialogare culture e religioni, partendo dalla musica come linguaggio che non necessita di traduzioni e in grado di unire mondi, culture e naturalmente religioni differenti. Porte aperte a gruppi corali, danza sacra e ensemble strumentali. 22-24 novembre 2024.


Terza edizione del Festival dedicato ai canti, alla musica, ma anche all’armonia e alla sonorità; per questo motivo si è pensato di aprire le porte non solo a gruppi corali ma anche alla danza sacra e a gruppi strumentali per poter immergersi completamente nelle tradizioni delle diverse confessioni. 

La musica diventa dunque un mezzo che favorisce il dialogo interreligioso tra le persone. Il Festival prevede un Vespro ecumenico cantato in Duomo a Parma, celebrato per l'occasione da Mons. Enrico Solmi, Vescovo di Parma, alcuni concerti, e un Convegno a cui parteciperanno esponenti del mondo musicale delle varie confessioni tra cui Mons. Giuseppe Liberto.

Spiritus Festival, sotto la direzione di Bernardo Marconi, ha come obiettivo essenziale quello di far conoscere attraverso inni, canti, testi sacri, ma anche gli strumenti musicali, le armonie, le sonorità proprie dei gruppi culturali, questi mondi a volte così lontani. Chiuderà la manifestazione, domenica 24 Novembre, un concerto del Coro Giovanile Italiano. 

Il tema della rassegna di quest’anno è “Tempo di Inquietudine, tempo di fiducia”, e si propone di offrire una prospettiva critica del nostro tempo, unito alla naturale inquietudine dell’uomo, attraverso l’incredibile tesoro culturale e spirituale delle religioni, che da tempo immemore hanno saputo veicolare questa ricchezza attraverso la musica, il canto, la danza e le arti, offrendo non soltanto una risposta alle domande delle diverse epoche, ma producendo nuova cultura nel senso pieno del termine in un orizzonte dinamico e creativo. 

Per la terza edizione del Festival, sotto la direzione artistica dello storico dell’arte e teologo Bernardo Marconi, si è pensato infatti di aprire le porte non solo a gruppi corali ma anche alla danza sacra e a ensemble strumentali, al fine di poter immergersi totalmente nelle tradizioni delle diverse confessioni religiose. La musica diventa così un mezzo che favorisce il dialogo interreligioso tra le persone.

Le location della manifestazione, cuori pulsanti della città emiliana, famosa per la sua offerta culturale e musicale a livello internazionale, sono il Palazzo del Governatore, edificio dalle forme barocche e neoclassiche, sorge sul lato nord di piazza Garibaldi. Il complesso fu sede del Capitano della città e, in seguito, del Governatore. Oggi è uno spazio espositivo che ospita mostre ed eventi.

L'Università, palazzo che ha origini lontanissime e fu, fin dall’epoca medievale, sede del Collegio dei Gesuiti e solo dalla metà del Settecento Sede dell’Università di Parma.

La Casa del Suono, risalente al 1662. A pianta quadrata, presenta al suo interno un ottagono con pilastri ionici.

La Chiesa di Santa Cristina, costruita a partire dal novembre nel 1649, è una delle opere più pregevoli del XVII sec.

Il duomo, il cui nome ufficiale è quello di Cattedrale di Santa Maria Assunta, consacrata nel 1106, è il più importante luogo di culto cattolico e la Chiesa di San Vitale, una delle più antiche della città.

Qui trovate tutti gli appuntamenti

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