Tudino Project, esce per Baryton la maestosa Missa pro defunctis e Mottetti di Cesare Tudino. Compagnia Virtuosa porta alla luce il Rinascimento musicale abruzzese
Fresco di registrazione, esce per l'etichetta discografica Baryton l'atteso CD di Cesare Tudino: Missa pro defunctis, Mottetti, nell'ambito del progetto Tudino. Compagnia Virtuosa diretto da Walter Testolin porta alla luce il Rinascimento musicale abruzzese.
Eccolo, l'atteso disco dedicato a un grande maestro della musica italiana del Rinascimento, Cesare Tudino da Atri, con un Requiem che, citando il post mattutino di Testolin sul suo profilo social, è "dannatamente bello che se lo avesse scritto qualche nome famoso sarebbe da decenni nel repertorio di gruppi e festival".
E di fatto così si presenta, "bellissimo", in quanto oltre ad essere frutto di un lavoro di oltre 15 anni di ricerche, è innanzitutto il prodotto dell’enorme amore per la musica, per la cultura e per la propria terra della Compagnia Virtuosa.
Il CD è da ieri disponibile per l’ascolto su tutte le piattaforme. Come giustamente ricorda Testolin, per meglio sostenere chi produce questi frutti potendo contare soprattutto sulle proprie forze, l’acquisto è una spinta non da poco. Lo si trova sul sito di Baryton e in tutti i negozi digitali.
Come ho avuto già modo di parlarne in un mio recente articolo, il Tudino Project è un’iniziativa culturale dedicata alla riscoperta e alla valorizzazione della musica del tardo Rinascimento in Abruzzo.
Ideato e promosso dall’Associazione Compagnia Virtuosa dal 2022, il progetto si avvale della collaborazione di associazioni regionali e nazionali, ricercatori e studiosi del settore nonché del sostegno di istituzioni e di enti pubblici e privati, a formare una rete di sinergie tra i vari soggetti coinvolti.
Il programma, di respiro pluriennale, comprende una serie di iniziative volte a promuovere la conoscenza di questo patrimonio musicale attraverso concerti, laboratori, seminari e attività di ricerca ed editoriali. Il tutto con un taglio divulgativo che unisce la ricerca storica alla pratica musicale, creando opportunità di apprendimento e incentivando la partecipazione e l'interesse verso la musica antica.
Cesare Tudino
Compositore e organista italiano, di Tudino poco o nulla si sa. Alcune fonti posizionano la sua nascita ad Atri, all'epoca signoria degli Acquaviva. Qui é testimoniato che vi fossero diversi suoi parenti intorno agli anni '30 del Cinquecento. Sembra che il compositore abruzzese abbia mantenuto un legame con questa città per tutta la vita. Da un'annotazione di pagamento redatta in un libro di conti conservato nell'Archivio Capitolare di Atri, la sua morte sembrerebbe da far risalire al periodo compreso tra gli ultimi mesi del 1591 e i primi del 1592, periodo della sua pubblicazione a Venezia della sua ultima raccolta di musiche.
Con molta probabilità, la sua formazione musicale è avvenuta proprio ad Atri, nella scuola musicale della Cattedrale, istituita nella prima metà del '500 da Julio Quintio Fileon. Non si esclude però anche il ruolo di puer cantor in San Giovanni in Laterano, a Roma, dove successivamente, nel 1548, fu impiegato come organista.
Potrebbe essere stato inoltre al servizio di Giovanni Jacopo Trivulzio, marchese di Vigevano (vicino a Milano), al quale dedicò il libro di madrigali: "Li madrigali a Note Bianche et Negre cromatiche" e "Napolitane a 4" nel 1554. Presso la corte atriana degli Acquaviva d'Aragona, dedica al duca Giovan Girolamo, "Il primo libro delli soi madrigali a 5 voci", stampato a Roma il 9 gennaio 1564, e al di lui figlio, duca Alberto, il primo libro delle Missae Quinque Vocum, stampato da Vincenti a Venezia nel 1589.
Tre delle sue pubblicazioni sono dedicate a membri della famiglia Aquaviva, detentrice del ducato di Atri, e un'altra è dedicata al Vescovo di Atri. Nella Cattedrale di Atri esiste ancora un canone a quattro voci (In manus tuas Domine) scolpito nella pietra, attribuito a Tudino, "canonico, compositore e organista" e datato 1577.
Otto dei 17 madrigali del libro del 1554 sono in stile note nere con passaggi ornamentali, sincopi e contrasti tra moto veloce e lento. In altri due, esplicitamente segnati come madrigali cromatici. Adottò anche lo stile ritmicamente duttile del madrigale arioso, per ambientare strofe in ottava rima (ad esempio Corro la fresca, dall'Orlando furioso di Ariosto, Da gli occhi vostri e Qual sì perfetto).
Al repertorio di madrigali dialogici, due ne aggiunse a otto voci. Alcune delle sue Napolitane sono arrangiamenti omofonici di modelli napoletani che circolavano a Roma. Quelle a tre voci, presenti nelle antologie di Nicolò Roiccerandet, mostrano l'influenza di Nola. I madrigali a cinque voci del 1564 comprendono invece un altro dialogo e alcuni madrigali spirituali.
Presso la Staats-und Stadtbibliothek di Augsburg, sono conservate alcune sue opere manoscritte. Ne testimoniano la fortuna presso i suoi contemporanei, la grande importanza delle cariche avute, la presenza di sue composizioni in raccolte altrui (a mo' di garanzia di qualità), il prestigio dei tipografi che ne stamparono le opere, nonché, fatto forse unico nella storia musicale rinascimentale, una lapide marmorea conservata nel Museo Capitolare di Atri, che riproduce un canone a quattro voci del musicista, dedicato a S. Cecilia (1577).
Cesare Tudino - Missa pro defunctis, Mottetti
CESARE TUDINO (1530 c. - 1591/92)
Compagnia Virtuosa
Walter Testolin
Missa pro defunctis (1589)
REQUIEM
KYRIE
DIES IRAE
DOMINE JESU CHRISTE
SANCTUS & BENEDICTUS
AGNUS DEI
LUX AETERNA
EGO SUM RESURRECTIO ET VITA
Mottetti
O MEMORIALE MORTIS DOMINI (ORGANO)
DA PACEM DOMINE
PATER NOSTER
HODIE NOBIS DE CAELO
REGINA CAELI
O SACRUM CONVIVIUM
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