Venduto all'asta a New York per 110 milioni di dollari “I covoni, ultimi raggi di sole” di Monet. Un record per le tele dell'artista.
Meules di Claude Monet, una delle celebri composizioni dell'artista francese raffigurante i covoni, è stata venduta all'asta da Sotheby's lo scorso 14 maggio a New York, il dipinto inserito dalla nota casa d'aste nel catalogo serale d'arte impressionista e moderna, ha superato tutte le attese raggiungendo la cifra di ben 110,7 milioni di dollari.
Un offerta vincente che supera il precedente record per la somma più alta mai pagata per un'opera di Monet, a testimonianza del valore duraturo e della popolarità del maestro impressionista francese; l'offerta è anche il record per qualsiasi opera d'arte impressionista.
Il dipinto, 73 centimetri per 92 centimetri, è stato realizzato dall'artista nell’inverno tra il 1890 e il 1891 nella casa di Giverny, in Normandia. La tela raffigura un campo soleggiato occupato da due caratteristici covoni di grano dai toni viola e blu. La composizione è parte di una serie di quadri impressionisti dipinti da Monet dal titolo I mucchi di fieno o I covoni (Les Meules). In tutto venticinque dipinti pensati e progettati dall'artista francese in cui la particolarità è quella di ripetere lo stesso modello per mostrare i diversi effetti della luce e dell'atmosfera col passare dei giorni, delle stagioni, e delle condizioni meteorologiche, ma anche al variare dell'ambiente circostante e delle prospettive.
La tela venduta all'asta è quella denominata Covoni, ultimi raggi del sole e si contraddistingue per la dinamicità compositiva messa a nudo da una una vibrante tavolozza di colori in una prospettiva unica. Le linee diagonali forti (una dal punto di vista rivolto a destra, l'altra dai fasci di luce del sole inclinati) si incontrano al centro del lavoro, fondendo gli strati di elaborate pennellate e guidando lo sguardo dello spettatore attraverso la tela. Il risultato è un paesaggio accattivante che emana un senso di profonda armonia e benessere.
Meules fu acquistata per la prima volta da Bertha Honoré Palmer nel 1892. Come moglie del ricco uomo d'affari di Chicago Potter Palmer, la signora Palmer aveva i mezzi per investire liberamente in grandi opere d'arte.
Dopo aver visto I covoni alla monumentale mostra di Monet del 1891 a Parigi, la signora Palmer ne rimase affascinata. Un anno dopo, acquistò il lavoro dal rivenditore di Monet, Paul Durand-Ruel. Sebbene abbia presto rivenduto il dipinto al museo di Parigi, nel novembre del 1892 cambiò idea per l'ultima volta. I covoni, insieme ad altri otto lavori della serie di Les Meules di Monet, sono tornati con lei negli Stati Uniti. Nel corso della sua vita, la signora Palmer rimase un entusiasta ammiratrice dei dipinti della serie di Monet; oltre a I Covoni, possedeva quattro opere della serie Pioppi, tre della cattedrale di Rouen e tre del mattino della serie sulla Senna.
Negli anni successivi, la notevole collezione di opere d'arte impressionista del XIX secolo della signora Palmer è passata attraverso la famiglia Palmer, diventando infine parte della collezione di suo figlio e sua nuora, Honoré & Grace Palmer, dopo la sua morte.
Meules di Claude Monet, una delle celebri composizioni dell'artista francese raffigurante i covoni, è stata venduta all'asta da Sotheby's lo scorso 14 maggio a New York, il dipinto inserito dalla nota casa d'aste nel catalogo serale d'arte impressionista e moderna, ha superato tutte le attese raggiungendo la cifra di ben 110,7 milioni di dollari.
Un offerta vincente che supera il precedente record per la somma più alta mai pagata per un'opera di Monet, a testimonianza del valore duraturo e della popolarità del maestro impressionista francese; l'offerta è anche il record per qualsiasi opera d'arte impressionista.
Il dipinto, 73 centimetri per 92 centimetri, è stato realizzato dall'artista nell’inverno tra il 1890 e il 1891 nella casa di Giverny, in Normandia. La tela raffigura un campo soleggiato occupato da due caratteristici covoni di grano dai toni viola e blu. La composizione è parte di una serie di quadri impressionisti dipinti da Monet dal titolo I mucchi di fieno o I covoni (Les Meules). In tutto venticinque dipinti pensati e progettati dall'artista francese in cui la particolarità è quella di ripetere lo stesso modello per mostrare i diversi effetti della luce e dell'atmosfera col passare dei giorni, delle stagioni, e delle condizioni meteorologiche, ma anche al variare dell'ambiente circostante e delle prospettive.
La tela venduta all'asta è quella denominata Covoni, ultimi raggi del sole e si contraddistingue per la dinamicità compositiva messa a nudo da una una vibrante tavolozza di colori in una prospettiva unica. Le linee diagonali forti (una dal punto di vista rivolto a destra, l'altra dai fasci di luce del sole inclinati) si incontrano al centro del lavoro, fondendo gli strati di elaborate pennellate e guidando lo sguardo dello spettatore attraverso la tela. Il risultato è un paesaggio accattivante che emana un senso di profonda armonia e benessere.
Meules fu acquistata per la prima volta da Bertha Honoré Palmer nel 1892. Come moglie del ricco uomo d'affari di Chicago Potter Palmer, la signora Palmer aveva i mezzi per investire liberamente in grandi opere d'arte.
Dopo aver visto I covoni alla monumentale mostra di Monet del 1891 a Parigi, la signora Palmer ne rimase affascinata. Un anno dopo, acquistò il lavoro dal rivenditore di Monet, Paul Durand-Ruel. Sebbene abbia presto rivenduto il dipinto al museo di Parigi, nel novembre del 1892 cambiò idea per l'ultima volta. I covoni, insieme ad altri otto lavori della serie di Les Meules di Monet, sono tornati con lei negli Stati Uniti. Nel corso della sua vita, la signora Palmer rimase un entusiasta ammiratrice dei dipinti della serie di Monet; oltre a I Covoni, possedeva quattro opere della serie Pioppi, tre della cattedrale di Rouen e tre del mattino della serie sulla Senna.
Negli anni successivi, la notevole collezione di opere d'arte impressionista del XIX secolo della signora Palmer è passata attraverso la famiglia Palmer, diventando infine parte della collezione di suo figlio e sua nuora, Honoré & Grace Palmer, dopo la sua morte.
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