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Vino e sostenibilità, i comuni approvano il modello di gestione avanzata del vigneto Soave

Approvato da sindaci e associazioni di categoria il modello di Gestione avanzata del vigneto Soave. Maltempo: si attende per stimare i danni della grandine del 5 maggio.





Approvato all'unanimità da Sindaci e tecnici il Modello di Gestione Avanzata del vigneto Soave che potrà essere pronto per essere recepito nei vari regolamenti comunali già da questa stagione vendemmiale. Un documento fortemente voluto sia dai vertici del Consorzio Tutela Vino Soave, sia dalle amministrazioni comunali, che di concerto con i tecnici agronomi che seguono la denominazione e le associazioni di categoria che rappresentano i viticoltori, hanno lavorato in questi mesi per la condivisione delle regole di utilizzo dei prodotti fitosanitari in vigneto.

Il modello di gestione avanzata, che diverrà un vero e proprio regolamento personalizzato per ogni comune, pone il focus sull'obiettivo di conciliare le esigenze della difesa fitosanitaria con la tutela della salute pubblica. Attenzione quindi alle misure di protezione dell’operatore e sull'irrorazione dei prodotti, con relativa riduzione dei dosaggi.

Grande spazio infine alla tutela della biodiversità funzionale con l’applicazione del Protocollo Biodiversity Friends (WBA) per la misurazione dello stato di salute del vigneto. Nel regolamento sono state inserite le linee guida per il monitoraggio di suolo, acqua e aria attraverso gli indici BF, come richiesto nell’ultimo documento sulla sostenibilità ambientale emesso dalla Regione Veneto e che è servito come traccia per la stesura finale del modello di gestione avanzata.

Intanto a Soave si stanno facendo anche i conti con i danni del maltempo del 5 maggio che ha colpito alcune aree della denominazione, in particolar modo nel comune di Soave. Un evento anomalo per il periodo, che ha portato forti folate di vento accompagnate da piccoli chicchi di grandine alternati a precipitazioni intense. Ancora presto per una stima definitiva dell’entità dell’evento; sebbene l’aspetto quantitativo può in parte essere stato compromesso, il profilo qualitativo non è stato toccato in quanto la Garganega, varietà tardiva, aveva appena iniziato la sua fase vegetativa e si conta sulla capacità di recupero della varietà. La valutazione definitiva dei tecnici verrà effettuata comunque nelle prossime settimane. Le basse temperature inoltre stanno tenendo lontane alcune malattie di carattere fungino e questo facilita le operazioni di protezione dei vigneti.

«Eventi estremi e fuori stagione come l’ultimo accaduto – dice Sandro Gini, presidente del Consorzio – rendono ancora più necessario un controllo e una gestione della denominazione più attenta sia alla salvaguardia dell’ambiente sia a quella della produzione. Avere un gruppo di lavoro così coeso e professionale ci permette di raggiungere obiettivi condivisi importanti come quello dell’applicazione del modello di gestione avanzata del vigneto Soave nei 13 comuni appartenenti alla denominazione.»

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