In diversi mercati asiatici, sono le giovani donne a spingere la crescita del consumo di vino. Lo riporta wine2wine, uno dei più importanti forum internazionali sulla Wine Industry in Italia che si terrà il prossimo 25 e 26 novembre a Verona.
Oltre la metà del vino, nel mondo, è acquistato dalle donne e l’Asia è l’avanguardia di un nuovo protagonismo femminile nel mercato enologico. Statisticamente il consumo del vino è dominato dal genere femminile con circa 485 milioni di giovani Millennial, un dato che dovrebbe far riflettere i produttori che vogliono vendere nei nuovi mercati asiatici ed iniziare a “pensare in rosa” sia in termini di tipologie che di comunicazione.
Anche se cadono nella giusta fascia d’età (20-35), le giovani Millennial asiatiche hanno più cose in comune con le Baby boomer americane ed europee (55-70). Le giovani provenienti da Cina, Taiwan, Tailandia, India, Malesia e Indonesia diventano ricche in giovane età, sono testimoni di un periodo segnato da un grande cambiamento tecnologico, caratterizzato da un enorme sviluppo dell’urbanizzazione e da un ottimismo spropositato. Proprio come le Baby boomer occidentali negli anni ‘60, sono la prima generazione a credere che le loro vite saranno più felici e soddisfatte di quelle dei loro genitori.
E' una questione di emancipazione
Molte giovani donne asiatiche hanno affermato che bere vino le fa sentire libere, indipendenti. Questo avviene perché il vino è effettivamente una bevanda alcolica che possono consumare senza problemi (ci si deve ricordare che un quarto dei paesi asiatici è a maggioranza musulmana). Il vino le fa sentire eleganti, di classe, di mondo, al punto che è ormai diventato un vero e proprio strumento a loro disposizione per emanciparsi, specialmente nei mercati dove è un fenomeno nuovo.
Oltre la metà del vino, nel mondo, è acquistato dalle donne e l’Asia è l’avanguardia di un nuovo protagonismo femminile nel mercato enologico. Statisticamente il consumo del vino è dominato dal genere femminile con circa 485 milioni di giovani Millennial, un dato che dovrebbe far riflettere i produttori che vogliono vendere nei nuovi mercati asiatici ed iniziare a “pensare in rosa” sia in termini di tipologie che di comunicazione.
Per capire meglio questo importante segmento di mercato, la Master of Wine Sarah Heller durante la scorsa edizione di wine2wine, ha messo in evidenza 5 punti fondamentali che mettono in luce gli aspetti culturali e le dinamiche sociali che influiscono sulle scelte di acquisto della consumatrice di vino asiatica.
Non così millennial
Anche se cadono nella giusta fascia d’età (20-35), le giovani Millennial asiatiche hanno più cose in comune con le Baby boomer americane ed europee (55-70). Le giovani provenienti da Cina, Taiwan, Tailandia, India, Malesia e Indonesia diventano ricche in giovane età, sono testimoni di un periodo segnato da un grande cambiamento tecnologico, caratterizzato da un enorme sviluppo dell’urbanizzazione e da un ottimismo spropositato. Proprio come le Baby boomer occidentali negli anni ‘60, sono la prima generazione a credere che le loro vite saranno più felici e soddisfatte di quelle dei loro genitori.
E' una questione di emancipazione
Molte giovani donne asiatiche hanno affermato che bere vino le fa sentire libere, indipendenti. Questo avviene perché il vino è effettivamente una bevanda alcolica che possono consumare senza problemi (ci si deve ricordare che un quarto dei paesi asiatici è a maggioranza musulmana). Il vino le fa sentire eleganti, di classe, di mondo, al punto che è ormai diventato un vero e proprio strumento a loro disposizione per emanciparsi, specialmente nei mercati dove è un fenomeno nuovo.
Non sono tutte uguali
Il consumo di vino è in crescita in tutto il continente asiatico, nonostante le differenze socioculturali ed economiche dei vari paesi che lo compongono. Ogni mercato però, va affrontato singolarmente, tenendo conto delle singole caratteristiche di ognuno. Per esempio in India bere alcol in pubblico è considerato altamente disdicevole. Questo però, non vale per il vino. Se da una parte infatti il whisky – che ha un grande mercato nel paese – non è visto come una bevanda adatta alle donne, fortunatamente il vino lo è.
Con un paese come la Cina, è importante tenere a mente il ruolo avuto dal Confucianesimo nello sviluppo della cultura e dei valori locali. I cinesi hanno un enorme rispetto per la cultura e per chiunque abbia la libertà e il tempo di dedicarcisi.
In Vietnam le donne sono altamente rispettate, in quanto viste come matriarche e pilastri della comunità. In Tailandia e in Giappone si riscontra una situazione molto simile, con un numero crescente di donne lavoratrici che cominciano ad avere sempre più potere decisionale.
Lavoraci su: la bellezza è un identità costruita
In Asia, la bellezza è un qualcosa che si può creare, una qualità sulla quale bisogna lavorare. Non esiste un concetto di bellezza naturale come negli USA: un bell'aspetto può e deve essere costruito. È comunque però necessario notare come negli ultimi anni ci sia stato un cambiamento, e come l’ossessione per gli standard di bellezza americani sia stata soppiantata da un ritorno ai valori estetici asiatici. La fissazione per i tratti occidentali ha lasciato spazio ad una crescente curiosità per i tratti originali, per la vera bellezza asiatica: fattore determinante nel decidere chi rappresenterà la tua cantina sul mercato asiatico.
Un prodotto di lusso
Mentre in altri mercati il vino viene considerato un bene di largo consumo, in Asia la situazione è diversa. Il vino è un bene di lusso, un prodotto che viene comprato per regalarsi un momento di piacere. Può essere comparato ad un acquisto cosmetico, vizioso. Tranne che per il Giappone, per la maggior parte degli altri mercati asiatici il vino è un bene che dà prestigio. Questo però non significa che i consumatori siano disposti a pagare qualsiasi prezzo e anzi, più riuscirai a mantenere un canale diretto e una trasparenza di prezzi, meglio sarai visto.
Il consumo di vino è in crescita in tutto il continente asiatico, nonostante le differenze socioculturali ed economiche dei vari paesi che lo compongono. Ogni mercato però, va affrontato singolarmente, tenendo conto delle singole caratteristiche di ognuno. Per esempio in India bere alcol in pubblico è considerato altamente disdicevole. Questo però, non vale per il vino. Se da una parte infatti il whisky – che ha un grande mercato nel paese – non è visto come una bevanda adatta alle donne, fortunatamente il vino lo è.
Con un paese come la Cina, è importante tenere a mente il ruolo avuto dal Confucianesimo nello sviluppo della cultura e dei valori locali. I cinesi hanno un enorme rispetto per la cultura e per chiunque abbia la libertà e il tempo di dedicarcisi.
In Vietnam le donne sono altamente rispettate, in quanto viste come matriarche e pilastri della comunità. In Tailandia e in Giappone si riscontra una situazione molto simile, con un numero crescente di donne lavoratrici che cominciano ad avere sempre più potere decisionale.
Lavoraci su: la bellezza è un identità costruita
In Asia, la bellezza è un qualcosa che si può creare, una qualità sulla quale bisogna lavorare. Non esiste un concetto di bellezza naturale come negli USA: un bell'aspetto può e deve essere costruito. È comunque però necessario notare come negli ultimi anni ci sia stato un cambiamento, e come l’ossessione per gli standard di bellezza americani sia stata soppiantata da un ritorno ai valori estetici asiatici. La fissazione per i tratti occidentali ha lasciato spazio ad una crescente curiosità per i tratti originali, per la vera bellezza asiatica: fattore determinante nel decidere chi rappresenterà la tua cantina sul mercato asiatico.
Un prodotto di lusso
Mentre in altri mercati il vino viene considerato un bene di largo consumo, in Asia la situazione è diversa. Il vino è un bene di lusso, un prodotto che viene comprato per regalarsi un momento di piacere. Può essere comparato ad un acquisto cosmetico, vizioso. Tranne che per il Giappone, per la maggior parte degli altri mercati asiatici il vino è un bene che dà prestigio. Questo però non significa che i consumatori siano disposti a pagare qualsiasi prezzo e anzi, più riuscirai a mantenere un canale diretto e una trasparenza di prezzi, meglio sarai visto.
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