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Vino italiano in Cina, oggi come il tè, il consumo è quotidiano

Da status symbol a consumo quotidiano: il vino come il tè in Cina diventa bevanda popolare. E secondo le ultime stime, nel paese del dragone il mercato del vino italiano è aumentato esponenzialmente e sempre più rivolto alla qualità. 





Secondo una stima Coldiretti su dati Istat, le esportazioni di vino Made in Italy in Cina, sono cresciute del 548% negli ultimi dieci anni. Ad oggi la Cina è il quinto mercato vinicolo più grande al mondo in termini di consumo e in ottava posizione nella produzione. Nonostante la rapida crescita della superficie vitata che ha sorpreso l'intera filiera vitivinicola mondiale, il Paese del Dragone è innanzitutto un paese consumatore, ed ora il vino, come il tè, sta iniziando a far parte della quotidianità in tutti gli strati sociali, un fenomeno che ovviamente rappresenta un enorme potenziale per gli esportatori.

Secondo una ricerca sul mercato del vino on-premise cinese a cura di Wine Business Solutions (WBS) e China Wine of the Year Awards, ovvero i consumi all'interno di bar e ristoranti, emerge che dopo la Francia, nella carta dei vini, l'Italia figura al secondo posto per etichette offerte e Australia al terzo. Un dato importante che evidenzia un costante aumento di interesse da parte degli imprenditori cinesi verso l’enogastronomia Italiana. Il rapporto esamina nello specifico quali sono i migliori distributori, i marchi e gli stili di vino più quotati, le prestazioni dei paesi fornitori e delle regioni, il prezzo del vino in bottiglia e al bicchiere che i ristoranti fanno pagare ai consumatori e infine le aspettative di ricavo dalla vendita di vino on premise dei ristoratori e distributori.

Un dato interessante per il nostro export che conferma l'efficacia di tutta una serie di azioni intraprese rivolte alla promozione del vino italiano in Cina: una vera e propria “alfabetizzazione” con lo scopo di aumentare la conoscenza del prodotto ed al suo consumo consapevole, cercando di creare così una percezione della qualità, ma soprattutto trasmettendo la cultura del vino. Importante ricordare in tal senso, che è stato recentemente firmato un accordo che riguarda la promozione del vino Made in Italy nell’ambito dell’Expo internazionale sulle bevande alcoliche che si svolge a settembre nella popolosa provincia di Guizhou (40 milioni di abitanti), con l’impegno a una collaborazione bilaterale legata a questo settore e a quello degli alcolici. L'intesa è stata raggiunta nell’ambito della Via della Seta, con la partnership fra Cina e Italia avviata a Roma durante la visita del presidente cinese Xi Jinping. Come spiegato in quell'occasione dal vice governatore della provincia Lu Yongzheng a una rappresentanza di imprese vitivinicole arrivate da ogni parte d’Italia, la Cina rappresenta un mercato di grande potenzialità per il settore agroalimentare e i prodotti e la qualità italiane hanno importanti possibilità di sviluppo.

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