Passa ai contenuti principali

Vino e cultura, Ciliegiolo for Art: l'eccellenza di un territorio per il progetto Sant'Agostino

Il vino sposa arte e cultura, al via il progetto condiviso Ciliegiolo for Art. A Narni tornano a rivivere gli affreschi del chiostro di Sant’Agostino grazie al contributo della cantina di Leonardo Bussoletti.




Il vino come opera d'arte e l'arte come mezzo per comunicare il vino. Questa la sinergia che ha dato vita al progetto Ciliegiolo for Art. Per recuperare il ciclo pittorico del chiostro all'interno del Complesso Monumentale di Sant’Agostino la cantina Leonardo Bussoletti ha deciso di contribuire al finanziamento dei restauri per riqualificare un bene culturale di primo piano. I fondi per restaurare gli affreschi arriveranno nello specifico dalla vendita del Ciliegiolo di Narni 05035: il 10 per cento del ricavato andrà per il recupero dei dipinti.

Protagonista del progetto Ciliegiolo for Art è quindi il Ciliegiolo di Narni 05035, uno dei prodotti di punta di Leonardo Bussoletti, viticoltore illuminato che, in un percorso di studio e di ricerca incentrato su questo vitigno, in pochi anni è diventato a merito uno degli ambasciatori di eccellenza di questo territorio che ha notevolmente contribuito a far crescere l'Umbria del vino, in un percorso qualitativo costante e rinnovata capacità di realizzare bottiglie originali e giustamente "bevibili".

Tengo a sottolineare che la sua produzione annovera anche vitigni storici come il Grechetto con il quale firma il Colle Ozio e che, insieme al già citato Ciliegiolo di Narni 05035 e ad un altro capolavoro quale è il Brecciaro, hanno conquistato i tre bicchieri del Gambero Rosso. Leonardo Bussoletti si avvale del prezioso supporto dell'agronomo Federico Curtaz. Tutti i prodotti dell'azienda vengono rigorosamente realizzati utilizzando metodi di viticoltura biologica e, ad oggi, l'azienda ha 7 ettari di vigna, composti principalmente da Ciliegiolo, poi Grechetto e Trebbiano Spoletino. Seguendo i principi del biologico certificato da Suolo e Salute, si prediligono fermentazioni spontanee, senza lieviti selezionati, ma con il sistema del pied de cuve, ovvero con l'utilizzo delle proprie uve.

L'evento nel corso del quale sono stati resi noti in dettaglio gli sviluppi del progetto, si è svolto lo scorso venerdì proprio all'interno del Chiostro dell'ex Convento di Sant'Agostino di Narni (Tr), dove in conferenza stampa è stata presentata, dopo un anno di lavori, la prima delle 33 lunette che decorano il Chiostro, restaurata a cura di Simone De Turres.

Il chiostro

Come ci ha ben spiegato Giuseppe Fortunati, esperto di storia locale, il chiostro del convento di Sant’Agostino di Narni fu ampliato nell’anno 1693 sulla base di una struttura preesistente, probabilmente coincidente con il lato sul quale sono tuttora visibili lacerti di affreschi del 1400  raffiguranti una santa martire e san Leonardo di Tongres protettore dei carcerati, per volontà e spese di padre Giovenale Sisti, Vicario Generale dell’ordine agostiniano, come si legge in una targa sormontata da stemma araldico presente tra due archi “CLAVSTRVM HOC FVNDITVS SVIS SVMTIBVS  EREXTIT P.B. IVVENALIS SISTI NARN. AD 1693”.

L’apparato decorativo del chiostro dell’ex convento di Sant’Agostino di Narni è costituito da 33 grandi lunette affrescate, forse opera dello stesso artista che ha realizzato molte pitture all’interno della chiesa da più studiosi individuato nel narnese Federico Benincasa. Le lunette rappresentano gli episodi più importanti della vita di san Nicola da Tolentino e di Sant’Agostino, oltre ad una serie di raffigurazioni di altri santi come Santa Rita da Cascia e beati cari all’ordine agostiniano.

Il progetto "Ciliegiolo for Art"

Si tratta dell’avvio di un lavoro articolato che prevede il restauro delle lunette eseguite nel corso del sec. XVIII che non sono propriamente affrescate bensì eseguite con la tecnica ad olio su intonaco, da qui la loro scarsa durata nel tempo che l'accomuna ad esempio con l'Ultima di cena di Leonardo da Vinci, opera anch'essa eseguita con la stessa tecnica, in questo caso tempera, che di fatto è stata la causa del precoce degrado. Ogni anno, grazie al contributo delle vendite dello 05035 Iuvenali Sisti­, di Leonardo Bussoletti, si potrà così ripristinare la lettura di una lunetta fino al completamento dell’intero ciclo decorativo. Chi acquista la bottiglia diventa dunque parte del progetto e potrà seguire l’avanzamento dei lavori tramite un QR Code posto nella retro etichetta.

Il restauro ha interessato, inoltre, le antiche cantine dove già gli Agostiniani facevano il vino, luoghi che sono  diventati la cantina storica di Leonardo Bussoletti, prezioso ricovero per tutte le annate dell’azienda fin dalla sua fondazione.

Alla presentazione, oltre al sottoscritto, molti esperti del settore enologico regionale ed altri giornalisti specializzati, era presente anche il sindaco di Narni Francesco De Rebotti, che ha parlato della cantina Bussoletti come di un’eccellenza narnese che ha ormai varcato i confini comunali.

A conclusione dell'evento una degustazione di vecchie annate di Grechetto e Ciliegiolo di Narni Leonardo Bussoletti guidata da Antonio Boco, ha voluto mettere in risalto le peculiarità dei vini dell'azienda e la loro evoluzione nel tempo. Grande apprezzamento e ammirazione, per le eccezionali doti di finezza ed eleganza del Brecciaro 2013, prodotto da vecchie vigne.

Commenti

Post popolari in questo blog

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per