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Cooperazione vitivinicola, Alleanza Cooperative riceve il premio per la valorizzazione del vino sfuso

Si tratta del premio ‘Voice of Wine 2019’ che gli organizzatori dell'undicesima edizione del World Bulk Wine Exhibition, la fiera internazionale del vino sfuso in corso ad Amsterdam, hanno concordato all'unanimità di assegnare all'alleanza delle cooperative italiana in riconoscimento del  lavoro svolto a sostegno del settore vitivinicolo e per gli sforzi costanti messi in campo per migliorare la vita dei produttori di vino.






È stato assegnato ad Alleanza delle Cooperative agroalimentari il premio Voice of Wine 2019, istituito dalla World Bulk Wine Exhibition, la manifestazione internazionale dedicata al vino sfuso in corso ad Amsterdam. Il premio viene dedicato ogni anno al riconoscimento dell`impegno e del lavoro di individui, aziende, istituzioni o associazioni a sostegno dell'industria vinicola in generale e del settore del vino sfuso in particolare.

A ritirare l’ambito riconoscimento dalle mani di Otilia Romero de Condés direttore generale della WBWE, è stata Ruenza Santandrea, che ha guidato il Settore Vino dell’Alleanza cooperative dal 2015 fino allo scorso ottobre. Il premio è stato assegnato, così si legge nella motivazione, per il lavoro svolto dall’organizzazione cooperativa italiana “a sostegno del settore vitivinicolo, evidenziando il ruolo economico e sociale del vino sfuso in Italia, nonché per gli sforzi costanti messi in campo per migliorare la vita dei produttori di vino”.

La World Bulk Wine Exhibition, prima Fiera a livello mondiale dedicata ai professionisti del vino sfuso, nasce con l'intento di colmare un vuoto all'interno dell'industria del vino e per dare visibilità a un settore così importante come quello del vino sfuso, durante la quale, in soli due giorni, si possono ottenere le migliori operazioni commerciali dell’anno. La manifestazione è un'occasione unica per favorire l’incontro tra produttori di vino sfuso, commercianti, sponsor, distributori, grossisti, brokers, compratori, agenti, responsabili di acquisti della grande distribuzione, catene di supermercati, etc. Prima del 2009, anno in cui è stata ideata, non esisteva niente di simile al mondo. La WBWE si è evoluta di anno in anno. Questo significa che non solo offre un luogo privilegiato dove concludere affari, ma anche una serie di strumenti appositamente pensati per potenziare il rendimento dei professionisti del settore.

I vincitori delle scorse edizioni sono stati: l'OIV (International Organization of Vine and Wine), il Comitato europeo delle aziende vinicole, l'Argentina Wine Corporation, i vini del Sudafrica, Coop de France Languedoc-Roussillon, i vini della Moldavia, Prochile e il governo regionale di Castiglia-La Mancia.

L'Alleanza è formata da un totale di 480 cooperative con 141.000 membri che producono quasi il 60% della produzione vinicola complessiva in Italia e generano oltre 5.200 milioni di euro, ovvero il 40% del fatturato complessivo del settore. Questo premio mette l'accento sul ruolo fondamentale delle cooperative nell'assetto del comparto vitivinicolo italiano nonché la sua funzione aggregante dell’offerta a fronte di una proprietà agricola estremamente frammentata e di piccolissime dimensioni. E proprio durante la premiazione, è stato in tal senso ricordato il lavoro promosso quest’anno dall’Alleanza cooperative per la stabilizzazione del mercato del vino, attraverso una riduzione delle rese massime del vino generico e la revisione del sistema delle Doc, lavoro che ora vede impegnati tutti gli attori della filiera.

 “Siamo stati tra i primi – ha ricordato la già Coordinatrice del settore Vitivinicolo Santandrea – a sottolineare l’importanza della sostenibilità, ambientale, sociale ed economica, che deve diventare oggi più che mai la sfida da cogliere e vincere nei prossimi anni”. Temi e questioni che saranno affrontati e portati avanti dal neo coordinatore Luca Rigotti, che lo scorso novembre ha raccolto il testimone alla guida del settore vino dell’Alleanza cooperative italiane.

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