Sviluppate presso l'Università di Davis in California nuove varietà di uve da vino resistenti alla malattia di Pierce (PD). Il progetto pluriennale di ricerca e riproduzione è stato finanziato dal consiglio CDW Pierce's Disease e Glassy-Winged Sharpshooter (GWSS).
Un progetto di ricerca pluriennale presso l'Università Davis in California (UDC), ha sviluppato e messo a punto nuove varietà di vite resistenti al morbo di Pierce, malattia ben nota che in California alla fine dell'800 causò ingenti danni a gran parte dei vigneti. La lotta nei confronti di questa patologia della vite non è mai cessata e, fra i vari rimedi, per arginarla, la ricerca si è oggi focalizzata nello sviluppo di varietà di vite resistenti, in un ottica sempre più sostenibile nella gestione del vigneto. In tal senso, l'unità di accesso all'innovazione dell'Ufficio della ricerca dell'Università di Davis, ha recentemente informato il Dipartimento per l'alimentazione e l'agricoltura della California (CDFA) del rilascio ufficiale di cinque nuove varietà di vite resistenti alla malattia di Pierce (PD).
Faccio presente che il morbo di Pierce, fu scoperto in California nel 1892 da Newton B. Pierce, un patologo vegetale ed agente del Ministero dell’Agricoltura americano. Egli osservò che i vigneti colpiti mostravano un generale deperimento a partire dalle estremità, che iniziavano ad ingiallirsi e poi a rinsecchirsi. Pierce non riuscì mai a scoprire la causa di questi effetti e solo dopo un secolo, nel 1987, Wells e colleghi scoprirono che a causare il morbo era un batterio, la ben nota Xylella fastidiosa. La sua proliferazione è responsabile diretta della formazione della colla che porta di fatto alla morte la vigna. Questo batterio attacca molte altre piante, tra queste, come purtroppo tristemente ci è noto, gli ulivi del Salento in Puglia. E' noto che le piante sono dotate di un particolare sistema vascolare capace di trasportare acqua e sali minerali dalle radici alle foglie, chiamato xilema; reagendo al morbo, la vite produce una sostanza simile alla colla (gomma e tilosio), che inizia a ostruire questi tessuti impedendone il trasporto. Le vigne generalmente muoiono da 1 a 5 anni dopo il manifestarsi dei sintomi.
Volevo sottolineare che questo batterio non è normalmente capace di attaccare le piante da solo; esso deve raggiungere lo xilema attraverso un vettore, una sorta di cavallo di troia con cui oltrepassare la corteccia. Numerose sono le specie di insetti succhiatori di linfa xilematica, tra questi le Cicaline della famiglia delle Cicadellidae.
Tornando alla ricerca, le varietà messe a punto grazie al lavoro di miglioramento genetico condotto dal prof. Andy Walker, includono tre selezioni di uva da vino rosso e due selezioni di uva da vino bianco che hanno ripetutamente dimostrato una forte resistenza al PD sia nei test in serra sia sul campo, dimostrando inoltre un'alta qualità dei frutti e del vino prodotto in diverse annate. Queste cinque selezioni sono il risultato di un progetto pluriennale di ricerca e riproduzione finanziato in gran parte attraverso il consiglio CDW Pierce's Disease e Glassy-Winged Sharpshooter (GWSS).
Walker e il suo laboratorio hanno allevato le cinque varietà di uva da vino di Vitis vinifera con Vitis arizonica, specie nativa americana nota per trasportare i geni di resistenza al PD. I metodi di allevamento tradizionali hanno previsto il backcrossing attraverso diverse generazioni di incroci di vite per aumentare progressivamente la parentela e le caratteristiche di V. vinifera fino al 97% nell'incrocio finale risultante, considerando che ogni generazione porta geni di resistenza.
I vini sono stati prodotti sono stati poi valutati dal personale dell'UCD e da rappresentanti dell'industria vinicola in diverse degustazioni. Oltre alle prove sul campus dell'Università, sono state condotte ed ancora in corso, prove sul campo anche nella Napa Valley, nella contea di Sonoma, Temecula e Ojai nella contea di Ventura in California, Texas, Alabama e Florida.
Le cinque varietà in attesa di brevetto sono per i rossi Camminare Noir (50% Petite Sirah, 25% e Cabernet Sauvignon), Walker Noir (50% Zinfandel, 25% Petite Sirah, 12,5% Cabernet Sauvignon), Errante noir (50% Sylvaner, 12,5% Cabernet Sauvignon, 12,5% Carignane, 12,5% Chardonnay), per i bianchi, Ambulo Blanc (62.5% Cabernet Sauvignon, 12.5% Carignane, 12.5% Chardonnay), Caminante Blanc (62.5% Cabernet Sauvignon, 12.5% Chardonnay, 12.5% Carignane).
Un progetto di ricerca pluriennale presso l'Università Davis in California (UDC), ha sviluppato e messo a punto nuove varietà di vite resistenti al morbo di Pierce, malattia ben nota che in California alla fine dell'800 causò ingenti danni a gran parte dei vigneti. La lotta nei confronti di questa patologia della vite non è mai cessata e, fra i vari rimedi, per arginarla, la ricerca si è oggi focalizzata nello sviluppo di varietà di vite resistenti, in un ottica sempre più sostenibile nella gestione del vigneto. In tal senso, l'unità di accesso all'innovazione dell'Ufficio della ricerca dell'Università di Davis, ha recentemente informato il Dipartimento per l'alimentazione e l'agricoltura della California (CDFA) del rilascio ufficiale di cinque nuove varietà di vite resistenti alla malattia di Pierce (PD).
Faccio presente che il morbo di Pierce, fu scoperto in California nel 1892 da Newton B. Pierce, un patologo vegetale ed agente del Ministero dell’Agricoltura americano. Egli osservò che i vigneti colpiti mostravano un generale deperimento a partire dalle estremità, che iniziavano ad ingiallirsi e poi a rinsecchirsi. Pierce non riuscì mai a scoprire la causa di questi effetti e solo dopo un secolo, nel 1987, Wells e colleghi scoprirono che a causare il morbo era un batterio, la ben nota Xylella fastidiosa. La sua proliferazione è responsabile diretta della formazione della colla che porta di fatto alla morte la vigna. Questo batterio attacca molte altre piante, tra queste, come purtroppo tristemente ci è noto, gli ulivi del Salento in Puglia. E' noto che le piante sono dotate di un particolare sistema vascolare capace di trasportare acqua e sali minerali dalle radici alle foglie, chiamato xilema; reagendo al morbo, la vite produce una sostanza simile alla colla (gomma e tilosio), che inizia a ostruire questi tessuti impedendone il trasporto. Le vigne generalmente muoiono da 1 a 5 anni dopo il manifestarsi dei sintomi.
Volevo sottolineare che questo batterio non è normalmente capace di attaccare le piante da solo; esso deve raggiungere lo xilema attraverso un vettore, una sorta di cavallo di troia con cui oltrepassare la corteccia. Numerose sono le specie di insetti succhiatori di linfa xilematica, tra questi le Cicaline della famiglia delle Cicadellidae.
Tornando alla ricerca, le varietà messe a punto grazie al lavoro di miglioramento genetico condotto dal prof. Andy Walker, includono tre selezioni di uva da vino rosso e due selezioni di uva da vino bianco che hanno ripetutamente dimostrato una forte resistenza al PD sia nei test in serra sia sul campo, dimostrando inoltre un'alta qualità dei frutti e del vino prodotto in diverse annate. Queste cinque selezioni sono il risultato di un progetto pluriennale di ricerca e riproduzione finanziato in gran parte attraverso il consiglio CDW Pierce's Disease e Glassy-Winged Sharpshooter (GWSS).
Walker e il suo laboratorio hanno allevato le cinque varietà di uva da vino di Vitis vinifera con Vitis arizonica, specie nativa americana nota per trasportare i geni di resistenza al PD. I metodi di allevamento tradizionali hanno previsto il backcrossing attraverso diverse generazioni di incroci di vite per aumentare progressivamente la parentela e le caratteristiche di V. vinifera fino al 97% nell'incrocio finale risultante, considerando che ogni generazione porta geni di resistenza.
I vini sono stati prodotti sono stati poi valutati dal personale dell'UCD e da rappresentanti dell'industria vinicola in diverse degustazioni. Oltre alle prove sul campus dell'Università, sono state condotte ed ancora in corso, prove sul campo anche nella Napa Valley, nella contea di Sonoma, Temecula e Ojai nella contea di Ventura in California, Texas, Alabama e Florida.
Le cinque varietà in attesa di brevetto sono per i rossi Camminare Noir (50% Petite Sirah, 25% e Cabernet Sauvignon), Walker Noir (50% Zinfandel, 25% Petite Sirah, 12,5% Cabernet Sauvignon), Errante noir (50% Sylvaner, 12,5% Cabernet Sauvignon, 12,5% Carignane, 12,5% Chardonnay), per i bianchi, Ambulo Blanc (62.5% Cabernet Sauvignon, 12.5% Carignane, 12.5% Chardonnay), Caminante Blanc (62.5% Cabernet Sauvignon, 12.5% Chardonnay, 12.5% Carignane).
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