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Vino e sostenibilità, nasce il primo vigneto probiotico

Nasce in Franconia il primo vigneto al 100% probiotico allo scopo di eliminare pesticidi e proteggere l'ambiente.





Un viticoltore ha dato vita al primo vigneto Piwi probiotico in Franconia. La varietà coltivata è il Cabernet Cortis, uno dei nuovi vitigni resistenti che si caratterizza nel produrre vini estremamente piacevoli, robusti e morbidi. Il colore intenso, l'erbaceo e la ricchezza di fenoli, ricorda molto il Cabernet Sauvignon. E' impiegato con successo nella produzione di ottimi bordolesi. Appena vendemmiate le uve sono risultate sane al 95% con un aroma molto maturo e fruttato e con un contenuto zuccherino di 85°Oe. Anche l'acidità è molto equilibrata.

Ricordo che Piwi è l'abbreviazione di pilzwiderstandfähige, che tradotto dal tedesco significa resistente ai funghi e indica i vitigni ibridi capaci di opporsi in maniera spontanea a oidio e peronospora, senza quasi necessitare di trattamenti. 

Proprio nell'anno della peronospora, quello del 2021, Jürgen Amthor viticoltore associato Piwi ha ottenuto una vendemmia molto buona, senza alcun uso di pesticidi chimici. Le viti e il terreno sono stati trattati solo con compost tea, un preparato liquido organico allo scopo di migliorare la resa e la qualità dell'uva e microrganismi efficaci (EM), una miscela di diversi ceppi batterici selezionati.

L'uso di questi probiotici serve in maniera efficacie a rivitalizzare il suolo ed agire in sinergia con le piante. Grazie alla loro azione di stimolazione della naturale flora batterica e fungina nel suolo, il regolare uso degli EM assicura così il successo economico ed ecologico in agricoltura, perché rende indipendenti da "coincidenze" microbiologiche.

Il vigneto è stato piantato nel 2017 ed è stato naturalmente inverdito. L'inverdimento è stato falciato due volte in estate. Le talee sono state trattate con EM per favorire la vita del terreno. Durante una diagnosi di vanga infatti,  il tecnico viticolo Josef Engelhart, che ha curato questo vigneto fin dall'inizio, ha riscontrato che il terreno è molto sciolto e profondamente radicato fino a una profondità di 30 cm. Ci sono molti lombrichi presenti. Il terreno odora di erbe fresche e di terreno forestale.

Nei primi anni, Jürgen Amthor ha usato occasionalmente zolfo naturale come agente ecologico per la protezione delle colture in estate. Dal 2020, tuttavia, sulle viti e sul terreno sono stati messi solo il compost tea e EM. Il vigneto è quindi probiotico 100%. I microrganismi del compost tea (circa 500 prodotti organici diversi) e gli EM (circa 80 ceppi diversi) hanno aiutato piante e  terreno efficacemente creando un ottimo ambiente nel vigneto. Di conseguenza, i funghi dell'oidio non si sono potuti diffondere alle foglie di vite e all'uva in modo altamente dannoso. La naturale resistenza ai funghi del vitigno PIWI Cabernet Cortis è stata così supportata dalla promozione del sistema "terreno vivo/pianta". 

Sempre più produttori di vino stanno lavorando con i vitigni PIWI e gli agenti probiotici naturali per eliminare definitivamente l'utilizzo dei pesticidi e proteggere l'ambiente.

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