Passa ai contenuti principali

Sibelius e Orff, al Parco della Musica risuonano Finlandia, le leggende di Lemminkäinen e il grande e coinvolgente affresco medievale dei Carmina Burana

Dalia Stasevska, al debutto all'Auditorium Parco della Musica, presenta pagine del connazionale Sibelius, fra cui il suo più famoso poema sinfonico Finlandia, insieme ad altre composizioni ispirate alla mitologia nordica: le leggende di Lemminkäinen. Nella seconda parte eseguirà il grande e coinvolgente affresco medievale dei Carmina Burana di Carl Orff. Giovedì 12 dicembre ore 19.30; venerdì 13 dicembre ore 20.30 e sabato 14 dicembre ore 18.00. 



Dalia Stasevska direttrice finlandese, sarà di scena al Parco della Musica Ennio Morricone, sala Santa Cecilia con due autori d'eccezione: Jean Sibelius, il più celebre compositore che la Finlandia abbia mai avuto e Carl Orff compositore tedesco, noto principalmente per i celeberrimi Carmina Burana. 

Ad aprire il concerto sono le leggende di Lemminkäinen di Sibelius: Il cigno di Tuonela e Il ritorno di Lemminkäinen, due composizioni ispirate alla mitologia nordica. A seguire Finlandia, il più famoso poema sinfonico del compositore finlandese nel 1899 per celebrare l’indipendenza dalla Russia. La seconda parte della serata sarà dedicata al grande e coinvolgente affresco medievale dei Carmina Burana di Carl Orff.

Le leggende di Lemminkäinen: Il cigno di Tuonela e Il ritorno di Lemminkäinen, fanno parte d’un ciclo di quattro poemi sinfonici per grande orchestra, ispirati all'epopea finnica, che utilizzano molti spunti musicali ideati inizialmente per l’opera. L’intero ciclo – intitolato Quattro Leggende dal Kalevala op. 22 ma conosciuto anche come Lemminkäinen Suite – fu presentato al pubblico il 13 aprile 1896 a Helsinki, con la direzione di Sibelius stesso.

Il poema sinfonico Finlandia, fu composto nel 1899 come finale di una serie di sei quadri (Tableaux), che descrivono scene leggendarie e storiche (i primi cinque furono infatti raccolti come op. 25 sotto il titolo generale di Scènes historiques), concepiti secondo lo spirito patriottico di quel periodo, tanto che divenne un simbolo dell'irredentismo nazionale.

I Carmina Burana di Orff sono una Cantata scenica, per soli coro e orchestra, con il sottotitolo “Canzoni profane da cantarsi da cantori e dal coro, accompagnati da strumenti e immagini magiche”. Il compositore tedesco inizia la loro stesura nel giovedì santo del 1934: era venuto a conoscenza del Codex Buranus per un fortuito caso e ne era rimasto affascinato. Orff utilizzò testi medievali tratti dalla raccolta di Benediktbeuren e suddivise il lavoro in un Prologo (aperto dal celebre coro “O Fortuna”) e tre parti principali: I Primo Vere (Primavera); II In taberna (In taverna); III Cour d’amours (Corti d’amore) per concludersi nuovamente con l’invocazione “O Fortuna”.

I Carmina Burana sono un vero e proprio capolavoro, dove è chiara in Orff la predilezione per la forma teatrale: lo studio del teatro barocco e degli antichi maestri lo avevano portato a concepire il teatro come vera forma di “musica assoluta”; un concetto molto distante dal Romanticismo tedesco che sottolineava il ruolo principale del sinfonismo. Invece solo nella forma mista, vocale e strumentale della Cantata scenica Orff riusciva a concentrare quella che poi sarà definita la sua “musica elementare”.

Per definire efficacemente il punto di forza della musica del compositore tedesco, o un tratto caratteristico riscontrabile in tutte le parti dell’opera, viene in aiuto una frase del sociologo e letterato tedesco Hans Mayer, il quale diceva: «la musica di Orff offre meno all’orecchio della musica d’opera tradizionale, e in cambio coinvolge tutti i sensi; non è solo musica, ma è anche danza; non solo melodia, ma anche timbro; non solo canto ma anche scena e teatro – è musica nel senso di musa che unisce tutte le arti come originariamente concepita dagli antichi greci». 

L'opera, che si inserisce nel caos generale della conoscenza storico-artistica che ancora aleggiava nel secolo scorso circa il lungo e sfaccettato periodo medioevale, rappresenta così una chiave di lettura decisamente affascinante e singolare, ancora oggi in grado di stupire e divertire pubblico ed esecutori, e di ispirare nuovi adattamenti scenici o teatrali.

Sala Santa Cecilia

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone - Roma

Orchestra, Coro e Voci Bianche

dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

direttrice Dalia Stasevska

soprano Giuliana Gianfaldoni

baritono Mattia Olivieri

controtenore Marco Santarelli

maestro del coro Andrea Secchi

maestra del coro di voci bianche Claudia Morelli

Sibelius

Le leggende di Lemminkäinen:

Il cigno di Tuonela

Il ritorno di Lemminkäinen

Finlandia

Orff

Carmina Burana

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...