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Il sistema degli Château e la figura del négociant-éleveur

E' imbottigliato allo Château?


Prima che venisse stabilito il concetto del vino château, nel Bordeaux in Francia, la terra era coltivata sulla base della divisione del raccolto.

Dalla fine del diciassettesimo secolo questo sistema feudale iniziò lentamente a cambiare.

Mano a mano che i sensali del Bordelais assumevano l'abitudine di registrare e classificare i vini secondo i loro cru, ovvero secondo la loro origine geografica, e secondo il prezzo che spuntavano, iniziò a svilupparsi la fama delle singole proprietà.

Il diciannovesimo secolo vide l'affermazione del Bordeaux dei commercianti o  négociants.

Molti di questi erano di origine inglese, ma vi erano anche scozzesi, irlandesi, olandesi e tedeschi.

I migliori vini château non venivano consumati dai francesi stessi; erano riserva di caccia di britannici, tedeschi e di altre popolazioni del nord Europa.

Quindi i mercanti stranieri avevano un evidente vantaggio rispetto ai lo loro colleghi francesi.

In primavera questi  négociants ricevevano i vini giovani nelle botti di quercia dai vari château e li facevano invecchiare nelle loro cantine prima di spedirli per nave.

Erano quindi responsabili dell' "allevamento" del vino, o élevage, e divennero noti come négociant-éleveur.


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