Il futuro dell'agricoltura è rosa. Donne in Campo, per valorizzare e potenziare le aziende agricole al femminile
"Donne in Campo": via libera dalla Conferenza Stato-Regioni. Mipaaf, Bellanova: "Sosteniamo il lavoro femminile in agricoltura".
Valorizzare e potenziare il ruolo delle donne in agricoltura, tra i settori con la più alta percentuale di occupazione femminile: è l'obiettivo del Decreto Donne in Campo, approvato ieri in Conferenza Stato Regioni, attuando la misura presente nella Legge di Bilancio 2020.
Il Testo definisce i criteri e le modalità per la concessione di mutui agevolati a tasso zero per sostenere iniziative finalizzate allo sviluppo o al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici, attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti relativi.
I mutui sono concessi fino a un massimo 300 mila euro, da un minimo di 5 a un massimo di 15 anni, comprensivi del periodo di preammortamento. 15 milioni di euro la dotazione finanziaria inziale per il 2020, grazie all'istituzione di un fondo rotativo. Soggetto attuatore sarà l'Ismea. Prevista inoltre la possibilità di accettare fideiussioni anche da parte di enti assicurativi e non solo bancari.
"Donne in campo è una misura che ho voluto fortemente e che, insieme al sostegno all'imprenditoria giovanile, dice con chiarezza l'importanza di una agricoltura plurale, consapevoli di come proprio donne e nuove generazioni costituiscano la più straordinaria leva di cambiamento e di innovazione su cui il Paese possa contare. Al contempo, è il dovuto riconoscimento al ruolo fondamentale che le donne svolgono da sempre nel settore agricolo, e che oggi proprio in questa misura trova un sostegno adeguato", dichiara la Ministra Bellanova.
"Le statistiche ci dicono che sono oltre duecentomila le imprenditrici agricole in Italia", prosegue Bellanova, "circa il 28 per cento del totale. Di queste aziende una parte indicativa è nelle mani di giovani donne under 35. Per non parlare di alcuni settori, come l'ortofrutta, dove l'occupazione femminile sfiora addirittura il 70per cento. Numero significativi, che indicano anche una direzione da perseguire con determinazione.Il futuro dell'agricoltura parla in larga parte la lingua delle donne e delle nuove generazioni donna. Non è uno slogan, è la realtà. Considerato anche come gran parte della nuova agricoltura multifunzionale ruoti proprio intorno alla presenza, al lavoro, alla capacità e alla creatività femminili".
Valorizzare e potenziare il ruolo delle donne in agricoltura, tra i settori con la più alta percentuale di occupazione femminile: è l'obiettivo del Decreto Donne in Campo, approvato ieri in Conferenza Stato Regioni, attuando la misura presente nella Legge di Bilancio 2020.
Il Testo definisce i criteri e le modalità per la concessione di mutui agevolati a tasso zero per sostenere iniziative finalizzate allo sviluppo o al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici, attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti relativi.
I mutui sono concessi fino a un massimo 300 mila euro, da un minimo di 5 a un massimo di 15 anni, comprensivi del periodo di preammortamento. 15 milioni di euro la dotazione finanziaria inziale per il 2020, grazie all'istituzione di un fondo rotativo. Soggetto attuatore sarà l'Ismea. Prevista inoltre la possibilità di accettare fideiussioni anche da parte di enti assicurativi e non solo bancari.
"Donne in campo è una misura che ho voluto fortemente e che, insieme al sostegno all'imprenditoria giovanile, dice con chiarezza l'importanza di una agricoltura plurale, consapevoli di come proprio donne e nuove generazioni costituiscano la più straordinaria leva di cambiamento e di innovazione su cui il Paese possa contare. Al contempo, è il dovuto riconoscimento al ruolo fondamentale che le donne svolgono da sempre nel settore agricolo, e che oggi proprio in questa misura trova un sostegno adeguato", dichiara la Ministra Bellanova.
"Le statistiche ci dicono che sono oltre duecentomila le imprenditrici agricole in Italia", prosegue Bellanova, "circa il 28 per cento del totale. Di queste aziende una parte indicativa è nelle mani di giovani donne under 35. Per non parlare di alcuni settori, come l'ortofrutta, dove l'occupazione femminile sfiora addirittura il 70per cento. Numero significativi, che indicano anche una direzione da perseguire con determinazione.Il futuro dell'agricoltura parla in larga parte la lingua delle donne e delle nuove generazioni donna. Non è uno slogan, è la realtà. Considerato anche come gran parte della nuova agricoltura multifunzionale ruoti proprio intorno alla presenza, al lavoro, alla capacità e alla creatività femminili".
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