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Stimmen, un viaggio attraverso il Romanticismo: Concerto corale e arpa con Schumann, Schubert, Mendelssohn, Mahler e altri

Il prossimo 23 gennaio alle ore 20,30 presso l’Oratorio del Gonfalone sarà di scena il Coro Città di Roma diretto da Mauro Marchetti, con “Stimmen”: un concerto che affronterà una delle più belle pagine della musica romantica e tardo-romantica. 



Il programma di Stimmen, titolo e termine "in tono" con lo spirito di questo concerto che di fatto va a sottolineare l'importanza dell'intonazione e dell'armonia, sia per gli strumenti che per le voci, spazierà da Robert Schumann a Gustav Mahler, passando per Franz Schubert, Felix Mendelssohn Bartholdy, Josef Rheinberger, Anton Bruckner, Gabriel Fauré e Johannes Brahms. Un viaggio emozionante attraverso un ideale dialogo corale e arpistico, che ci mostrerà la ricchezza e la varietà del Romanticismo musicale.

Il concerto si apre con Robert Schumann e il suo "An die Sterne" op.141 n.1, un brano per doppio coro misto che cattura l'essenza del Romanticismo tedesco. Con la sua scrittura contrappuntistica e l'atmosfera sognante, "An die Sterne" è una composizione che si basa sulla grande profondità emotiva del testo in grado di trasportare il pubblico in un mondo di stelle e sogni.

L'arpa prenderà il centro della scena con Franz Schubert e il suo celebre "Ständchen", nella trascrizione per arpa sola di Franz Liszt e Vincent Milot. Questa versione del famoso Lied schubertiano, con la sua melodia malinconica e romantica, rappresenta un momento di pura poesia, capace di emozionare anche il pubblico più esigente.

Felix Mendelssohn Bartholdy, sarà protagonista con due brani corali di grande impatto. "Beati morti" op.115, per quattro voci maschili, è un inno alla pace eterna, che esprime una profonda spiritualità attraverso una scrittura corale raffinata e solenne. A seguire, "Denn Er hat seinen Engeln befohlen", per otto voci miste; un brano maestoso e potente, caratterizzato da complessità polifonica e intensità emotiva.

L'arpa tornerà protagonista con Gustav Mahler e il suo "Adagietto" dalla Quinta Sinfonia, nella trascrizione per arpa sola di Vincent Milot. Questo brano, noto per la sua malinconia e dolcezza, sarà un momento di pura introspezione, in cui l'arpa saprà creare un'atmosfera magica e riflessiva.

Sarà poi il turno di Josef Rheinberger, con due brani che dimostrano tutta la sua maestria nella scrittura corale. "Abendlied" op.69 n.3, per sei voci miste, è un inno alla serenità della sera, mentre "Hymne" op.35, per quattro voci femminili e arpa, è un dialogo suggestivo tra voci e strumento, ricco di armonie delicate e raffinate.

Anton Bruckner farà la sua comparsa con due capolavori del repertorio sacro: "Christus factus est" e "Os justi", entrambi per quattro voci miste. Questi brani, noti per la loro solennità e profondità spirituale, rappresentano un momento di grande intensità emotiva che esprime al contempo tutta la potenza della musica bruckneriana.

L'arpa di nuovo con Gabriel Fauré e la sua "Pavane", nella trascrizione per arpa sola di Bernard Andrès. Questo brano, con la sua eleganza e leggerezza, si pone come momento di pura grazia, in un'atmosfera rarefatta e incantevole.

Il concerto si concluderà con Johannes Brahms e il suo "Vineta" op.42 n.2, per sei voci miste. Questo brano, basato su una leggenda popolare tedesca, è un capolavoro di pathos e drammaticità, frutto di una scrittura complessa e grande intensità emotiva. Un finale potente e coinvolgente, che penso lascerà il pubblico con il fiato sospeso.

Da queste premesse il programma di Stimmen, proposto dal maestro Mauro Marchetti, risulta essere di certo non banale con brani meditati in linea con il progetto musicale che questo storico coro porta avanti. Così, tra spiritualità, malinconia e bellezza, Stimmen si dipana con una musica di notevole complessità, veicolata attraverso un ideale viaggio nel pensiero romantico, quello che ha innalzato le meraviglie suggestive del mondo sonoro alla dignità “sovrannaturale dei misteriosi richiami che provengono da un paradiso perduto”. 

Il Romanticismo musicale ci lascia di fatto un'eredità profonda, influenzando generazioni di compositori e trasformando il modo in cui la musica viene concepita e vissuta. Insomma Stimmen è un concerto che intende esprimere anche la "volontà di divulgare" l'immenso patrimonio artistico di un periodo storico di grande innovazione e sperimentazione, in cui la musica diventa un mezzo potente per esprimere emozioni, idee e identità culturali. Da non perdere!

STIMMEN

𝐂𝐨𝐫𝐨 𝐂𝐢𝐭𝐭à 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐦𝐚

𝐌𝐚𝐮𝐫𝐨 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐢

Direttore

𝐂𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐢

Arpa

“𝐒𝐓𝐈𝐌𝐌𝐄𝐍”

R. Schumann (1810 - 1856)

An die sterne op.141 n.1

per doppio coro misto

F. Schubert (1797 - 1828)

Ständchen (arr. F. Liszt/V. Milot)

per arpa sola

F. Mendelssohn Bartholdy (1809 - 1847)

Beati morti op.115

per quattro voci maschili

Denn Er hat seinen Engeln befohlen per otto voci miste

G. Mahler (1860 - 1911)

Adagietto (arr. V. Milot)

per arpa sola

J. G. Rheinberger (1839 - 1901) Abendlied op.69 n.3

per sei voci miste

Hymne op.35

per quattro voci femminili e arpa

A. Bruckner (1824 - 1896)

Christus factus est per quattro voci miste

Os justi

per quattro voci miste

G. Fauré (1845 - 1924)

Pavane (arr. B. Andrès)

per arpa sola

J. Brahms (1833 - 1897)

Vineta op.42 n.2

per sei voci miste

Oratorio del Gonfalone

Via del Gonfalone 32/A, Roma

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