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Controtenori. La rinascita dei "nuovi angeli" nella prassi esecutiva dell'opera barocca

Esce per Zecchini Editore nella Collana "Personaggi della Musica" il libro Controtenori. La rinascita dei "nuovi angeli" nella prassi esecutiva dell'opera barocca. Un analisi sulla rinascita artistica e sull'evoluzione di questo registro vocale maschile nel contesto musicale contemporaneo.

Chi sono i controtenori? Perché si è giunti al loro impiego nelle moderne esecuzioni delle opere barocche? Con questo saggio  Alessandro Mormile, intende analizzare la rinascita artistica di un registro vocale maschile al quale va riconosciuta pari dignità rispetto a quelli di tenore, baritono e basso, ed il cui utilizzo si è sviluppato, nel corso del Novecento, sia nella renaissance del teatro musicale seicentesco e settecentesco, sia nell'opera contemporanea. 

Alessandro Mormile, musicologo e studioso, esplora in modo approfondito la storia, la tecnica e l'evoluzione di questa voce, collocandola nel contesto della prassi esecutiva contemporanea. Il libro ripercorre le origini del controtenore, una voce che ha radici antiche, legata alla tradizione della musica rinascimentale e barocca. In particolare, si sofferma sul ruolo dei castrati nel Seicento e Settecento, figure centrali nell'opera barocca, e su come il controtenore moderno ne abbia ereditato il repertorio.

I controtenori, in seno alla rinascita dell'opera barocca sono stati veri e propri protagonisti. Grazie alla loro capacità di interpretare ruoli originariamente scritti per castrati o voci femminili, hanno contribuito a restituire autenticità a opere che altrimenti sarebbero state modificate o adattate per voci moderne. Il libro esplora come la loro tecnica vocale si sia evoluta per adattarsi alle esigenze della prassi esecutiva storicamente informata.

Il volume parte dall’analisi delle regole fondanti che stanno alla base delle esecuzioni dei cosiddetti “specialisti” del barocco, coloro che hanno riportato alla luce lo stile esecutivo (spesso contraddittorio per quanto regolato da criteri di recupero filologico) affidato ai complessi con strumenti originali. 

È appunto a partire da questo nuovo corso che la voce di controtenore, dopo essere uscita dall’esclusivo ambito delle musiche vocali rinascimentali, dagli ensemble a cappella e dalle cantorie delle chiese, si è imposta, da solista, sulle scene operistiche, con nuova consapevolezza interpretativa e, soprattutto, perfezionando una tecnica affinata al punto da vincere i limiti solitamente connaturati all’utilizzo del falsetto. 

Mormile continua l'analisi alla riscoperta del controtenore nel XX secolo, grazie all'interesse per la musica antica e alla prassi esecutiva storicamente informata. Artisti come Alfred Deller hanno contribuito a riportare questa voce alla ribalta, aprendo la strada a una nuova generazione di controtenori.

Il saggio approfondisce inoltre gli aspetti tecnici del canto dei controtenori, spiegando come si differenzia dalla voce di tenore o baritono e come venga utilizzata per interpretare ruoli originariamente scritti per castrati o voci femminili. Viene esaminato il ruolo del controtenore nell'opera barocca, con riferimenti a compositori come Händel, Monteverdi e Vivaldi, e ai ruoli iconici che oggi vengono spesso affidati a questa voce.  

Mormile riflette anche sull'impatto culturale della rinascita del controtenore, sottolineando come questa voce abbia contribuito a una nuova interpretazione della musica antica e alla sua diffusione nel pubblico moderno, offrendo una prospettiva completa e documentata, arricchita da analisi musicologiche e riflessioni sulla prassi esecutiva. 

L'importanza di questa analisi risiede nel fatto che l'approccio filologico e la riscoperta delle regole esecutive barocche non sono solo una questione di fedeltà storica, ma rappresentano una vera e propria rivoluzione culturale nel modo di concepire e ascoltare la musica antica. Mormile, attraverso questo saggio, offre una visione approfondita di come questa rivoluzione abbia influenzato non solo gli specialisti, ma anche il pubblico, contribuendo a una maggiore consapevolezza e apprezzamento del patrimonio musicale barocco.

L’esistenza di diverse scuole vocali, portatrici di differenti approcci stilistici, e il rifiorire d’interesse che i controtenori suscitano oggi nel pubblico, confermano le tesi espresse in un libro, nel suo genere, pressoché unico nel panorama editoriale italiano. 

Il saggio si rivolge a chiunque sia interessato alla musica barocca, alla vocalità e alla storia dell'opera: cantanti, musicologi e appassionati che vogliono approfondire la conoscenza di questa affascinante figura vocale.

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