Passa ai contenuti principali





Torna per il sesto anno consecutivo Terre di Toscana, tra le kermesse più attese dagli appassionati dei grandi vini di qualità.

Questa nuova edizione vedrà riunita in un unico grande palcoscenico una selezione di altissimo livello: 130 protagonisti di uno dei "vigneti" più importanti d'Italia e del mondo: la Toscana.
Le oltre 600 etichette in degustazione ai banchi di assaggio, presieduti dai vignaioli, forniranno uno spaccato fedele sia dei territori più tradizionali come il Chianti Classico, Montalcino, Montepulciano e San Gimignano, sia di quelli di fama più recente e ormai consolidata come Bolgheri e la Maremma, sia di quelli emergenti o tutti da scoprire come Montecucco, Val di Cornia, Cortona, Pisa, Lucca, Massa. Il parterre dei produttori si rinnoverà, rispetto alla scorsa edizione, per un quarto così da offrire ai visitatori nuovi stimoli e suggerire ulteriori percorsi anche ai fan più fedeli della manifestazione.
Il contesto sarà ancora una volta quello elegante e solare dell'UNA Hotel Versilia, sul lungomare di Lido di Camaiore (Lu), che ospiterà, oltre ai vignaioli, noti artigiani del gusto, degustazioni tematiche e performance di chef famosi ed emergenti di quella regione.
Terre di Toscana 2013 sarà, come da copione, una intensissima ed emozionante "due giorni" in cui esplorare, approfondire. conoscere storie, persone, vini e territori.
Terre di Toscana, inoltre, offrirà a giornalisti, operatori del settore e buyer la possibilità di rintracciare novità o conferme e di farsi una idea circa lo "stato dell'arte" e le tendenze della vitivinicoltura che in Italia, ed in Toscana in particolare, sono in continua evoluzione grazie alla costante ricerca di nuove frontiere dell'eccellenza.
Terre di Toscana è un evento ideato ed organizzato dalla squadra di Acquabuona.it, testata on-line che dal 1999 racconta, credendoci, l'enogastronomia e l'agroalimentare del nostro Paese.

Per maggiori informazioni: www.terreditoscana.info.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte". "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta la Vergine incinta, in piedi al centro di una preziosa tenda ...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...